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Honor Magic4 Pro recensione, una dimostrazione di forza

Honor Magic4 Pro è il primo flagship del marchio a sbarcare nel nostro Paese dopo la separazione dalla ex casa madre, con specifiche da vero top e peculiarità uniche.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Sono passati alcuni mesi dal lancio internazionale della gamma Honor Magic4 avvenuto durante il MWC di Barcellona lo scorso febbraio, ma ovviamente non ci siamo dimenticati del nuovo top di gamma del brand per il mercato italiano.

Honor Magic4 Pro è finalmente disponibile all'acquisto e noi abbiamo avuto modo di provarlo in maniera approfondita in vista di questa recensione. Si tratta di uno smartphone ricco di tecnologia, in alcuni casi anche unica nel suo genere, ma che si presenta in una fascia di prezzo in cui sono schierati i migliori dispositivi sul mercato. Sarà riuscito a convincere?

Inconfondibile (...o quasi!)

I più attenti avranno notato la somiglianza tra questo dispositivo e il suo predecessore, Honor Magic3 Pro. L'azienda aveva promesso un lancio internazionale per il top di gamma annunciato in Cina l'estate scorsa, tuttavia non è mai riuscito a superare i confini del Paese. Il motivo potrebbe essere da ricercare proprio in questo Honor Magic4 Pro, lanciato a pochi mesi di distanza, che condivide con esso molte specifiche tecniche e buona parte del design.

Detto ciò, Honor Magic4 Pro è uno smartphone esteticamente molto piacevole, elegante e che adotta delle scelte di design che personalmente adoro. Il vetro della scocca e quello a protezione del display curvano in modo aggressivo ai lati, andandosi ad unire verso la sottile cornice metallica che agli estremi superiore ed inferiore dello smartphone si allarga ed appiattisce. Le cornici sono lucide, come è lucido anche il vetro della scocca nella versione azzurra da noi provata. Magic4 Pro è quindi prono a catturare sporco ed impronte digitali. Esiste però una variante in pelle vegana che risolve almeno al posteriore questo problema.

Il display "waterfall" che molti utenti non sopportano è uno degli aspetti di design che ho sempre guardato con meraviglia e che, quando gestito nel modo corretto come in questo caso, non mi ha mai causato problemi di usabilità o di tocchi accidentali. Honor ha fatto anche un passo in più curvando leggermente la parte superiore ed inferiore del vetro frontale in modo da donare un aspetto unico al terminale e facilitare l'uso delle gesture. Queste curve rendono il massiccio Magic4 Pro comodo da maneggiare nonostante le dimensioni ed il peso non proprio per tutti.

Gli angoli del terminale sono anch'essi molto arrotondati, in modo simile a quanto visto lo scorso anno con Xiaomi Mi 11. Sappiate che il raggio di curvatura delle cornici agli angoli dello smartphone è diverso da quello agli angoli del display, questo per avvisare le persone che come me si fissano facilmente su questi dettagli estetici.

Il bilanciere del volume ed il tasto di accensione sono entrambi molto sottili ma facili da raggiungere e riconoscere, inoltre restituiscono un feedback secco e piacevole. Parlando in generale Honor Magic4 Pro è costruito in modo solido e convincente, un vero flagship in tutto e per tutto.

Al centro della scocca posteriore troviamo l'imponente modulo fotografico tondo chiamato dal brand "Eye of the muse". Essendo posizionato al centro della larghezza dello smartphone funge da ottimo punto d'appoggio anche senza cover, Honor Magic4 Pro non è uno di quei dispositivi che dondola vistosamente quando su una superficie piana.

La forma tonda che raggruppa e quasi nasconde tutte le diverse fotocamere non solo sottolinea subito la vocazione di Magic4 Pro alla fotografia (di cui parleremo più avanti) ma è anche un tratto distintivo che personalmente apprezzo in questo mercato in cui è sempre più difficile farsi riconoscere. E questa affermazione si estende anche alle altre scelte di stile come lo schermo estremamente curvo, oggi praticamente una rarità.

