Il CEO di Huawei, Richard Yu, ha espressamente affermato che nel 2020 non ci sarà alcuno smartphone dotato del sistema operativo proprietario HarmonyOS.
Il sistema operativo è già in sviluppo da 3 anni e il ban, per quanto concerne i servizi Google, ha solo fatto in modo di accelerarne lo sviluppo.
Se non è quest'anno, il primo smartphone di Huawei dotato di HarmonyOS arriverà il prossimo anno. D'altronde è chiara la strategia dell'azienda che ha come piano categorico l'essere completamente indipendente da qui alla fine del 2021.
Richard Yu ha anche detto che fino ad ora Android è stata la scelta dominante in quanto non si può pensare di lasciare i clienti senza un ecosistema massiccio e stratificato (chi ha detto App?). Chiaramente HarmonyOS sarà realtà sugli smartphone quando si avrà sufficiente forza per controbattere l'ecosistema Android e non rischiare di perdere quote di mercato.
E ancora, sempre il CEO è stato intercettato per un commento riguardo la situazione critica dell'approvvigionamento dei SoC. Ha riferito che per ora non c'è soluzione e, comunque, la sta cercando.
Ma attualmente il codice di HarmonyOS non è relegato negli angoli di un hard disk. E' già l'OS che viene installato sulle Smart TV Huawei, mentre dalla prossima Major Release sarà installato anche su notebook, automobili e wearable.
Proprio quest'ultimo - per ora chiacchierato come Mate Watch - potrebbe essere il candidato ideale ad avere installato l'OS proprietario, arrivando ad essere presentato in concomitanza con l'annuncio della prossima serie di smartphone Mate 40.
Se volete uno smartphone Huawei con i servizi Google, la soluzione ideale è il P30 Lite con 128 GB di memoria. Ora costa meno di 200 euro e lo trovate qui.