HTC non sta passando il suo momento più roseo. Per risollevarsi dal periodo di difficoltà, l’azienda taiwanese potrebbe concedere in licenza il proprio marchio ad alcuni produttori indiani. È quanto emerge da un rapporto di Economic Times secondo cui HTC sarebbe in trattativa con Micromax, Lava e Karbonn per un potenziale accordo di licenza.
L’obiettivo sarebbe quello di penetrare il mercato indiano e far fronte all’avanzata dei marchi cinesi come Xiaomi, Oppo e Vivo. Allo stato attuale, i termini del potenziale accordo non sono ancora chiari. A chi otterrà la licenza verrà concesso il permesso di produttore smartphone a marchio HTC, che riceverà una royalty per ogni dispositivo venduto.
Pare, però, che l’azienda taiwanese non avrà voce in capitolo nella scelta dei materiali e dei prezzi. Gli smartphone prodotti nel quadro di questo accordo saranno destinati alla fascia medio-bassa del mercato, proprio quel segmento dominato dai dispositivi cinesi. I marchi indiani, infatti, detengono una quota di mercato davvero bassa rispetto al 40% detenuta nel 2015.
Secondo un dirigente HTC – riporta la fonte – l’accordo potrebbe essere una sfida per i produttori locali che al momento non hanno molte capacità di ricerca e sviluppo di hardware e software. D’altro canto, HTC ridurrebbe drasticamente i costi e potrebbe concentrarsi interamente su altre attività, come per esempio quelle legate alla realtà virtuale.
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