Negli ultimi anni, anche l'Italia ha vissuto una notevole evoluzione nel settore delle telecomunicazioni, passando da una posizione di retroguardia per quanto riguarda la velocità di connessione a una rapida espansione della fibra ottica, che ha portato internet veloce nelle case di molti italiani. Nonostante alcune aree del paese siano ancora prive di copertura in fibra, principalmente a causa di difficoltà legate ai lavori di cablaggio, oggi le principali città italiane sono ormai completamente coperte dalla fibra ottica.
Ciò ha consentito agli utenti di superare la soglia del gigabit al secondo, grazie anche all’utilizzo dei migliori router. Se recentemente anche nella vostra città è arrivata la fibra ottica e desiderate saperne di più, la lettura di questo articolo vi sarà utile. Abbiamo suddiviso il contenuto in diverse sezioni, in modo da permettervi di approfondire subito l'argomento di vostro interesse. Iniziamo con una panoramica su cos'è la fibra ottica.
- Che cos'è la fibra ottica?
- Come funziona una connessione a fibra ottica?
- FTTC e FTTH, quali sono le differenze?
- A che velocità può arrivare la fibra ottica?
- EPON e GPON, quali sono le differenze?
- Cosa sono le aree bianche, grigie e nere?
- Come controllare lo stato dei lavori per la fibra ottica
- Alternative alla fibra ottica
- I router consigliati per la fibra
Che cos'è la fibra ottica?
La fibra ottica è un cavo composto da sottilissimi filamenti (con diametri che vanno da 10 a 50 nanometri) realizzati in fibra di vetro o materiale polimerico, mantenuti insieme da una leggera guaina isolante. Questi cavi sono in grado di trasmettere impulsi luminosi su distanze molto lunghe grazie a un fenomeno chiamato "riflessione totale interna", che consente alla luce di rimbalzare lungo la fibra senza subire variazioni nella sua velocità di trasmissione.
Se per le connessioni internet domestiche la fibra ottica è stata una novità degli ultimi anni, in realtà si tratta di una tecnologia brevettata nel 1956 per l’uso medico, in particolare per il gastroscopio. Fino agli anni 60, questa tecnologia era limitata dalla breve distanza su cui gli impulsi luminosi riuscivano a viaggiare attraverso il cavo. La svolta arriva nel 1966, quando il ricercatore Charles Kao, futuro premio Nobel per la fisica, scopre che l’utilizzo di un vetro estremamente puro permette di trasportare l’energia luminosa su distanze molto più lunghe, con una capacità di trasmissione superiore a quella dei cavi in rame.
Gli studi pionieristici che hanno portato alla creazione dei cavi in fibra ottica moderni sono stati condotti dall’azienda Corning, la stessa che ha sviluppato la gamma Gorilla Glass, utilizzata per proteggere gli schermi dei migliori smartphone. Già nel 1970, infatti, Corning ha raccolto la sfida di Kao e ha sviluppato la prima fibra ottica in vetro puro, ottimizzata per le telecomunicazioni.
A partire dalla prima sperimentazione in Italia, avvenuta a Torino nel 1977, fino alle connessioni di ultima generazione che oggi raggiungono velocità impensabili per la vecchia ADSL, la fibra ottica ha ormai sostituito l'ADSL come la tecnologia di rete più diffusa, offrendo agli utenti un segnale internet privo di interferenze e rallentamenti causati dal traffico.
Come funziona una connessione a fibra ottica?
La connessione in fibra ottica segue un percorso strutturale simile a quello della rete telefonica, con una centrale di riferimento alla quale si collegano gli operatori che offrono il servizio. Da questa centrale parte la cosiddetta "tratta primaria". L'armadio ripartilinea, una struttura di raccordo alta circa due metri, funge da intermediario tra la centrale e le abitazioni degli utenti. Da esso si dirama la "tratta secondaria", che si estende fino alle case.
