I possessori di Google Pixel 3 XL possono utilizzare da ieri la nuova modalità "Foto Notturna". Si tratta di un'opzione dell'applicazione fotocamera, che permette al dispositivo di migliorare la resa degli scatti al buio. Ho avuto modo di testare in anteprima questa funzionalità, e devo dire di essere rimasto sorpreso in senso positivo. Come già affermato nella recensione di questo smartphone, gli algoritmi di elaborazione dell'immagine del gigante californiano si confermano tra i migliori del mercato.
Come funziona la modalità Foto Notturna
L'approccio di Google alle fotografie in notturna è differente rispetto a quello degli altri produttori di smartphone. Pensiamo, ad esempio, a Huawei e alla modalità notte del Mate 20 Pro. In questo caso il dispositivo scatta con un'esposizione di circa 5 secondi - semplificando, il sensore rimane aperto più a lungo del normale per catturare più luce - e gli algoritmi di intelligenza artificiale intervengono sulla resa dei colori e, soprattutto, nel compensare le impercettibili vibrazioni della mano dell'utente.
Con la modalità Foto Notturna invece, il Pixel 3 XL scatta diverse fotografie di fila. In particolare, si va da 6 a 15 scatti a seconda delle condizioni di illuminazione, ognuno dei quali con un'esposizione più o meno lunga (è il software a deciderlo automaticamente). Sempre attraverso questo sistema, riesce a compensare le vibrazioni della mano dell'utente, per cui pur dovendo mantenere lo smartphone più a lungo rispetto a un classico "punta e scatta", l'immagine risulterà a fuoco.
Google non è comunque nuova nel seguire strategie tutte sue, diverse dalla massa. Anche da un punto di vista hardware la parte fotografica del Pixel 3 XL sembra inferiore, sulla carta, ai diretti concorrenti. Sul retro infatti c'è una sola fotocamera da 12 Megapixel, che però è davvero in grado di tenere testa anche ai comparti fotografici con più sensori, come abbiamo visto nella nostra recensione. Gli scatti che vengono fuori dalla modalità Foto Notturna dimostrano, per l'ennesima volta, la supremazia dell'ottimizzazione software rispetto alla potenza hardware.
Foto Notturna alla prova dei fatti
C'è un reale miglioramento rispetto agli scatti che il Pixel 3 XL realizza di notte senza questa modalità? Assolutamente si. Partiamo innanzitutto da una condizione di utilizzo quotidiano davvero estrema, come quella delle due immagini sottostanti: piena notte, pochissima illuminazione artificiale, nebbia. A sinistra lo scatto senza particolari opzioni attive, a destra Foto Notturna. Praticamente nessuna perdita di dettaglio me un'incredibile capacità letteralmente di tirar fuori la luce, rendendo i soggetti ben visibili.
Ma i miglioramenti ci sono anche con la gestione della luce artificiale. A sinistra, subito sotto, è possibile osservare una netta tendenza a saturare la scena, che vira verso un giallo/arancione poco reale. Un qualcosa che praticamente scompare con la modalità Foto Notturna a destra, che tra l'altro rende anche più visibili i dettagli del palazzo sulla sinistra.
Abbiamo realizzato diversi scatti con Foto Notturna, che inseriamo nelle gallerie sottostanti. Appare evidente l'eccellente lavoro svolto da Google, che si conferma maestra in ambito software da questo punto di vista. In questo caso è proprio l'approccio alla risoluzione di un problema reale - in cui l'utente può imbattersi nell'utilizzo quotidiano dello smartphone - a convincere: intervenire sul software piuttosto che aggiungere altri componenti hardware.
Avremo comunque modo di approfondire meglio il tutto nelle prossime settimane. Stiamo infatti lavorando a una serie di confronti, anche perché, di contro, un prodotto come il Mate 20 Pro di Huawei ha dimostrato l'effettiva utilità dei tre sensori posteriori, a patto ovviamente di essere ben coadiuvati dalla parte software. Ne parleremo in altri articoli dedicati.
A differenza dello scorso anno, Google ha deciso di portare in Italia sia il Pixel 3 XL che il Pixel 3. Li trovate a questo link sullo store ufficiale.