Huawei ha recentemente annunciato che tutti i suoi dispositivi in uscita nel 2025, inclusa la nuova linea di punta Mate 70, avranno preinstallato HarmonyOS NEXT. Questo sistema operativo, che segna un netto distacco da Android, è attualmente in fase di beta testing pubblico. E proprio da un beta tester arriva una notizia sorprendente: HarmonyOS NEXT può eseguire app Android tramite un emulatore.
La scoperta, condivisa su Reddit, riguarda un emulatore Android chiamato "EasyAbroad" disponibile nell'AppGallery, lo store di app di Huawei. Sviluppato apparentemente per gli utenti Huawei che lavorano fuori dalla Cina e necessitano dei Google Mobile Services (GMS), "EasyAbroad" permette di installare app Android come YouTube, Instagram, Facebook, Google Search, Google Maps, Chrome, Gmail, Disney Plus, Netflix (solo in qualità SD) e molte altre.
L'emulatore crea una cartella nella schermata iniziale dello smartphone, una sorta di app drawer parallelo da cui è possibile avviare le app Android. Tuttavia, non è possibile estrarre le icone delle app dalla cartella e posizionarle liberamente sulla schermata principale. Inoltre, potrebbero verificarsi problemi con la ricezione di notifiche e avvisi.
Uno YouTuber ha testato "EasyAbroad" con l'ultima versione beta di HarmonyOS Next, riscontrando un caricamento rapido e un funzionamento generalmente fluido delle app Android grazie anche all'utilizzo del framework microG.
MicroG è un'implementazione open-source delle librerie proprietarie di Google, che sostituisce i Google Play Services su Android e fornisce funzionalità essenziali a coloro che non hanno un account Google o una connessione ai server di Google.
Questa scoperta solleva diverse questioni. In primo luogo, sebbene Huawei abbia promosso HarmonyOS NEXT come un sistema operativo completamente indipendente da Android, la presenza di un emulatore Android suggerisce una possibile strategia di transizione per garantire agli utenti l'accesso alle app più diffuse. In secondo luogo, l'esistenza di "EasyAbroad" potrebbe essere vista come una risposta alle difficoltà incontrate da Huawei nel creare un ecosistema di app native sufficientemente ricco e completo.
Ricordiamo che nel 2019 l'amministrazione Trump inserì Huawei nella Entity List, impedendole di accedere alla sua catena di approvvigionamento statunitense. Questo ban include qualsiasi collaborazione con Google, che di conseguenza limitò l'utilizzo di Android per Huawei bloccando i Google Mobile Services sui suoi dispositivi, spingendo Huawei a sviluppare gli HMS (Huawei Mobile Services).
Con HarmonyOS NEXT, Huawei punta a creare un'esperienza utente completamente nuova, basata su un kernel proprietario, il linguaggio di programmazione Cangjie e il modello di intelligenza artificiale Pangu. Tuttavia, la compatibilità con le app Android rimane un fattore cruciale per il successo del nuovo sistema operativo, soprattutto al di fuori della Cina.
Resta da vedere come Huawei gestirà la presenza di "EasyAbroad" nel lungo termine. L'emulatore potrebbe essere rimosso nelle versioni future di HarmonyOS Next, oppure potrebbe essere mantenuto come soluzione temporanea per garantire la compatibilità con le app Android in attesa che l'ecosistema di app native si consolidi.
In ogni caso, la scoperta di "EasyAbroad" dimostra la complessità della situazione attuale e la difficoltà di creare un sistema operativo mobile di successo in un mercato dominato da Android. Huawei, con la sua ambizione e le sue risorse, potrebbe riuscire nell'impresa, ma la strada è ancora lunga e piena di sfide.