Google vuole che anche i bambini usino l'IA, è una buona idea?

Dietro le quinte Google sta preparando una versione di Gemini dedicata ai bambini, come rivelato dal recente teardown dell'app.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

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La tecnologia dell'intelligenza artificiale (IA) continua a evolversi a un ritmo vertiginoso, e ora, sembra che Google stia puntando a portare questa rivoluzione direttamente nelle mani dei più giovani. Un recente "teardown" dell'app Google ha rivelato che l'azienda sta lavorando su una versione di Gemini, la sua IA generativa presente anche sugli smartphone Pixel, specificamente progettata per i bambini. Questa mossa, sebbene potenzialmente rivoluzionaria, solleva una serie di interrogativi cruciali sulla sicurezza, la privacy e l'impatto educativo.

Secondo le informazioni ottenute tramite l'analisi del codice dell'app Google (versione 16.12.39), l'azienda intende offrire ai bambini la possibilità di utilizzare Gemini per diverse attività, tra cui la creazione di storie, la risposta a domande e l'assistenza nei compiti. Le stringhe di codice individuate suggeriscono un'interfaccia intuitiva e funzionalità adattate alle esigenze dei bambini. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che un "teardown" di un APK fornisce solo un'indicazione delle funzionalità in fase di sviluppo, e non garantisce che queste saranno effettivamente implementate in una versione pubblica. La possibilità che queste funzionalità non vedano mai la luce è reale.

Google, consapevole delle preoccupazioni legate all'utilizzo dell'IA da parte dei minori, sembra intenzionata a implementare rigorose misure di sicurezza. La pagina di sicurezza di Gemini menziona già "politiche di contenuto più rigide e protezioni predefinite" per gli adolescenti. Si presume che la versione per bambini di Gemini sarà dotata di ulteriori salvaguardie e di una censura più severa per garantire un ambiente sicuro e appropriato.

La questione della privacy dei dati dei bambini è particolarmente delicata. Le normative governative in tutto il mondo impongono restrizioni severe sulla raccolta e l'elaborazione dei dati dei minori. Google, in questo contesto, ha incluso nel codice stringhe che rimandano alle proprie politiche sulla privacy, specificando che i dati raccolti da Gemini per i bambini saranno trattati in conformità con la "Google Privacy Policy" (che include politiche specifiche per i bambini) e la "Gemini Apps Privacy Notice".

  • <string name="assistant_scrappy_welcome_screen_title_for_kid_users">Switch to Gemini from Google Assistant</string>
  • <string name="assistant_welcome_screen_description_for_kid_users">Create stories, ask questions, get homework help, and more.</string>
  • <string name="assistant_welcome_screen_footer_for_kid_users">Google &lt;a href=%1$s&gt;Terms&lt;/a&gt; apply. Google will process your data as described in the &lt;a href=%2$s&gt;Google Privacy Policy&lt;/a&gt; and the &lt;a href=%3$s&gt;Gemini Apps Privacy Notice&lt;/a&gt;. &lt;b&gt;Gemini isn&amp;#8217;t human and can make mistakes, including about people, so double-check it.&lt;/b&gt;</string>
  • <string name="assistant_welcome_screen_title_for_kid_users">Meet Gemini, Google’s AI for everyone</string>

Una stringa specifica, inoltre, avvisa gli utenti che "Gemini non è umano e può commettere errori, anche sulle persone, quindi ricontrolla". Questo avvertimento è fondamentale, soprattutto quando si tratta di bambini che potrebbero non avere la capacità critica di valutare l'accuratezza delle informazioni fornite dall'IA. L'implementazione di Gemini per bambini potrebbe avvenire attraverso un'attivazione automatica della modalità specifica quando l'account Google associato appartiene a un minore. Tuttavia, i dettagli esatti su come Google intende procedere rimangono ancora poco chiari.

Una domanda sorge spontanea: è una buona idea introdurre i bambini all'IA in età così precoce? I sostenitori di questa iniziativa evidenziano il potenziale educativo di Gemini, che potrebbe aiutare i bambini a sviluppare la creatività, la capacità di risolvere problemi e le competenze digitali. Tuttavia, i critici esprimono preoccupazioni riguardo alla dipendenza dall'IA, alla potenziale diffusione di informazioni errate e all'impatto sulla capacità di pensiero critico dei bambini.

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no, non istupidire i gia sempre piu rimba giovani
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