In fatto di sicurezza non ha rivali ad oggi

Nella parte bassa del display è nascosto un lettore di impronte digitali ad ultrasuoni, simile a quello utilizzato da Samsung anche nel suo recente top di gamma Galaxy S22 Ultra. Si tratta di un lettore rapido, veloce, preciso, che funziona anche con le dita leggermente sporche o bagnate senza la necessità di illuminare l'area del pannello sotto la quale è posizionato.

Sempre più smartphone premium stanno iniziando a spostarsi verso questa soluzione, sicuramente più precisa e sicura della controparte ottica ampiamente diffusa in ogni fascia di prezzo, ed è bello vedere Honor in prima linea. Peccato l'area dove posizionare il dito sia abbastanza contenuta, ma la memoria muscolare che vi aiuterà a non mancare un colpo si allena in fretta.

Non che sia necessario utilizzare spesso questo genere di autenticazione biometrica. Honor Magic4 Pro dispone infatti di un sensore ToF che, in accoppiata alla fotocamera frontale anch'essa inserita nell'intaglio del display a forma di pillola, è in grado di scansionare il volto dell'utente in 3D.

Lo sblocco con il riconoscimento del volto è preciso, velocissimo (più del lettore di impronte!) ed è stato in grado di riconoscermi in questi giorni anche con indosso diversi cappellini ed occhiali da sole senza mai battere ciglio. Anche l'angolo di scansione è sorprendentemente ampio, più di quanto da me provato in due anni in compagnia di Pixel 4 XL e con gli ultimi iPhone. A volte mi è capitato Honor Magic4 Pro si sbloccasse anche quando non voluto, questo perché per comodità ho sempre mantenuto attiva l'impostazione "rise to wake" e il bypass diretto della schermata di blocco dopo il riconoscimento. Complimenti!

Ma le funzioni dedicate alla sicurezza ed alla privacy non terminano qui: Honor ha sviluppato in collaborazione con Qualcomm un sistema Dual-TEE (H-TEE + Q-TEE). TEE significa Trusted Execution Environment e indica un'area sicura di un processore principale nella quale è garantito che il codice e i dati caricati siano protetti in termini di riservatezza e integrità.

Honor Magic4 Pro dispone anche di una particolare capsula auricolare e di un sistema AI che utilizza i microfoni per garantire migliore privacy durante le telefonate. Smart privacy call serve a garantire che l'audio in entrata venga indirizzato solamente all'orecchio dell'utente e non venga percepita anche dalle persone circostanti. Questa funzione non solo protegge la privacy delle chiamate, ma supporta anche applicazioni di terze parti.

Honor Magic4 Pro è un vero e proprio smartphone da spia!

Un display dalle molte qualità

Come già detto poco più in alto, la parte frontale di Honor Magic4 Pro è dominata da un display dai bordi curvi. Questa estrema piega del pannello da 6,81" permette a Honor di eliminare virtualmente l'inevitabile cornice laterale che circonda lo schermo, in quanto praticamente invisibile guardando lo smartphone da davanti.

Certo, questo porta alla comparsa di leggere distorsioni ed aloni in prossimità delle curve sui lati lunghi quando si guardano video a schermo intero. Personalmente non ho mai trovato questa cosa fastidiosa o impattante ma so che si tratta di qualcosa di molto soggettivo.

Si tratta di un'ottima unità LTPO OLED capace di variare la propria frequenza tra 1Hz e 120Hz in modo dinamico, garantendo una fluidità del sistema di livello flagship. Lo smartphone è sempre risultato reattivo e non si sono mai verificati strani salti o lentezza nell'adattare il refresh rate. Solo poche applicazioni, come per esempio YouTube (molto strano) e Twitter (che ha problemi su ogni Android sopra ai 60Hz), sono sempre rimaste fisse alla frequenza base o a volte hanno proprio presentato incertezze nello scorrimento dei lunghi feed.

