Nella corsa all'innovazione per portare internet in ogni angolo del pianeta, Google ha scommesso su una tecnologia tanto affascinante quanto insolita. Mentre la maggior parte delle connessioni viaggia attraverso cavi fisici o onde radio, il progetto Taara punta a trasmettere dati attraverso fasci di luce invisibile sospesi nell'aria. Dopo sette anni di sviluppo presso X, il laboratorio di ricerca avanzata di Google, Taara ha raggiunto un traguardo significativo: la miniaturizzazione dei suoi terminali di trasmissione, passati dalle dimensioni di un semaforo a quelle di un minuscolo chip di silicio di appena 13 millimetri.
Un'alternativa luminosa ai cavi sotterranei
L'idea di fondo è tanto semplice quanto rivoluzionaria: creare "ponti di luce" in grado di trasmettere dati ad alta velocità senza la necessità di scavare trincee per la fibra ottica. Mahesh Krishnaswamy, direttore generale del progetto, spiega che "la fibra rappresenta lo standard d'oro per la connettività ad alta velocità, ma spesso risulta inadatta perché costosa, impraticabile o geograficamente impossibile da installare".
I primi dispositivi Taara, chiamati Lightbridges, sono in grado di inviare dati fino a 20 Gbps su distanze che raggiungono i 20 chilometri. Queste unità, installate su torri cellulari e alte circa 75 centimetri, contengono specchi e sensori per auto-calibrarsi con il dispositivo partner. Il nuovo chip Taara riduce drasticamente queste dimensioni, sostituendo i meccanismi di allineamento fisico con soluzioni software.
Tra successi sul campo e sfide atmosferiche
Nonostante possa sembrare una tecnologia sperimentale, Taara ha già dimostrato il suo valore in scenari reali. I Lightbridges sono stati impiegati con successo in diverse parti del mondo: dai Caraibi, dove hanno ripristinato connessioni interrotte da cavi sottomarini danneggiati, fino ai centri urbani indiani in attesa dell'implementazione del 5G.
Il sistema presenta tuttavia alcune peculiarità: la nebbia fitta o persino il passaggio di uccelli potrebbero temporaneamente interrompere il fascio di luce che trasporta la connessione. Nonostante queste limitazioni, Taara offre vantaggi significativi rispetto alle alternative esistenti, in particolare nelle aree urbane densamente popolate dove connessioni satellitari come Starlink risultano meno efficaci.
Un chip rivoluzionario per democratizzare l'accesso a internet
Con la nuova versione miniaturizzata, i ricercatori sono riusciti a trasmettere dati a 10 Gbps su distanza di un chilometro in ambiente esterno. Il prossimo passo prevede un'ulteriore evoluzione del chip per aumentarne sia la portata che la capacità, creando una versione con migliaia di emettitori.
L'ambizione a lungo termine è ancora più audace: sostituire completamente le connessioni basate su onde radio con questa tecnologia ottica. Mentre lo spettro delle frequenze radio diventa sempre più affollato, specialmente con la diffusione del 5G, l'intervallo tra luce infrarossa e visibile offre una banda "quasi infinita" ancora largamente inutilizzata.
Tra innovazione e incertezza
Come accade spesso con i progetti sperimentali di Google, il futuro di Taara resta incerto. L'azienda ha una lunga storia di abbandono prematuro di iniziative promettenti, come testimonia il caso di Stadia. D'altra parte, successi come Waymo dimostrano che alcuni progetti riescono a superare la fase sperimentale e a trasformarsi in soluzioni concrete.
Se Taara riuscirà a mantenere le promesse, potrebbe rappresentare una rivoluzione significativa nel modo in cui concepiamo la connettività internet, offrendo un'alternativa concreta in situazioni dove fibra ottica, onde radio e connessioni satellitari mostrano i loro limiti. La miniaturizzazione del sistema su chip segna un passo importante verso la democratizzazione dell'accesso a internet in contesti geograficamente sfidanti.