Analogamente alla connessione ADSL, anche la fibra ottica prevede che gli armadi ripartilinea siano collocati a circa 300 metri dagli edifici serviti. Questo dato è rilevante nel caso della tecnologia (FTTC), che utilizza la tratta secondaria in rame e, pertanto, dipende dalla vicinanza dell'utente finale. Nel caso della rete FTTH, la distanza dall'armadio di ripartizione non influisce più sulla velocità della connessione, poiché entrambe le tratte (primaria e secondaria) sono realizzate in fibra ottica fino alle abitazioni. Qui, gli operatori installano modem compatibili con questo tipo di connessione.
FTTC e FTTH, quali sono le differenze?
Come accennato in precedenza, le sigle FTTC e FTTH ricoprono un ruolo cruciale quando si parla di fibra ottica e stanno rispettivamente per “Fiber-to-the-cabinet” e “Fiber-to-the-home”. Rappresentano i due principali approcci per portare la connessione a banda ultralarga nelle abitazioni e nelle aree pubbliche. Le due architetture di rete si distinguono principalmente per il tipo di materiale utilizzato nella tratta secondaria, con conseguenti differenze nelle prestazioni che offrono agli utenti.
Tuttavia, FTTC e FTTH non sono le uniche soluzioni disponibili per garantire una connessione in fibra ottica. Esistono infatti opzioni intermedie, come la FTTB, e soluzioni miste fibra-radio per le aree più difficili da cablare. Nel tempo, si è così delineato un panorama tecnologico complesso e diversificato, che ha richiesto l'adozione di una regolamentazione stringente in ambito di comunicazioni promozionali. A tal riguardo, vi consigliamo di approfondire l'argomento tramite il nostro articolo dedicato a FTTC e FTTH: quali sono le differenze?
A che velocità può arrivare la fibra ottica?
È ormai risaputo che la fibra ottica offre velocità nettamente superiori rispetto alla vecchia ADSL, ma quali sono esattamente le velocità di download e upload che potete aspettarvi? Come anticipato, la velocità di questa tecnologia dipende dal tipo di connessione e dalla qualità dell'infrastruttura. Nelle connessioni FTTH, che sono completamente realizzate in fibra ottica fino alle abitazioni, è possibile raggiungere velocità di download che superano 1 Gbps, con alcune offerte che arrivano fino a 10 Gbps in alcune aree o con tecnologie avanzatissime come la fibra ottica a 10 Gigabit. La velocità in upload, ovvero quella per inviare dati, può essere simile o addirittura pari alla velocità di download, a seconda del piano scelto.
Nel caso delle connessioni FTTC, che utilizzano una parte di infrastruttura in rame per la tratta secondaria, la velocità di download è generalmente inferiore rispetto alla fibra FTTH, ma comunque può superare i 100 Mbps, con alcune linee che raggiungono i 200 Mbps o anche di più, a seconda della vicinanza all'armadio di ripartizione e della qualità del rame. In ogni caso, rispetto alla vecchia ADSL, la fibra ottica offre prestazioni migliori, con connessioni molto più stabili e meno soggette a interferenze o rallentamenti causati dal traffico di rete.
EPON e GPON, quali sono le differenze?
EPON e GPON sono due tecnologie utilizzate nelle reti in fibra ottica per fornire servizi a banda larga agli utenti finali. Entrambe sono soluzioni di rete ottica passiva, il che significa che utilizzano una struttura a fibra ottica condivisa per trasmettere i dati, ma differiscono nel modo in cui gestiscono e distribuiscono la larghezza di banda.
La principale differenza tra EPON e GPON riguarda la capacità di trasmissione e il tipo di utilizzo che ne viene fatto:
Velocità e capacità:
- EPON offre una velocità di trasmissione di 1 Gbps in downstream (dati ricevuti) e 1 Gbps in upstream (dati inviati). Tuttavia, pur essendo efficace in molte applicazioni, è una tecnologia più vecchia rispetto al GPON.
- GPON supporta velocità più elevate, con 2.5 Gbps in downstream e 1.25 Gbps in upstream, rendendolo più adatto per le connessioni a banda larga ad altissima velocità.
Efficienza:
- EPON è basata su Ethernet, il che la rende più semplice da gestire e integrabile con reti esistenti, come quelle aziendali o residenziali. Tuttavia, la sua efficienza nella distribuzione della banda è inferiore rispetto a GPON.