Honor Magic4 Pro supporta la visualizzazione di contenuti a 10bit ed è certificato HDR10+ grazie anche alla luminosità di picco di 1000 nit. La risoluzione di 1312x2848 pixel si posiziona a metà strada tra i pannelli FullHD+ e quelli QHD+, un valore poco diffuso ma che rappresenta una densità di pixel piacevole ma non esagerata.

Il foro a pillola in alto a sinistra è vistoso ma ha senso di esistere perché contiene hardware specifico per lo sblocco con riconoscimento del volto 3D. I primi giorni ci si fa spesso caso ma poi, come accade anche con i vari fori e notch visti negli ultimi anni, diventa praticamente invisibile e non ci si fa più caso. Purtroppo esso toglie parecchio spazio alla barra di stato in alto, già ricca di contenuti come le icone di Wi-Fi, Bluetooth ed NFC, il simbolo della connessione dati, l'ora e che quindi fatica a trovare posto per molte icone delle notifiche.

Un vero flagship moderno pronto a dare battaglia

E come per la maggior parte dei flagship della prima parte del 2022 il comparto tecnico di Honor Magic4 Pro non delude. Il potente Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 è veloce in ogni situazione e anche messo alla prova da benchmark o giochi pesanti non ha mai mostrato incertezze. Come tutti gli altri prodotti dotati di questo SoC, tuttavia, i consumi ed il calore sprigionato aumentano sensibilmente durante le lunghe sessioni di gioco con un abbassamento delle frequenze operative conseguente (thermal throttling).

8GB di RAM sono più che sufficienti anche se, per la cifra richiesta per l'acquisto della variante base e viste le capacità di RAM utilizzate da alcuni concorrenti, ci aspettavamo i 12GB presenti invece solo nel modello con più memoria interna. I 256GB di memoria interna UFS 3.1 sono in linea con il mercato.

Gli speaker stereo hanno un buon volume ed una qualità più che buona, si allineano con le altre proposte di fascia alta di quest'anno. Manca il jack da 3,5mm mentre invece trova spazio l'ormai rarissimo LED IR per il controllo delle apparecchiature "non-smart".

Smartphone Geekbench 5 Geekbench ML 3DMark PCMark Work 3.0 Speedometer 2.0 Jetstream 2
Single-core Multi-core CPU GPU NNAPI Wild Life Wild LifeStress Test Performance - -
Honor Magic4 Pro 1216 3484 422 1951 2044 10140 (60,70 fps) 10148 - 4683(46,1%) 13750 65,6 (±1,8) 79809
Samsung Galaxy S22 Ultra(Exynos 2200) 1162 3542 345 854 458 6910(41,40 fps) 6806 - 3260(47,9%) 12750 97,2 (±5,7) 90564
RedMagic 7 Pro 1251 3788 511 2440 3224 10082(60,40 fps) [Ventola OFF]10042 - 9154 (91,2%)[Ventola ON]10089 - 9655(95,7%) 13809 96,4 (±2,5) 117541
Oppo Find X5 Pro 988 3420 316 1715 2043 9545(57,20 fps) 9397 - 5995(63,8%) 11005 79,4 (±1,7) 102168
Asus ROG Phone 5s Pro 1125 3700 443 1709 1251 5876(35,20 fps) 5828 - 4385(75,2%) 14390 89,2 (±1,6) 115316
Google Pixel 6 Pro 1006 2630 327 1381 1731 6534(39,10 fps) 6506 - 3820(58,7%) 11314 95,9 (±7,4) 80917

Cavo o wireless? La differenza è praticamente inesistente

Honor Magic4 Pro supporta la ricarica rapida via cavo con una potenza massima di 100W, alimentatore incluso in confezione! Questo significa che è in grado di ricaricare la cella da 4600mAh dallo 0% al 100% in soli 30 minuti.

