Uno smartphone che possa fare a meno di noi, dotato di intelligenza artificiale e in grado di rispondere al nostro posto a SMS e email sulla base delle nostre abitudini. È questa l'idea su cui sta lavorando Essential Products, azienda fondata da Andy Rubin, il papà di Android.
Per il momento non si tratta che di un concept ma stando al report di Bloomberg il processo di sviluppo sarebbe già iniziato. Nella visione di Rubin lo smartphone diventerebbe un dispositivo molto più piccolo rispetto agli attuali, con uno schermo di dimensioni ridotte e un'interazione basata sui comandi vocali e non più sul touch.
"Il mio smartphone dei sogni sarebbe una versione virtuale di noi stessi", aveva dichiarato già lo scorso anno sempre a Bloomberg. Un dispositivo che ci liberi dalle incombenze quotidiane. "Potremmo essere in giro a goderci la vita, andare a cena senza che ci sia il bisogno di interagire continuamente con lo smartphone, ma potendo contare sul fatto che lo smartphone faccia le cose al nostro posto, come le faremmo noi".
Insomma a quanto pare l'obiettivo massimo della tecnologia è di liberarci da sè stessa. "Vivevamo tutti vite felici prima di essere sempre connessi a Internet", aveva dichiarato ancora nell'intervista. Allo stadio attuale però il suo sogno non può che rimanere tale, almeno nel breve termine.
L'intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante ma la tecnologia non è ancora matura. Lo scorso anno Google ci ha meravigliati con Duplex, l'assistente digitale in grado di effettuare telefonate e prenotare attività al posto nostro, sostenendo anche dialoghi articolati, ma le IA sono ancora fragili, facili da manipolare e soggette agli stessi pregiudizi degli esseri umani, come hanno dimostrato già diversi casi.
Attraverso il materiale che forniamo loro per l'addestramento infatti possono passare anche stereotipi in grado di far sviluppare e rafforzare atteggiamenti sessisti e razzisti. È accaduto presso l'Università della Virginia ad esempio, dove un algoritmo di riconoscimento delle immagini aveva iniziato ad abbinare donne e cucine perché influenzato dalle immagini fornitegli in cui appunto le pubblicità delle cucine erano popolate soprattutto da donne, ma se ne sono accorti anche gli scienziati del MIT e dell'Università di Cardiff, durante una ricerca congiunta sul tema.
Ciò che è certo comunque è che per Essential Products sarebbe l'ultima occasione di rilancio. L'azienda infatti è quasi fallita lo scorso anno a seguito dell'insuccesso del suo primo smartphone, l'Essential Phone, e non ha ancora molte carte in mano da giocare.
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