Honor 20 Lite recensione: il Kirin 710 è una garanzia, design già visto

Recensione Honor 20 Lite, smartphone Android di fascia media basato sul Kirin 710 di Huawei. Arriva in Italia a 299,90 euro a partire dal 7 maggio.

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a cura di Lucia Massaro

Honor 20 Lite è lo smartphone di fascia media che fa parte del tris che si completerà con la presentazione di Honor 20 e Honor 20 Pro il prossimo 21 maggio a Londra. Si tratta di un dispositivo Android che va ad aggiungersi ai tanti già presenti sul mercato. Arriverà in Italia a 299,90 euro a partire dal 7 maggio e ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista nel segmento di appartenenza.

Grande display da 6,2 pollici, buona autonomia, tripla fotocamera posteriore e dotazione hardware performante: sono questi gli elementi su cui può contare Honor 20 Lite per affrontare l’agguerrita concorrenza che vede in prima linea il RedMi Note 7 di Xiaomi, acquistabile a cifre inferiori. Senza dimenticare che la casa madre Huawei ha a catalogo diversi prodotti basati sullo stesso Kirin 710, l’ultimo in ordine temporale il P30 Lite, di cui potete leggere la nostra recensione qui.

Come sempre in questi casi, il successo dipende dai gusti personali e dall’esperienza utente che lo smartphone è in grado di assicurare. E a guardare la scheda tecnica, siamo convinti che abbia tutto il potenziale per soddisfare le diverse esigenze degli utenti.

Design: poca originalità, ma tanta ergonomia

L’aspetto meno interessante di Honor 20 Lite è proprio il design – a mio avviso – anonimo e poco originale. Lo smartphone si presenta con una scocca in plastica ed è disponibile in tre colorazioni: Midnight Black e Phantom Blue. La back cover è poco scivolosa, ma ha un pessimo trattamento oleofobico così come il vetro anteriore che trattiene un po’ troppo le impronte.

Sul pannello posteriore, è presente la tripla fotocamera all’interno di un unico alloggiamento con il flash LED separato, la cui sporgenza è trascurabile. Al centro spunta il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali, sempre preciso e veloce. Frontalmente, nessuna novità: è praticamente identico al predecessore Honor 10 Lite. La parte frontale è dominata da un display IPS LCD da 6,21 pollici con risoluzione Full-HD+ (2340 x 1080 pixel), rapporto di forma in 19,5:9 e il solito notch a goccia.

Non siamo di fronte a un pannello premium, ma si tratta comunque di un buon display con una buona resa nonostante i neri non siano assoluti e le estremità dello schermo creino una specie di “effetto ombra” quando visualizziamo dei contenuti con sfondo bianco. Buona la gestione della luminosità automatica, anche se ho trovato la luminosità massima più bassa rispetto alla media con la conseguente difficoltà di visualizzazione in giornate soleggiate.

I bordi laterali sono ridotti, un po’ meno quello superiore e inferiore che hanno uno spessore maggiore. Purtroppo, però, non ho avuto la sensazione di grande solidità. Di contro, l’ergonomia è tanta nonostante le dimensioni non propriamente contenute (154.8 mm x 73.64 mm x 7.95 mm). Lo smartphone si impugna facilmente e i pulsanti fisici sono perfettamente raggiungibili. È possibile utilizzarlo con una sola mano e il peso di 164 grammi lo rende comodo da trasportare. Durante l’utilizzo quotidiano, non si sente il bisogno di utilizzare una cover di protezione.

Ottime prestazioni e buon comparto fotografico

Da un punto di vista tecnico, Honor ha scelto una piattaforma hardware già ben collaudata. Il processore a bordo è infatti il performante Kirin 710, che abbiamo avuto modo di apprezzare in vari dispositivi e che era già presente sul modello precedente. Nessun progresso dunque da questo punto di vista. Nel caso di Honor 20 Lite, però, è accoppiato a 4 Gigabyte di RAM che permettono di migliorare le performance dello smartphone, sempre fluido e scattante.

Non ho avuto nessun tipo di problema durante l’utilizzo quotidiano e non ho riscontrato nessun rallentamento, come invece avevamo notato sul predecessore che – ripeto – contava su soli 3 Gigabyte di RAM. Ottima la dissipazione del calore, quasi impercettibile attraverso la scocca.

