Google si è infatti impegnata a non utilizzare i dati in possesso di Fitbit per scopi pubblicitari e a rafforzare il monitoraggio di tale processo. Il colosso californiano, inoltre, continuerebbe a permette ai dispositivi Fitbit di interfacciarsi con i servizi di terze parti tramite API. Le società di terze parti, dunque, continueranno ad avere accesso ai dati degli utenti se questi danno il proprio consenso.
L’Antitrust teme che l’incrocio di dati tra Google e Fitbit possa portare a un’analisi e a una profilazione dettagliata degli utenti e del loro stato di salute, violando così la privacy. I regolatori, inoltre, stanno cercando di capire se l’acquisizione possa in qualche modo danneggiare il mercato. Questi impegni da parte di Big-G starebbero però spianando la strada verso l’OK dell’Unione Europea. La Commissione dovrebbe esprimere il proprio parere entro il 23 dicembre 2020, salvo ulteriori rinvii.
Concessioni simili sarebbero già state fatte lo scorso meno, ma sarebbero state rifiutate. La Commissione, secondo la fonte, starebbe continuando ad indagare per analizzare tutti i potenziali rischi per la privacy e la concorrenza che deriverebbero da un accordo simile. La decisione, come detto, arriverà nei prossimi mesi. Nel frattempo, i piani di Google restano in standby.
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