Oltre ad aver realizzato un prodotto in grado di ricaricarsi a queste estreme potenze con cavo, Honor ha fatto quello che ad oggi nessuno era riuscito a fare: realizzare uno smartphone che si ricarica alla stessa alta velocità sia con cavo che wireless. Sì, avete letto bene, Honor Magic4 Pro è in grado di ricaricarsi a 100W anche senza fili grazie ad una coppia di bobine di rame nascoste sotto la scocca.

Serve acquistare una base proprietaria munita di ventola ed utilizzare un alimentatore per la stessa da almeno 130W (non incluso con l'acquisto della stazione di ricarica) ma questa rimane comunque una qualità unica di questo dispositivo. Honor Magic4 Pro ha ad oggi la ricarica wireless più veloce al mondo.

Per quanto riguarda la durata della batteria, mi sarei aspettato sinceramente dei risultati leggermente inferiori a quelli dei diretti avversari che montano tutti (o quasi) un'unità da 5000mAh. In realtà Magic4 Pro si è sempre comportato in modo ottimo permettendomi di raggiungere agilmente la fine della giornata, a patto di non essere stressato troppo con giochi pesanti, anche se questo si può dire in realtà di qualsiasi flagship moderno.

Nel nostro test eseguito con PCMark Work 3.0 Battery ha totalizzato un risultato di 8:47 ore, ai livelli di Poco F4 GT, di Motorola Edge 30 e leggermente sotto Oppo Find X5 Pro, test che però non trova riscontro nella vita di tutti i giorni. Magic4 Pro ha infatti dimostrato di poter arrivare al termine della giornata con più carica residua degli smartphone qui citati con lo stesso tipo di utilizzo.

Tra fotocamere ottime e aspettative troppo alte

Uno degli aspetti più interessanti di Magic4 Pro è quello che riguarda "l'occhio della musa", ovvero l'avanzato sistema di fotocamere sul retro.

A livello hardware siamo davanti ad uno dei terminali più completi e ben attrezzati disponibili sul mercato, con un trio di sensori e lenti di prima classe:

  • La fotocamera principale da 50MP dispone di autofocus PDAF multi-direzionale assistito a laser ed utilizza delle lenti f/1.8 con lunghezza focale equivalente a 23mm
  • La fotocamera grandangolare sempre da 50MP con autofocus per gli scatti macro usa lenti f/2.2 con FOV di 122°
  • La fotocamera con teleobiettivo a periscopio da 64MP ha la messa a fuoco PDAF, una lunghezza focale di 90mm (3,5x zoom ottico) e apertura f/3.5
  • Completa la dotazione un sensore ToF per la scansione della profondità

Le foto scattate con la fotocamera principale sono di giorno ricche di dettaglio, catturano la scena con colori vivaci ed accurati nella maggior parte delle situazioni. Stesso discorso vale per la ultragrandangolare che vi permetterà di immortalare bellissimi panorami. Il teleobiettivo ha un livello di zoom che permette di avvicinarsi ai soggetti distanti ottenendo una sfocatura naturale e piacevole in primo piano e sullo sfondo se utilizzata alla lunghezza focale nativa (guardate che spettacolo il camaleonte nelle foto di esempio).

Gestito in modo esemplare il bilanciamento del bianco che non va a cercare di correggere la scena dove non necessario. Per capirci se state scattando in presenza di una luce ambientale gialla la foto risulterà gialla, com'è corretto che sia. Generalmente tutte e tre i sensori gestiscono in modo molto buono le scene ad alto contrasto ed hanno dei colori tra loro molto vicini, cosa da non dare per scontata.