La memoria interna è di 128 Gigabyte espandibile tramite micro-SD. Honor 20 Lite è uno smartphone dual-SIM ma si dovrà scegliere tra l’espansione di memoria e l’utilizzo della doppia SIM. Discreta la connettività: Bluetooth 4.2, Wi-Fi ac monobanda, NFC, GPS A-GLONASS BDS. Non manca il jack audio da 3.5 mm, una soluzione che personalmente preferisco sempre, ma purtroppo la ricarica è affidata ancora alla porta micro-USB.

La parte software è ovviamente affidata ad Android 9 Pie con personalizzazione dell’interfaccia grafica EMUI 9, con tutte le caratteristiche che ormai conosciamo bene. Lo smartphone può essere sbloccato anche attraverso il riconoscimento del volto che funziona discretamente in diurna, ma soffre molto in condizioni di scarsa illuminazione. Il comparto audio si compone di un altoparlante singolo posizionato in basso a destra in grado di restituire una qualità del suono nella media.

Per quanto riguarda il comparto fotografico assistito dagli algoritmi di intelligenza artificiale, sul retro ci sono tre fotocamere: sensore principale da 24 Megapixel (f/1.8), lente grandangolare da 8 Megapixel (f/2.4) e una terza da 2 Megapixel (f/2.4) responsabile principalmente della profondità di campo. Il risultato generale è in linea con la fascia di prezzo, ma non fa gridare al miracolo.

Le immagini in diurna sono convincenti, anche se a volte ho notato delle tonalità un po’ spente. L’entrata in gioco dell’intelligenza artificiale rende gli scatti perfetti da condividere sui social, grazie all’aumento del contrasto e a dei colori più accesi. In questo caso, le foto saranno da 12 Megapixel. La situazione cambia drasticamente in notturna: perdita di dettagli, colori poco realistici e effetto acquerello. Per fortuna c’è la “modalità notte” che è in grado di migliorare decisamente il risultato finale.

Il sensore grandangolare rende il comparto fotografico più versatile ma anche in questo caso si registra una perdita di qualità dell’immagine sia in diurna che in notturna. Non manca la possibilità di poter realizzare scatti con effetto bokeh (fondo sfocato) che riesce molto bene con la fotocamera posteriore, un po’ meno con il sensore anteriore da 32 Megapixel (f/2.0) che tende a scontornare un po’ troppo rendendo la delineazione dei contorni poco precisa.

Per il resto, invece, la fotocamera frontale si comporta egregiamente. I selfie riproducono colori realistici e pochi artefatti soprattutto di giorno. La qualità cala un po’ in notturna restando comunque nella media e in linea con il segmento di appartenenza. I video possono essere registrati fino alla risoluzione Full-HD a 60 fps.

Buone notizie dal fronte autonomia. Honor 20 Lite integra una batteria da 3400 mAh che – sulla carta – non sono molti, ma che invece sul campo assicurano di arrivare a fine giornata senza doversi preoccupare di ricaricare lo smartphone. Nel mio caso, ho coperto più di 24 ore a fronte di 3 ore di schermo acceso arrivando con ancora il 29% di batteria. Tutto ciò grazie al lavoro di ottimizzazione fatto dall’azienda e alla presenza del Kirin 710 noto per essere poco energivoro.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Honor 20 Lite si inserisce in un segmento davvero affollato dove la concorrenza è agguerrita. Per distinguersi, le aziende hanno bisogno di offrire qualcosa in più e di diverso rispetto ai diretti concorrenti. Uno stile più raffinato e ricercato avrebbe di certo dato una spinta in più a questo smartphone per certi versi anonimo.

Dal canto suo, però, è in grado di offrire un’ottima esperienza utente a un prezzo competitivo. Servono, infatti, 299 euro per portarsi a casa Honor 20 Lite, una cifra coerente con quanto offerto e destinata a scendere nel corso del tempo. Per chi ha un budget compreso tra i 200 e i 300 euro, si tratta senza dubbio di un prodotto da prendere in considerazione soprattutto se si ricerca un ampio display senza dover rinunciare alla maneggevolezza.

Alla luce della “invasione” che sta subendo il mercato smartphone in questo periodo e in questa fascia di prezzo, è difficile dire perché scegliere uno o l’altro dispositivo Android. Come sempre, tutto dipende dalle esigenze personali e dalla fiducia che un marchio riesce a guadagnarsi da parte dell’utente. E Honor sta cominciando a riscuotere un buon successo sul mercato grazie anche al fascino esercitato sul pubblico da parte dell’azienda madre Huawei.

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