- GPON utilizza una struttura più complessa che gestisce la banda in modo più efficiente, distribuendo meglio la larghezza di banda tra gli utenti finali, il che rende GPON più adatto per situazioni in cui è richiesta una maggiore capacità di rete, come nelle aree urbane densamente popolate.
Costi e implementazione:
- EPON tende ad avere costi di implementazione più bassi, grazie alla sua semplicità e all’uso di tecnologie già consolidate. È spesso utilizzata in scenari dove non sono richieste altissime prestazioni.
- GPON, pur essendo più costosa da implementare, è la tecnologia preferita per le reti di fibra ottica moderne grazie alle sue prestazioni e alla sua capacità di servire un numero maggiore di utenti con una qualità sorprendente.
Aree bianche, grigie e nere: cosa sono?
Le aree bianche, grigie e nere sono categorie utilizzate per identificare il livello di copertura della rete a banda larga e ultra larga in diverse zone del territorio italiano. Questa classificazione è stata introdotta nell’ambito del Piano Nazionale Banda Ultralarga (PNBUL) per definire le priorità di intervento pubblico e incentivare gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni.
Le aree bianche sono le zone in cui nessun operatore di telecomunicazioni ha investito o ha intenzione di investire nei prossimi tre anni per portare una rete a banda ultralarga. In queste aree, tipicamente rurali o poco popolate, è previsto un intervento pubblico per garantire la copertura con connessioni veloci, spesso attraverso progetti finanziati dallo Stato o dall'Unione Europea.
Le aree grigie sono le zone in cui è presente un solo operatore di rete a banda ultralarga o dove è prevista l’attivazione di un solo operatore nei prossimi tre anni. In queste aree, il livello di concorrenza è limitato, e gli interventi pubblici possono essere autorizzati se si dimostra che il servizio offerto non è sufficiente a garantire prestazioni adeguate.
Le aree nere sono le zone in cui sono presenti almeno due operatori di rete a banda ultralarga in concorrenza tra loro o dove è previsto l’ingresso di nuovi operatori nel breve periodo. In queste aree, tipicamente urbane o ad alta densità abitativa, non è previsto un intervento pubblico, poiché il mercato è in grado di sostenere autonomamente lo sviluppo delle infrastrutture.
Come controllare lo stato dei lavori per la fibra ottica
Per controllare lo stato dei lavori per la fibra ottica nella vostra zona, potete utilizzare diversi strumenti online. Uno dei più affidabili è il sito ufficiale del piano strategico Banda Ultralarga (PNBUL), che offre una mappa interattiva con lo stato di avanzamento dei lavori in tutta Italia. Accedendo al portale, potete effettuare una ricerca per la vostra area geografica di interesse e verificare la copertura della rete a banda ultralarga.
Potete anche far riferimento ai siti web ufficiali degli operatori di telecomunicazioni, che spesso forniscono strumenti di verifica della copertura inserendo il proprio indirizzo. Inoltre, alcuni comuni pubblicano aggiornamenti sui lavori di infrastrutturazione della fibra ottica, specialmente in caso di interventi pubblici finanziati dallo Stato o dall'Unione Europea.
Alternative alla fibra ottica
Se nella vostra zona la fibra ottica non è ancora disponibile e non sono neanche previsti lavori per portarla a breve termine ma desiderate comunque una connessione internet veloce, la soluzione ideale è affidarsi a uno dei migliori router 5G con SIM dati. Molti operatori offrono connessioni basate sulla tecnologia FWA (Fixed Wireless Access), che sfrutta segnali radio per portare la banda larga anche nelle aree non coperte dalla fibra. Questa tecnologia è utile nelle zone rurali e periferiche, dove i costi e le difficoltà di cablaggio rendono l’installazione della fibra poco praticabile.
I router consigliati per la fibra
Nonostante gli operatori offrano spesso i loro router (in comodato d'uso), sul mercato ci sono tanti router compatibili con la fibra ottica, che possono garantire prestazioni uguali se non addirittura superiori rispetto a quelli forniti dai provider. Ecco alcuni modelli che potrebbero fare al caso vostro: