Google rischia grosso: potrebbe dover vendere Chrome, Android e altre divisioni

L'antitrust americana sta indagando su Google: se le cose dovessero andare male, l'azienda si vedrebbe costretta a vendere divisioni chiave.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti potrebbe chiedere a un giudice federale di costringere Google a vendere parti della sua attività, secondo quanto riportato da CBS News. Questa mossa potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dell'azienda e sull'intero panorama tecnologico.

Le autorità federali stanno valutando diverse opzioni per limitare il dominio di Google nel mercato della ricerca online e dell'intelligenza artificiale. Oltre alla possibile vendita forzata di asset, i procuratori potrebbero richiedere l'apertura ai concorrenti dei dati che alimentano il motore di ricerca e i prodotti AI dell'azienda.

Un'altra area di intervento riguarda gli accordi commerciali di Google con aziende come Apple e Samsung, che garantiscono al motore di ricerca di Mountain View una posizione dominante su dispositivi e browser. Il Dipartimento di Giustizia mira a porre fine a questi accordi ritenuti anti-competitivi.

Le motivazioni dell'intervento antitrust

Secondo i funzionari antitrust, "Per oltre un decennio, Google ha controllato i canali di distribuzione più popolari, lasciando ai rivali poco o nessun incentivo a competere per gli utenti". L'obiettivo dichiarato è quello di "porre fine al controllo di Google sulla distribuzione oggi, ma anche assicurarsi che Google non possa controllare la distribuzione di domani".

Google è in per una lotta se vuole continuare a operare come ha fatto finora.

Google, dal canto suo, respinge le accuse parlando di "eccesso di governo" e paventando "conseguenze negative non intenzionali per l'innovazione americana e i consumatori americani". La vicepresidente per gli affari normativi Lee-Anne Mulholland ha dichiarato che il DOJ "sta già segnalando richieste che vanno ben oltre le specifiche questioni legali".

Precedenti e prospettive future

Non è la prima volta che Google si scontra con le autorità statunitensi. Ad agosto, il giudice distrettuale Amit Mehta ha stabilito che il motore di ricerca ha sfruttato illegalmente la sua posizione dominante. Questa nuova azione del Dipartimento di Giustizia rappresenta un'ulteriore sfida per l'azienda.

Se le richieste del DOJ dovessero essere accolte, l'impatto sul mercato potrebbe essere dirompente. L'apertura dei dati e degli algoritmi di Google ai concorrenti potrebbe ridisegnare le dinamiche della ricerca online e dell'intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, la cessione di parti dell'attività modificherebbe gli equilibri attuali dei settori browser web e sistemi operativi mobili.

Nei prossimi mesi si attendono ulteriori sviluppi di questa vicenda, che potrebbe segnare una svolta epocale per uno dei colossi della Silicon Valley. Gli effetti si ripercuoterebbero sull'intero ecosistema digitale globale, con possibili benefici in termini di maggiore concorrenza per alcuni, ma anche rischi per l'innovazione secondo altri.

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