Meta si trova sotto l'occhio del ciclone per aver erroneamente etichettato opere fotografiche originali con l'etichetta "Made with AI" su piattaforme come Facebook, Instagram e Threads. Il gigante dei social media aveva introdotto questa etichettatura per contenere la diffusione di immagini generate tramite intelligenza artificiale non dichiarate, che stanno spesso alimentando disinformazione mediante contenuti visivi ingannevolmente realistici.
Questo sistema di etichettatura, tuttavia, sta sollevando numerosi errori, annunciando in modo errato che alcune foto sono state prodotte con IA, quando in realtà sono frutto del lavoro di veri fotografi. Meta ha riferito che gli errori sono dovuti a sfide tecniche nell'identificare con precisione i contenuti generati artificialmente. A febbraio, la compagnia ha annunciato che era al lavoro per creare "standard tecnici comuni per identificare i contenuti AI", come dichiarato dal presidente degli affari globali, Nick Clegg, in un post sul blog.
Un caso emblematico è stato quello di Pete Souza, ex fotografo della Casa Bianca, il quale ha espresso frustrazione per l'errato tagging IA di una sua foto, nonostante avesse deselezionato l'opzione. Le modifiche recenti nei tool di editing di Adobe potrebbero essere la causa di questi errori, suggerisce Souza. Anche altri fotografi hanno espresso il loro disappunto e confusione quando hanno visto il tag "Made with AI" applicato inopportunamente alle loro immagini.
La situazione ha generato preoccupazioni nel campo della fotografia, sollevando dubbi sulla capacità degli algoritmi di Meta di distinguere accuratamente tra contenuto umano e sintetico. Meta, dal canto suo, ha dichiarato di essere impegnata a migliorare questi sistemi, collaborando con i produttori di software per affinare l'accuratezza delle etichette applicate ai contenuti multimediali.
Insomma, questo episodio mette in luce la crescente complessità nel gestire le nuove tecnologie di intelligenza artificiale nel rispetto della propria autenticità creativa e verità giornalistica. Meta continua a lavorare per affrontare la marea di immagini AI che circolano indisturbate, accumulando ampie visualizzazioni e interazioni, spesso sotto false premesse.