Che cos'è FiberCop?

FiberCop è, una dei protagonisti del panorama delle telecomunicazioni per quanto riguarda la banda ultralarga. Che servizi offre?

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a cura di Francesca Fenaroli

FiberCop è, insieme a Open Fiber, la società protagonista del panorama delle telecomunicazioni per quanto riguarda la banda ultralarga. Ma a chi fa capo e di cosa si occupa precisamente? Innanzitutto è bene fare chiarezza sul ruolo che queste società rivestono, spesso frainteso quando si parla di fibra ottica.

FiberCop e Open Fiber sono operatori "wholesale-only", che non si rivolgono dunque al consumatore finale, bensì ad altri operatori al dettaglio, i quali possono scegliere di utilizzare queste infrastrutture di rete per le offerte che propongono ai clienti.

Una volta chiarito questo nodo, passiamo ora ad approfondire l'assetto aziendale di FiberCop e i servizi che essa propone per l'implementazione della banda ultralarga in Italia.


FiberCop: la società

FiberCop è un'azienda italiana operativa dal mese di aprile 2021 e derivata dalla fusione tra FlashFiber, ex joint venture di Telecom Italia e Fastweb, e i progetti di TIM (ex Telecom Italia) per la rete secondaria a banda ultralarga.

Dal punto di vista dell'assetto azionario partecipano in coinvestimento a FiberCop:

  • Gruppo TIM, con il 58% dei fondi
  • Fondo KKR (Kohlberg Kravis Roberts), con il 37,5% dei fondi
  • Fastweb, con il restante 4,5% dei fondi.

Il modello di co-investimento predisposto è quello aperto: si tratta del primo caso applicato nell'area UE su scala nazionale e prevede l'adesione volontaria degli operatori interessati, inclusi quelli locali, anche a diversi gradi di infrastrutturazione.

Il presidente di FiberCop è Massimo Sarmi, già AD e direttore generale del Gruppo Poste Italiane e direttore generale di Telecom Italia e TIM. A ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato è invece Carlo Filangieri, già direttore dell'area commerciale Wholesale di TIM.

Quali servizi offre FiberCop?

FiberCop nasce con l'obiettivo di sviluppare i servizi digitali grazie alle connessioni a fibra ottica fornendo agli operatori al dettaglio dei settori Telco e Media l'accesso alla cosiddetta tratta secondaria, ovvero la porzione di percorso che va dall'armadio di ripartizione agli utenti finali.

Le soluzioni che la società propone agli operatori prevedono l'utilizzo della tecnologia GPON (Gigabit-capable Passive Optical Network) che permette l'implementazione di reti FTTH, ovvero realizzate interamente in fibra ottica nella tratta sia primaria che secondaria, con prestazioni massime di 1Gbps in download.

I servizi che FiberCop offre agli operatori al dettaglio sul suo perimetro di rete, come illustrato nell'apposita pagina sul sito aziendale, sono così ripartiti:

  • Servizi infrastrutturaliSi tratta dell’accesso ai tubi, minitubi e tratte in palificazione della rete FiberCop, che sono disponibili sul territorio italiano per rilegare le postazioni periferiche (d’utente o d’apparato) a nodi di consegna a monte.
  • Servizi di accesso in rame e fibraSi tratta di servizi di rilegamento dei clienti finali attraverso soluzioni passive in rame o fibra ottica, per consentire l’erogazione da parte dell’Operatore di servizi telefonici e di tipo dati a banda larga ed ultralarga (UltraBroadBand, UBB).
  • Servizi premium in fibraSi tratta di soluzioni di connettività passiva in rame o fibra ottica di tipo punto-punto, con eventuale protezione e diversificazione di percorso, che consentono l’offerta di servizi di connettività a banda dedicata e con alti livelli di disponibilità di rete e di sicurezza.

Architettura di rete

L'architettura di rete FiberCop, come illustrato in questo diagramma, riguarda la tratta secondaria delle connessioni a fibra ottica e ha dunque come punto di snodo fondamentale l'armadio di ripartizione.

La rete primaria in fibra ottica a cui si appoggia FiberCop è invece rappresentata da quella già costruita da TIM nel corso degli ultimi anni con la sua copertura FTTC, che ha portato i cavi in fibra ottica dalle centrali fino agli armadi di ripartizione.

In base alla documentazione fornita da FiberCop agli operatori, l'architettura di rete proposta utilizza i seguenti elementi:

  • rete ottica secondaria di tipo punto-punto dall’armadio ottico all’edificio;
  • punto di Terminazione di Edificio (PTE);
  • armadio ottico dotato di splitter ottici passivi a due livelli;
  • punto di consegna sulla porta d'ingresso dell'armadio ottico.

L'architettura di rete di FiberCop è, come già menzionato in precedenza, di tipo passivo: ciò significa che non sono presenti nell'offerta apparati alimentati in strada, ma solo armadi di ripartizione che a seconda delle esigenze degli operatori e delle aree servite possono servire anche centinaia di unità immobiliari con una singola infrastruttura.

Quali operatori si appoggiano a FiberCop?

La lista completa degli operatori al dettaglio e dei partner che si appoggiano alle infrastrutture di rete FiberCop è disponibile alla pagina dedicata. Tra di essi figurano:

  • TIM
  • Fastweb
  • Iliad (nel prossimo futuro)
  • Connectivia

Quanti sono i Comuni coperti da FiberCop?

Al momento della fondazione di FiberCop TIM ha divulgato la lista dei 2578 Comuni, tutti situati nelle aree nere e grigie del territorio italiano, che sono stati o saranno raggiunti dalle nuove infrastrutture di rete grazie ai lavori già completati o in partenza tra il 2021 e il 2022.

Questo documento, incluso nel Piano di copertura dell'offerta di co-investimento, è liberamente consultabile:

Una fotografia più precisa dello stato dei lavori sulla rete FiberCop è invece fornito dall'apposita piattaforma, messa a disposizione anch'essa sul sito della società, all'interno della quale gli utenti potranno muoversi entro una mappa del territorio e fare una ricerca per Comune o per indirizzo.

In questo modo è possibile verificare le aree in cui è in corso o è stato terminato un cantiere per l'infrastruttura di rete FTTH FiberCop.

Verso la rete unica

La fusione della rete secondaria di Telecom Italia e di FlashFiber in FiberCop è la mossa più recente intrapresa dall'operatore nazionale e dai suoi co-investitori verso la rete unica.

Con questo termine si intende il di progetto fusione delle infrastrutture di rete dei principali operatori wholesale-only in un'unica rete di telecomunicazioni, con l'obiettivo di far progredire ulteriormente il Paese nel campo delle telecomunicazioni. L'appellativo di "rete unica" è in realtà informale: si parla da diversi mandati governativi di questo progetto, ma le linee guida non sono ancora state definite ufficialmente.

Sapendo che i competitor principali rimasti sono due, FiberCop e Open Fiber, è tuttavia facile immaginare cosa comporterebbe un'eventuale fusione: FiberCop parteciperebbe con la sua rete secondaria, mentre Open Fiber metterebbe in gioco la sua rete sia primaria che secondaria in fibra ottica, inclusi i progetti di cablaggio delle cosiddette "aree bianche" realizzati per mezzo di interventi statali.

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