DJI RoboMaster S1, il drone per imparare a programmare

Hands-on DJI RoboMaster S1, robot dell'azienda cinese pensato per consentire all'utente di entrare nel mondo della programmazione.

Avatar di Saverio Alloggio

a cura di Saverio Alloggio

DJI RoboMaster S1 è un prodotto unico nel suo genere.  Si tratta di un robot educativo, studiato appositamente per consentire di affacciarsi al mondo della programmazione, con particolare riferimento ai linguaggi Python e Scratch. L'azienda cinese prevede la sua diffusione in contesti didattici come scuole e università, avendo peraltro approntato un vero e proprio manuale (raggiungibile a questo link) per personalizzarlo a piacimento da un punto di vista software.

Esteticamente si presenta come una sorta di piccolo fuoristrada radiocomandato. Pesa 3,3 chilogrammi ed è realizzato in policarbonato, alluminio e metallo. Il motore al suo interno raggiunge i 1.000 rpm e, in abbinata alla batteria da 2.400 mAh, garantisce circa 35 minuti di autonomia. Un buon dato considerando le capacità funzionali di questo RoboMaster S1.

[embed]https://youtu.be/lkcv-v3HGIs[/embed]

Come potete vedere infatti dal video che abbiamo realizzato, non teme salti o percorsi in salita. Inoltre, DJI ci ha spiegato che è in grado di muoversi su qualsiasi superficie, grazie anche alle quattro ruote motrici. Ovviamente, si controlla attraverso l'applicazione proprietaria realizzata dall'azienda cinese, disponibile sia per iOS che per Android. Personalmente l'ho provata su un iPad Pro, e mi ha stupito in senso positivo la precisione dei controlli.

Non c'è infatti alcuna latenza, il fuoristrada esegue una determinata azione non appena l'utente la impartisce attraverso l'applicazione. La videocamera integrata è in grado di registrare video in Full-HD a 30 fps e di scattare fotografie con risoluzione di 2.560 x 1.440 pixel. Il sensore integrato da 5 Megapixel ha un campo visivo di 120°, il che aiuta notevolmente nel comandare a distanza il RoboMaster S1, che è ovviamente in grado di effettuare lo streaming in diretta di ciò che inquadra.

Sotto la scocca ci sono ben 46 componenti programmabili. Questo consente di personalizzare qualsiasi aspetto del dispositivo e, attraverso Python e Scratch, poter intervenire manualmente su qualsiasi azione, inclusa la capacità di mappare lo spazio. In più, è possibile "customizzare" anche i meccanismi di machine learning attraverso i quali il drone apprende e si migliora nel tempo.

Quella sorta di "cannone" che vedete sulla parte posteriore è in grado di sparare, letteralmente, piccole palline in gel, pensate per creare un vero e proprio gioco, una sorta di competizione tra RoboMaster S1. La logica è quella di spingere i giovani programmatori a scontrarsi tra loro, cercando di migliorare le capacità del proprio robot. In ogni caso, si tratta di palline non tossiche e con limitazioni nell'angolo e nella distanza di lancio. Per intenderci, tutto si svolge in assoluta sicurezza.

Insomma, un dispositivo che mi ha davvero incuriosito. Per acquistarlo sono necessari 499 dollari, in quanto è disponibile, per adesso, solo negli Stati Uniti, in Cina e in Giappone. La presenza a IFA 2019 però, come chiarito dagli stessi addetti DJI, fa ben sperare circa l'arrivo in Europa. Attendiamo, in tal senso, comunicazioni ufficiali.

Huawei P30 Pro è disponibile all’acquisto su Amazon a 700 euro. Lo trovate a questo link.
Leggi altri articoli