Flappy Bird è il nome di un gioco per smartphone e tablet che in queste settimane è passato sulla bocca di tutti. Dong Nguyen, lo sviluppatore vietnamita autore del gioco, è infatti passato da protagonista di un sogno ad occhi aperti a vittima di minacce di morte e di accuse di ogni sorta.
Flappy Bird è un gioco approssimativo, frustrante e per molti aspetti pure noioso. Lo stile grafico ricorda i vecchi titoli a 8 e 16 bit, con un omaggio ai tubi verdi di Super Mario. Scopo del gioco è passare attraverso questi tubi facendo svolazzare un uccellino con la "semplice" pressione di un dito sul touchscreen.
I nostri sogni di gloria si sono interrotti bruscamente dopo 7 tubi verdi
Un compito più facile a dirsi che a farsi, considerando che i controlli decisamente imprecisi impediscono di raggiungere un buon traguardo. Basta vedere il nostro punteggio record nell'immagine qui sopra, ottenuto dopo molti tentativi e cercando di resistere alla tentazione di scagliare lo smartphone nel Sole.
Nonostante i controlli incerti, una grafica raffazzonata e un gameplay praticamente inesistente Flappy Bird è riuscito ad arrivare in cima alle classifiche, diventando in poco tempo il gioco mobile più scaricato. Un vero e proprio successo per Dong Nguyen, considerando che lo sviluppo ha richiesto solo tre giorni. Tutto questo senza dimenticare gli introiti generati dalle pubblicità inserite ai lati dello schermo.
Flappy Bird era infatti un gioco gratuito ma lo sviluppatore riusciva a portarsi in saccoccia ben 36.000 euro al giorno, come ha dichiarato Nguyen ai colleghi di The Verge. Con il successo del gioco è arrivata anche la notorietà per lo sviluppatore, che su Twitter rispondeva cortesemente e con simpatia ai numerosi utenti e nuovi follower che scherzavano sulla difficoltà del gioco. Un idillio destinato a interrompersi presto.
Flappy Bird, da gioco a tormentone virale in poche settimane
Prima sono arrivate le accuse di plagio per quanto riguarda gli asset del gioco, che per i detrattori sembrano palesemente riciclati dai vecchi Super Mario. Un'accusa respinta dallo sviluppatore e su cui Nintendo ha sorvolato, specificando di non voler intentare una causa nei confronti di Nguyen.
Dopo sono arrivate le minacce e i messaggi d'odio sui social network; un comportamento barbaro e condannabile con cui diverse "star" del web devono fare i conti più o meno quotidianamente. Infine l'ultimo atto, la rimozione del gioco dai vari store mobile con un solo laconico commento: "non posso più andare avanti così". Una frase enigmatica che non fa capire se questa decisione sia arrivata per le minacce di morte, per le accuse di plagio o per gli sfoghi di utenti invidiosi del successo ottenuto con un "giochino stupido", se ci passate il termine.
La vicenda non finisce qui, perché ovviamente i soliti avvoltoi hanno approfittato della situazione per creare numerosi cloni del gioco e pubblicarli sui vari store con nomi simili e una grafica che scimmiotta il titolo originale, ma l'apice lo si è raggiunto sui siti di aste online come eBay.
Diversi furboni hanno infatti messo in vendita lo smartphone a prezzi stellari soltanto perché c'è installato il gioco. Nel frattempo lo sviluppatore continua a ricevere minacce di morte e messaggi decisamente poco gentili che lo invitano a rendere nuovamente disponibile Flappy Bird sugli store. Come proseguira questa vicenda? La risposta nella prossima puntata.