Anita Joseph e Michele Paselli, product manager di Facebook, hanno appena annunciato che il team del social verificherà l’identità delle persone che si celano dietro delle pagine che creano spesso contenuti che diventano poi virali. L’azione, come deducibile, mira a ridurre la quantità di account popolari che condividono fake news.
I contenuti condivisi da coloro i quali si rifiuteranno di effettuare questa semplice procedura di verifica - o nel caso in cui l’identità non dovesse combaciare con il profilo su Facebook – saranno penalizzati e la loro diffusione sarà limitata.
Questa novità interesserà le pagine con “comportamenti non autentici”, quindi tutti quegli account i cui post diventano spesso virali. Questa sembra una buona soluzione per ridurre la disinformazione e spingere i proprietari delle pagine di condividere contenuti di qualità. Quando un profilo Facebook viene ritenuto “sospetto”, l’utente non potrà più condividere post nelle proprie pagine, almeno fino a quando l’identità non sarà verificata.
Anche gli altri social network sono attualmente impegnati a fronteggiare le notizie false che continuano a circolare in rete: Instagram ha recentemente inserito il fact checking e WhatsApp sta adottando altre misure.
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