Fino a questo momento l’utente era obbligato a pronunciare il comando “Chiedi a Tile” per rintracciare gli oggetti, oggi basterà chiedere a Google Assistant di darci indicazioni sulla posizione dell’oggetto a cui il tag è stato collegato. Per esempio, se abbiamo smarrito le chiavi a cui è stato attaccato un tag Tile, sarà possibile chiedere direttamente a Google Assistant “Dove sono le mie chiavi?”.
Insomma, si passa a un approccio diretto. Per configurare un tag Tile, bisogna aprire l’applicazione Google Home, recarsi nella scheda Home e configurare il nuovo dispositivo dalla scheda Aggiungi selezionando Tile dalla lista presente. Tutti i tag configurati saranno poi importati e – nel caso – accoppiati a delle stanze. In realtà, quest’ultima opzione ha poco senso dato che parliamo di dispositivi pensati per essere trasportati.
L’integrazione completa e diretta con Google Assistant è disponibile sia sugli smartphone che sugli altri dispositivi del colosso di Mountain View come Google Home e Nest e i dispositivi compatibili con Google Assistant. Insomma, mentre si attende l’annuncio dei chiacchierati Apple Tag, Google comincia a rendere funzionali i dispositivi di aziende terze, come Tile.
Il set da 4 tracker Tile è disponibile all'acquisto su Amazon Italia. Lo trovate a questo link.