Google Pixel 7 e nuovo Tensor, cosa rivela la Developer Preview?

Le prime indiscrezioni riguardano il nome in codice dei nuovi Pixel 7, il chip Tensor di seconda generazione e il nuovo modem Samsung.

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a cura di Francesca Fenaroli

Con i Google Pixel 6 e 6 Pro ancora freschi di uscita sul mercato italiano potrebbe sembrare troppo presto per iniziare a parlare dei loro successori, ma dopo il successo di questi dispositivi Google è già al lavoro per sviluppare nuove tecnologie che vedremo a bordo dei Pixel 7 e 7 Pro.

Le prime indiscrezioni sono state diffuse dalla testata 9to5Google e riguardano il nome in codice dei nuovi smartphone Google, l'esistenza di un chip Tensor di seconda generazione e il nuovo modem Samsung che prenderà il posto dell'Exynos 5123 attualmente a bordo dei Pixel 6 e 6 Pro. Un utente esperto dal nickname Cstark27 ha scoperto tutte queste informazioni nascoste in bella vista proprio nella Developer Preview di Android, disponibile da qualche giorno per i Pixel più recenti.

All'interno del codice della prima versione di Android 13 rilasciata agli sviluppatori figura il SoC Google Tensor di prima generazione con il suo nome in codice, "Cloudripper", utilizzato già dalle prime fasi dello sviluppo, ma anche un chip dalla sigla GS201, che indicherebbe proprio una seconda generazione di Tensor.

In associazione ai processori si trovano anche le sigle dei modem Samsung utilizzati: il modello g5123b, che corrisponde al modem Exynos 5123 a bordo dei Pixel 6 e 6 Pro, e un componente ancora inedito con numero di serie g5300b, che con tutta probabilità sarà il suo successore.

Passando poi ai nomi in codice dei nuovi Pixel, occorre fare un passo indietro e ricostruire il criterio che gli sviluppatori dell'azienda di Mountain View utilizzano per indicare questi dispositivi a uso interno prima del lancio: i dispositivi Nexus e i primi Pixel fino alla serie 6 sono stati ribattezzati con nomi in codice di pesce, o comunque in qualche modo legati al mare.

Questa tendenza si è invertita proprio con i modelli attualmente in commercio, che hanno ricevuto nomi di volatili, rispettivamente Oriole (un uccello della famiglia dei passeri dal piumaggio bicolore) e Raven (corvo). Seguono questa linea anche i device che Google ha in serbo per il resto del 2022 come il Pixel 6a (Bluejay, ovvero ghiandaia) e Pixel Notepad (Pipit, passerotto).

I Pixel 7 e 7 Pro avranno invece nomi da felino: la fonte di 9to5Google li ha identificati rispettivamente come Cheetah (ghepardo) e Panther (pantera), indicando che forse Google cambierà l'origine di questi nomi in codice in base alla generazione dei dispositivi a cui sono associati.

Un'ultima informazione riguarda invece la presenza di un dispositivo "chimera" dal nome Ravenclaw associato al nuovo modem Exynos 5300. Quello che potrebbe sembrare un semplice riferimento a Harry Potter, specifica il sito, potrebbe invece indicare un device realizzato esclusivamente a uso interno con l'hardware del Pixel 6 Pro (da cui "Raven") e il nuovo Tensor di seconda generazione (da cui "Claw", un riferimento alle zampe dei felini).

Già l'anno scorso Google aveva compiuto un'operazione del genere con il dispositivo indicato come "Whitefin", in cui aveva implementato una prima versione del Tensor nel corpo di un Pixel 5.

Sentiremo dunque parlare spesso di Cheetah e Panther nel corso dei prossimi mesi, ma purtroppo per il momento non ci sono altre notizie a riguardo, se non appunto l'utilizzo del Tensor di seconda generazione.

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