Google ha annunciato l'introduzione della funzione Satellite SOS sui nuovi smartphone Pixel 9 e Pixel 9 Pro negli Stati Uniti. Questa novità permetterà agli utenti di contattare i servizi di emergenza anche in assenza di connessione cellulare o Wi-Fi.
La funzionalità Satellite SOS sfrutta reti satellitari per consentire le comunicazioni di emergenza. È resa possibile dal modem Exynos 5400 integrato nel nuovo chip Tensor G4 dei Pixel 9, che supporta lo standard cellulare Release 17 per la connettività satellitare.
Il servizio sarà gratuito per i primi due anni dall'attivazione. Successivamente, sarà richiesto il pagamento di un abbonamento. La connettività satellitare è fornita dall'azienda Skylo, mentre la gestione delle emergenze è affidata a Garmin.
Attualmente Satellite SOS è disponibile solo negli Stati Uniti. Google non ha ancora comunicato in quali altri paesi verrà esteso il servizio, né il costo dell'abbonamento dopo il periodo gratuito.
Per confronto, il servizio analogo di Apple è attivo in 16 paesi, prevalentemente in Europa e Nord America, e non presenta alcun costo aggiuntivo per essere utilizzato.
Al momento, sia il servizio di Google che quello di Apple sono limitati alle sole emergenze. Tuttavia, ci si aspetta che in futuro queste funzionalità possano essere ampliate.
In Cina, alcuni produttori offrono già la possibilità di effettuare chiamate satellitari dirette sui propri dispositivi.
As promised, Google is now rolling out Satellite SOS to Google Pixel 9 users in the U.S.
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) August 22, 2024
Satellite SOS is free for the first two years after activation.
The satellite provider is Skylo and the emergency response is handled by Garmin.
Thanks to winner00 for the screenshots! pic.twitter.com/92lBbGCjbh
Secondo quanto riportato da Garmin, il suo servizio di risposta alle emergenze copre 150 paesi e tutti gli oceani del mondo, anche se è improbabile che Google possa offrire una copertura così estesa inizialmente.
L'introduzione di Satellite SOS rappresenta un importante passo avanti per la sicurezza degli utenti, consentendo di chiedere aiuto anche in zone remote o in situazioni di emergenza dove le reti tradizionali non sono disponibili.
Sarà interessante vedere come questa tecnologia si evolverà nei prossimi anni, potenzialmente espandendosi oltre le sole funzioni di emergenza.