Un recente sondaggio condotto dall'Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazioni (VTKE) in collaborazione con l'istituto di ricerca Kantar ha evidenziato il desiderio degli utenti italiani di poter utilizzare un modem di propria scelta.
I risultati del sondaggio confermano il rapido aumento nell'uso della fibra ottica nel paese, con oltre il 59,1% dei partecipanti che utilizza una connessione via fibra, rispetto al 21,8% che ancora utilizza una connessione DSL.
Particolarmente significativo è il fatto che quasi il 90% degli intervistati considera importante la libertà di scelta degli apparecchi terminali. Questo dimostra che il concetto di Modem Libero è ben consolidato nel mercato italiano, soprattutto tra gli utenti con connessioni in fibra, tra i quali il 95% ritiene importante poter scegliere liberamente gli apparecchi terminali.
È importante sottolineare che, in Italia, dal 2018 è consentita la libera scelta degli apparati terminali per le linee in rame e misto-rame, mentre per le connessioni via fibra FTTH PON, l'AGCOM ha concesso una deroga per i modem gratuiti ai principali provider nel luglio 2019. Tuttavia, questa deroga non ha più motivo di esistere, considerando la diffusione e la standardizzazione delle connessioni in fibra.
Anche Deutsche Telekom ha recentemente dichiarato il suo sostegno alla libertà di scelta degli utenti finali, soprattutto per le connessioni in fibra, definendola la "migliore soluzione".
L'implementazione del Modem Libero porterebbe benefici non solo agli utenti, ma anche ai fornitori di servizi, facilitando i processi relativi a cambiamenti di linea o di provider.
Numerose aziende di telecomunicazioni italiane, tra cui l'Associazione Italiana Internet Provider, hanno ribadito la mancanza di giustificazioni tecnologiche per limitare l'applicazione del modem libero sulle reti in fibra ottica.
Il superamento di queste limitazioni andrebbe a favore dei diritti degli utenti, del pluralismo e dell'efficienza del mercato delle telecomunicazioni, permettendo finalmente di bypassare quel tedioso obbligo che attanaglia gli attuali contratti delle connessioni via fibra.