Di notte, nonostante mi sia capitato di scattare delle immagini davvero molto piacevoli in diverse occasioni, capita che il rumore abbia il sopravvento anche sfruttando l'apposita modalità. Ad ogni modo, per quanto non sia facile da spiegare, si tratta di un rumore che da alle immagini quasi un tocco vintage, non è esageratamente fastidioso e spesso porta le foto ad essere più vicine a quelle catturate da una macchina fotografica a pellicola. Si tratta però di un effetto che può piacere o può far storcere il naso, è molto soggettivo.

Ciò che invece non mi piace molto è la perdita di texture e dettaglio nelle foto al buio, soprattutto con il teleobiettivo. Non è da bocciare ma la concorrenza in questa fascia di prezzo è formata dai migliori cameraphone del mondo e Magic4 Pro è ancora un piccolo passo indietro. L'hardware c'è, è l'elaborazione delle immagini che ha ancora un po' di strada da fare a mio parere. Molto buono il ritaglio dei soggetti per l'applicazione dell'effetto bokeh artificiale anche al buio, merito del sensore ToF.

Honor ha deciso anche di abilitare uno zoom digitale fino a 100x, funzione di cui va così fiera da averla messa in bella mostra con una scritta sul modulo fotografico. Fino ad uno zoom pari a 10x-15x si ottengono risultati molto buoni, fino a 30x ci si può spingere con molta luce, oltre è più che altro utile per leggere cartelli o riconoscere forme lontane ma non vi restituirà immagini "instagrammabili". Samsung ha più libertà nello spingere l'ingrandimento fino a 100x grazie al periscopio con lunghezza focale maggiore (zoom 10x).

La fotocamera frontale da 12MP f/2.4 è leggermente meno dettagliata di alcuni concorrenti in questa fascia di mercato, tuttavia restituisce foto piacevoli, con il giusto livello di dettaglio e ha una buona gestione delle scene ad alto contrasto. Ha un campo visivo di 100°, così da includere più persone nell'immagine se desiderato. I selfie in modalità ritratto sono aiutati dal sensore ToF frontale, un bonus rispetto ad altri smartphone.

La registrazione di video ha ricevuto un occhio di riguardo da parte di Honor che punta a scontrarsi con Xiaomi 12 Pro, per esempio, nel mondo dei videomaker. È infatti presente una modalità Cinema in grado di registrare video in 4K HDR ed in formato Log, per una migliore modifica in post-produzione. Presenti anche diverse LUT da poter applicare a questi video in tempo reale oppure in seguito dalla Galleria. Purtroppo solo la fotocamera principale è accessibile in questa modalità.

Honor Magic4 Pro può registrare video in 4K fino a 60fps con le fotocamere posteriori e supporta il 4K anche dalla fotocamera frontale, anche se a soli 30 fps.

L'interfaccia dell'app Fotocamera è un po' scomoda da usare ed è ancora ancorata al passato, discorso che approfondiremo meglio qui sotto nella sezione dedicata al software.

Honor ha lavorato molto bene per portare nelle mani degli utenti un comparto fotografico molto versatile e divertente da usare, in grado molto spesso di immortalare ricordi in altissima qualità ma forse ha alzato troppo le aspettative, scendendo in campo con i migliori le differenze sono evidenti. Nonostante nel complesso si tratti di un cameraphone di fascia alta soddisfacente manca ancora qualche piccolo gradino prima di poter preoccupare seriamente Apple, Samsung, Google, Oppo e Xiaomi.

Software: non il passo avanti che speravo

Quando a febbraio è stato annunciato che Magic4 Pro avrebbe utilizzato una versione completamente nuova del software Honor le mie speranze si sono riaccese. Come vi ho ripetuto spesso nelle recensioni dei prodotti del marchio, la MagicUI 4.X era datata ed ancora troppo legata alla ormai ex-casa madre Huawei per stile e funzioni.

MagicUI 6.0 (un salto di ben due scalini nella numerazione!) è quindi un software completamente nuovo e rivisto in modo originale, vero? Spiacente di dovervi dare una brutta notizia, purtroppo.

