Con l'uscita degli ultimi iPhone 15 Apple ha definito un periodo di supporto garantito minimo di 5 anni per i suoi aggiornamenti di sicurezza. Questa politica è stata delineata in un documento ufficiale pubblicato sul sito dell'azienda, in risposta alle nuove normative del Regno Unito, conosciute come PSTI, entrate in vigore il 29 aprile. Le regole PSTI mirano a rafforzare la sicurezza dei prodotti connessi a Internet, richiedendo migliori standard di sicurezza e la piena fruibilità delle politiche di supporto.
Nonostante Apple abbia fissato un lasso di tempo minimo, l'azienda potrebbe estendere il supporto software ben oltre i cinque anni, come dimostra l'effettiva continuità degli aggiornamenti per modelli più datati. Ad esempio, con l'introduzione di iOS 17, tutti gli iPhone a partire dal modello XS del 2018 sono ancora supportati, segno che Apple è in grado di raggiungere i 6 anni. Anche i modelli più vecchi, come l'iPhone 6s del 2015, continuano a ricevere aggiornamenti per la sicurezza.
D'altra parte, Google e Samsung hanno recentemente impostato un nuovo standard nel settore annunciando un impegno per fornire 7 anni di supporto per i loro dispositivi. Google ha garantito questo esteso periodo di supporto fin dalla serie Pixel 8, mentre Samsung ha introdotto lo stesso impegno per la serie Galaxy S24 all'inizio dell'anno.
Questo cambio di direzione da parte dei colossi Android pone Apple in una posizione leggermente svantaggiata, almeno sulla carta, in termini di anni di supporto garantito, nonostante la storica longevità degli aggiornamenti sui dispositivi iOS. Nel settore tecnologico, la competizione si fa sempre più serrata anche sul fronte del supporto post-vendita e dell'aggiornamento software, elementi sempre più decisivi per gli utenti alla ricerca di dispositivi duraturi e sicuri.