Fibra ottica: tutto quello che dovete sapere

Fibra ottica: approfondiamo il funzionamento di questa tecnologia, le tipologie di rete e le offerte sul mercato in questa serie di articoli.

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a cura di Francesca Fenaroli

Nel corso degli ultimi anni le connessioni Internet a fibra ottica si sono affermate sempre di più anche in Italia, spodestando il primato dell'ADSL e garantendo un segnale più stabile e performante alle aree raggiunte rispetto alle soluzioni che fanno uso dei cavi in rame.

Benché siano stati fatti molti passi in avanti in questi anni il tema del digital divide è più sentito che mai, la strada per il completamento di queste nuove infrastrutture sull'intero territorio è ancora lunga e non è un segreto che il gergo delle telecomunicazioni desti ancora molta confusione nei consumatori.

Cerchiamo dunque, con questo percorso, di fare chiarezza riguardo al tema della fibra ottica e approfondiamo il funzionamento di questa tecnologia, le tipologie di rete e le offerte al momento disponibili sul mercato.


Che cos'è la fibra ottica?

La fibra ottica è un cavo formato da filamenti sottilissimi (dai 10 ai 50 nanometri) in fibra di vetro o materiale polimerico tenuti insieme in piccoli gruppi da una sottile guaina isolante. Questi cavi sono in grado di trasportare impulsi luminosi su lunghissime distanze attraverso un meccanismo detto a specchio tubolare, che permette la riflessione continua della luce tra all'interno del cavo stesso senza variazioni nella sua velocità di trasmissione.

La fibra ottica è stata brevettata nel 1956 per l'utilizzo nell'ambito medico, più precisamente in un gastroscopio; fino agli anni Sessanta questa tecnologia era però limitata dalle brevi distanze che gli impulsi luminosi trasmessi dai cavi riuscivano a compiere.

Optical Communications Products | Communication Network Technology | Corning

La svolta si ha nel 1966, quando il ricercatore Charles Kao, futuro premio Nobel per la fisica, giunge alla conclusione che l'utilizzo di un materiale vetroso puro permette di trasportare l'energia luminosa contenuta nei cavi di fibra ottica su lunghissime distanze, con una capacità di trasporto anche superiore rispetto ai cavi di rame.

Dietro al materiale raffinatissimo che si trova nei cavi a fibra ottica di oggi ci sono gli studi pionieristici condotti dall'azienda Corning, la stessa che ha ideato la gamma Gorilla Glass che oggi protegge gli schermi di molti smartphone. Già nel 1970, infatti, la Corning accetta la sfida proposta da Kao elaborando la prima fibra ottica fatta in pura fibra di vetro, perfetta per l'impiego nelle telecomunicazioni.

Dalla prima sperimentazione in Italia, avvenuta nel 1977 a Torino, alle connessioni di ultima generazione che permettono di raggiungere addirittura i 10 Gigabit al secondo, la fibra ottica sta progressivamente sostituendo l'ADSL come architettura di rete più utilizzata sul territorio, dotando gli utenti di un segnale Internet che non risente di interferenze e rallentamenti dovuti al traffico.

Come funziona una connessione a fibra ottica?

La connessione a fibra ottica si sviluppa secondo una struttura simile nel percorso a quella della rete telefonica: è infatti presente una centrale di riferimento, alla quale si appoggiano i singoli operatori che offrono il servizio, dalla quale parte la cosiddetta tratta primaria.

A svolgere il ruolo di intermediario tra la centrale e le case dei clienti è l'armadio ripartilinea, una struttura di raccordo alta circa due metri dalla quale si diparte la cosiddetta tratta secondaria, che prosegue fino alle abitazioni.

Così come nel caso della connessione ADSL, anche nella connessione a fibra ottica gli armadi ripartilinea sono collocati a circa 300 metri dagli edifici coperti: questo dato è rilevante nel caso della connessione Fiber-to-the-Cabinet (FTTC), che prevede la realizzazione della tratta secondaria in rame ed è dunque vincolata alla vicinanza all'utente finale.

Nel caso della rete Fiber-to-the-Home (FTTH) la distanza dall'armadio di ripartizione non è più vincolante alla velocità della connessione, dal momento che questa soluzione prevede la realizzazione di entrambe le tratte in cavi a fibra ottica fino alle abitazioni, nelle quali gli operatori avranno installato modem compatibili con questo tipo di connessione.

A che velocità può arrivare la fibra ottica?

La connessione in fibra ottica permette di navigare a velocità molto più elevate rispetto a quelle fornite dall'ADSL sia in download che in upload, riducendo inoltre la discrepanza tra il primo e il secondo valore dalla quale prendeva il nome a questa tecnologia (Asymmetric Digital Subscriber Line).

(Fonte: fastweb.it)
Tecnologia Velocità di accesso DN (fino a) Velocità di accesso UP (fino a)
FIBRA FTTH 1000 Mb/s 200 Mb/s
FIBRA FTTN 200 Mb/s 20 Mb/s
ADSL/ADSL2+ 20 Mb/s 1 Mb/s

Laddove l'ADSL arriva a un massimo di 20Mbps in download e 1Mbps in upload, la fibra ottica con architettura FTTH permette di raggiungere, e nelle ultime iterazioni persino superare, la velocità di 1 Gigabit al secondo in download e arriva a ben 200Mbps in upload.