Il software installato su questo dispositivo è basato su Android 12 ed ha i servizi Google ma a parte questo è virtualmente identico sia ad HarmonyOS per smartphone sia alla EMUI 12 da poco annunciata da Huawei. Avrei potuto inserire qui degli screenshot di Huawei P50 Pro e probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto se non per la presenza dei Huawei Mobile Services.

Certo, troviamo dei nuovi widget interattivi, la possibilità di ingrandire le cartelle di app sulla home e molto altro, ma mancano la maggior parte delle novità di Android 12 (privacy dashboard, indicatori d'uso di fotocamera o microfono, sistema di temi Material You, ecc...) e la distanza dal software Huawei in termini grafici e di funzionamento è minima.

Infine l'azienda ha annunciato che il supporto software a Magic4 Pro è limitato a soli due anni, una bella differenza rispetto ai canonici tre della maggioranza dei concorrenti, ai 4 o 5 anni promessi da Samsung e Google, per non parlare del supporto quasi inarrivabile di Apple che supera di una spanna tutti quanti. Per uno smartphone che ha la sicurezza degli utenti come punto focale è un po' un ossimoro.

L'esperienza utente è comunque molto buona, le animazioni sono sempre fluide e lo smartphone è sempre reattivo, ma mi auguro che Honor voglia impegnarsi a rinnovare il proprio sistema operativo in quanto aspetto fondamentale di un terminale e a mio parere uno dei segnali fondamentali per sottolineare la fine della propria relazione con Huawei.

Conclusioni

Honor Magic4 Pro è un flagship a tutti gli effetti che può contare su di una scheda tecnica di prima classe e su alcune particolarità esclusive capaci di distinguerlo dalla massa. Arriva da noi forse un po' in ritardo rispetto agli altri, la prima ondata di flagship con chip Snapdragon 8 Gen 1 è già sul mercato da un po' e presto arriveranno i primi prodotti con Snapdragon 8+ gen 1, oltre ad avere un prezzo non per tutti.

Si posiziona in una fascia di mercato premium in cui combattono avversari spietati che hanno avuto anni per migliorare la propria formula dello smartphone "perfetto", ma dimostra di avere moltissimo carattere e, a mio parere, gli altri marchi dovrebbero iniziare a temere questa nuova Honor.

Il prezzo di lancio (1099,90 euro) è ok per ciò che offre e può solo che migliorare nel tempo. Inoltre, se siete alla ricerca di un prodotto con schermo waterfall, una ricarica velocissima sia con filo che wireless ed una suite di sistemi di sicurezza unici sul mercato, Honor Magic4 Pro ad oggi non ha rivali, un vero e proprio unicorno in un mondo di cavalli di razza: non per tutti ma speciale per chi sa apprezzarlo.

Durante il periodo di prevendita dal 26 maggio al 3 giugno, con l’offerta speciale e uno sconto Early Bird di 100 euro, riceverete Honor Magic4 Pro, il caricatore wireless da 100W (del valore di 99,90 euro) e l'alimentatore SuperCharge da 135W (del valore di 79,90 euro) al prezzo totale di 999,90 euro. Un risparmio non da poco se siete interessati al top di gamma e a tutti gli accessori.

Voto Recensione di Honor Magic4 Pro



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • + Design unico e premium

  • + Schermo di alta qualità

  • + Lettore di impronte ad ultrasuoni

  • + Sblocco con riconoscimento del volto 3D veloce ed accurato

  • + Scheda tecnica da flagship

  • + Ricarica wireless più veloce al mondo (100W)

  • + Ricarica con cavo a 100W

  • + Autonomia migliore delle aspettative

  • + Fotocamere versatili e capaci

  • + Registrazione video in Log e LUT cinematografiche

Contro

  • - Software ancora "troppo Huawei"

  • - Elaborazione delle immagini da migliorare

  • - Aggiornamenti garantiti solo due anni

  • - Prezzo leggermente troppo alto

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