"Da quando ho provato ChatGPT e GPT-3, tutto il resto sembra dolorosamente stupido e inutile: Siri, Alexa, Google Home e tutti gli altri assistenti 'intelligenti'". In quanti, dopo aver dialogato con l'AI più popolare del momento, hanno avuto gli stessi pensieri?
Questa, nello specifico, è una riflessione di Mate Marschalko, sviluppatore web ungherese che su Medium condivide i retroscena di un suo video molto interessante. Nel video in questione, lo sviluppatore dà una dimostrazione pratica dell'utilizzo di GPT-3 come assistente virtuale, che si rivela sempre in grado di dare risposte pertinenti (a voce!) e di eseguire i classici compiti legati alla gestione della domotica (alzare e abbassare le luci, regolare la temperatura del termostato ecc.).
Nel video, si vede chiaramente che GPT-3 è un assistente diverso da quelli che conosciamo, più evoluto, con cui è possibile dialogare in maniera più naturale. L'assistente basato su questa AI risponde e "agisce" anche a fronte di richieste implicite: ad esempio, se l'utente afferma di avere freddo, l'assistente eseguirà automaticamente il comando di regolazione della temperatura.
La nostra richiesta di esempio è stata: "Ho appena notato che sto registrando questo video al buio in ufficio. Puoi fare qualcosa al riguardo?". E abbiamo ricevuto questa risposta:{“action”: “command”,“location”: “office”,“target”: “light”,“value”: “on”,“comment”: “Turning the light on for you.”,“scheduleTimeStamp”: “”}
Per ottenere questo risultato, lo sviluppatore non ha scritto alcun codice; semplicemente, si è limitato a chiederle di interpretare l'inglese colloquiale e fornire una risposta JSON adeguata.
Ho chiesto a GPT-3 di fingere di essere il cervello intelligente di casa mia, ho spiegato con cura a cosa può accedere in casa e come rispondere alle mie richieste.Ho spiegato tutto questo in un inglese semplice senza alcun codice coinvolto.
L'unico prerequisito, per realizzare la stessa cosa, è avere una casa simile a quella di Mate, vale a dire una "casa intelligente HomeKit completamente costruita con dozzine di luci, termostati, riscaldamento a pavimento, unità di ventilazione, telecamere e molto altro". La "difficoltà", per lui, stava nel trovare un modo per far dialogare efficacemente GTP-3 con componenti specifici molto diversi tra loro. Come fare, dunque? Lo sviluppatore risponde anche a questo:
Puoi semplicemente chiedere a GPT-3 di interpretare e classificare la tua richiesta, quindi rispondere in un formato di dati strutturati.
Questa la richiesta preliminare fatta al chatbot:
La stessa richiesta va utilizzata per creare una scorciatoia nell'app Comandi Rapidi su iOS, iPadOS o macOS. Per eseguirla, è sufficiente dire a Siri il nome della scorciatoia (in questo caso, "Okay Smart Home") e si sarà pronti per registrare un account su OpenAI e ottenere il token API necessario. Nel caso foste interessati a replicare l'esperimento, vi invitiamo a seguire il tutorial completo sul blog di Marschalko.