Una soluzione intermedia, ma comunque soddisfacente per la navigazione su Internet nelle abitazioni private per le attività di tutti i giorni, è quella costituita dalla rete mista fibra-rame FTTC, che permette di raggiungere fino a 200Mbps in download se l'allaccio è eseguito nelle prossimità dell'armadio ripartilinea.

La nuova frontiera delle reti FTTH è costituita invece dalla tecnologia XGS-PON, acronimo di 10 (X) Gigabit Symmetrical Passive Optical Network. Questa infrastruttura di rete, che in Italia è in fase di sperimentazione grazie all'offerta TIM Magnifica, prevede l'utilizzo di un componente detto splitter, che permette di rifornire fino a 32 clienti con una singola fibra ottica.

Nella pratica, ciò si traduce in una connessione ancora più potente, che permette appunto di raggiungere una larghezza di banda di 10Gbps, dieci volte più performante rispetto alla rete a banda ultralarga "standard", ma anche di garantire la stessa velocità sia in upload che in download.

FTTC e FTTH, quali sono le differenze?

Come accennato in precedenza, le sigle FTTC e FTTH significano rispettivamente “Fiber-to-the-cabinet” e “Fiber-to-the-home” e indicano i due principali metodi per portare la connessione a banda ultralarga nelle abitazioni e nei luoghi pubblici. Le due architetture di rete si differenziano per il tipo di materiale utilizzato per la tratta secondaria, e dunque per le prestazioni che sono in grado di offrire agli utenti.

FTTC e FTTH non sono tuttavia le uniche opzioni disponibili per garantire una connessione a fibra ottica: dalle soluzioni intermedie come la Fiber-To-The-Building alle reti miste fibra-radio per i luoghi più difficili da cablare, si è creato nel corso del tempo un panorama complesso e variegato, che ha avuto bisogno di una regolamentazione stringente a livello di comunicazioni promozionali.

Scoprite tutto sulla differenza tra reti FTTC e FTTH nel nostro articolo dedicato:

EPON e GPON, quali sono le differenze?

La fibra ottica di Iliad, a differenza delle offerte proposte dalla maggior parte degli altri operatori, si basa sullo standard di trasmissione 10G-EPON (Ethernet Passive Optical Network) anziché GPON (Gigabit Passive Optical Network). Entrambe sono forme di rete ottica passiva, o PON, che presentano però sostanziali differenze a livello di gestione dei protocolli dati.

Perché l'operatore francese ha scelto questa tecnologia e quali sono i rispettivi vantaggi e svantaggi?

Scoprite tutte le differenze tra gli standard EPON e GPON nel nostro articolo:

Come verificare lo stato dei lavori per la fibra ottica

Nel 2019 la fibra ottica ha finalmente superato l'ADSL come architettura di rete più utilizzata sul territorio italiano, ma l'obiettivo dell'Italia "a 1 Giga" è ancora lontano. grazie al Piano strategico per la banda ultralarga, che prevede una serie di interventi statali per l'implementazione di questo tipo di connessione, sono sempre di più i Comuni in cui si aprono cantieri per il cablaggio della fibra ottica.

Il Ministero per lo sviluppo economico ha dunque messo a disposizione una piattaforma attraverso la quale è possibile monitorare in tempo reale, o quasi, lo stato dei lavori per la fibra ottica nell'indirizzo o nel Comune interessato.

Tutto quello che c'è da sapere sulle piattaforme per visualizzare cantieri e stato dei lavori per la fibra ottica:

Allo stesso modo FiberCop e Open Fiber, i due principali provider cui si appoggiano gli operatori di telecomunicazioni, mettono a disposizione servizi analoghi.

Aree bianche, grigie e nere: cosa sono?

La distinzione tra aree bianche, grigie e nere è il criterio sul quale si basa il già citato Piano strategico per la banda ultralarga promosso dal Ministero per lo sviluppo economico, che prevede proprio l’intervento statale nelle aree del Paese caratterizzate dall’assenza o dalla scarsa presenza di iniziative private nel settore delle telecomunicazioni.

Ma cosa si intende, di preciso, per aree bianche, grigie o nere? Quali sono i criteri scelti a livello europeo e cosa è cambiato nella suddivisione in aree quando si è passato ai provvedimenti su scala nazionale? La questione è più complessa di quanto possa sembrare, maggiori dettagli nell'articolo dedicato:

Come controllare la copertura di rete del vostro operatore fibra

Avete finalmente scelto a chi affidarvi per la connessione in fibra ottica? Prima di sottoscrivere il contratto dovrete verificare la copertura di rete della vostra abitazione o azienda.

I principali operatori mettono a disposizione diversi strumenti che vi permettono di controllare, in pochi semplici passi, la copertura della banda ultralarga: scoprite di più sulle infrastrutture di rete e sulle principali tariffe per la fibra ottica nei nostri articoli dedicati.

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