Essential Phone è uno smartphone che sta catalizzando l'attenzione mediatica. Ideato da Andy Rubin, l'informatico statunitense ritenuto universalmente il papà di Android, ha un cuore italiano. L'ex vicepresidente della sezione ingegneria di Google ha infatti voluto accanto a se, per questo progetto, Niccolo De Masi, italo-americano estremamente noto nella Silcon Valley.
De Masi ricopre attualmente la carica di presidente della start-up che ha prodotto Essential Phone. Recentemente la società è stata valutata 1 miliardo di dollari ed ha cominciato ad attirare l'interesse degli investitori. Si tratta del resto di un traguardo importante per aziende del genere, che certifica come la strada intrapresa sia effettivamente quella giusta nella logica di sviluppare un business solido in futuro.
"Pubblico, operatori e costruttori sono stanchi e annoiati, anche se per ragioni diverse. Sono chiamati a scegliere fra dispositivi carissimi e con nessuna vera novità tecnologica al loro interno. Nessuno smartphone è costruito con la qualità dell'Essential Phone. Riusciamo a mettere sul mercato un apparecchio del genere perché i nostri margini di guadagno sono molti inferiori a quelli di Samsung e Apple", ha raccontato De Masi in un'intervista concessa a Repubblica.
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Essential Phone è stato dunque concepito per perseguire un obiettivo molto ambizioso, ovvero riuscire a ritagliarsi una fetta di mercato nel settore smartphone. Attualmente la start-up californiana non ha ancora immesso alcun prodotto sul mercato, poiché le spedizioni del dispositivo sono state ritardate più volte (pare che, finalmente, inizieranno la settimana prossima negli U.S.A.).
Nonostante questo la società è stata valutata 1 miliardo di dollari. Segno evidente della fiducia riposta nell'Essential Phone, grazie anche alla presenza nel progetto di una figura di spicco come Andy Rubin. Al di là di questo però, da un punto di vista tecnico, lo smartphone sembra assolutamente di alto livello.
La parte frontale è occupata quasi interamente dallo schermo. Si tratta di un pannello da 5,71 pollici con risoluzione di 2.560 x 1.312 e un particolare aspect ratio in 19:10. Essential Phone punta molto sul design borderless, divenuto ormai un vero e proprio trend dominante nel mercato smartphone, tanto da aver caratterizzato molti dei top di gamma 2017. E non è tutto.
Essential Phone può infatti contare su una piattaforma hardware di primissimo livello: Snapdragon 835, 4 GB di RAM, GPU Adreno 540, 128 GB di memoria interna. Non manca la dual-camera posteriore con due sensori da 13 MP, uno RGB e uno monocromatico, con apertura focale f/2.0 e flash LED Dual-Tone.
Come ha tenuto a sottolineare De Masi, uno dei tratti distintivi del dispositivo è la qualità costruttiva. La scocca unibody è infatti realizzata in titanio e ceramica, un mix che dovrebbe garantire una particolare resistenza nonostante le cornici ridotte al minimo. Un aspetto importante nell'ottica di preservare l'integrità dello schermo.
Sulla back cover è inoltre presente un connettore proprietario formato da due pin magnetici, chiamati Click Cordless Connector. Questi permetteranno allo smartphone di collegarsi ad una serie di accessori, tra i quali abbiamo una videocamera a 360° e la Essential Phone Dock. Un vero e proprio smartphone modulare insomma.
La visione di Rubin e De Masi però è ben più ampia. La loro compagnia vuole infatti realizzare un intero ecosistema, dalle micro videocamere a 360 gradi da appena 50 dollari alle centraline a cui connettere ogni apparato smart della casa.
"Se abbiamo raccolto così tanti soldi significa che il nostro piano a lungo termine ha convinto. Per adesso ne abbiamo annunciati tre di prodotti, ma sono solo i primi. Il nostro smartphone è basato su Android, mentre per la parte di Internet of Things abbiano un nostro sistema operativo chiamato Ambient Os" ha specificato De Masi.
Ambient Os è stato dunque pensato appositamente per IoT. Andy Rubin è convinto che sia questo il settore in cui investire in futuro. Ecco spiegato il perchè degli investimenti per sviluppare un proprio sistema operativo ad hoc, che potrebbe effettivamente porre Essential in una posizione strategica di vantaggio.
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"Stiamo proponendo uno smartphone che nessuno ha mai costruito al prezzo di quelli di fascia alta, dunque una logica differente da OnePlus. Rispetto ad Apple & Co. abbiamo dei vantaggi: siamo più piccoli e agili, possiamo innovare perché non dobbiamo produrre centinaia di milioni di dispositivi in titanio e ceramica. A noi basta produrrne due o tre milioni il primo anno. Ed è esattamente il vantaggio che aveva Apple all'inizio" ha spiegato De Masi.
Essential Phone è stato infatti posizionato a 699,99 dollari. Le spedizioni negli Stati Uniti dovrebbero partire dalla prossima settimana. La notizia però è che la commercializzazione è prevista anche in Europa entro la fine del 2017. Pochi mesi , dunque. La sfida appare oggi impossibile, ma dal papà di Android è lecito attendersi miracoli.
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