Bose Ultra Open, gli auricolari Bose dal design speciale e super comodo | Test & Recensione
Le nuove Bose Ultra Open sono cuffie decisamente particolari, dal design interessante ma con scelte tecnologiche che lasciano dubbi.
Advertisement
a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Questi sono tempi duri per chi produce auricolari. In passato si poteva innovare sul design, migliorare la qualità dell’audio, le capacità di cancellazione del rumore, allungare l’autonomia, ma tutto ciò ora ha meno impatto sulla decisione d’acquisto. Innovare sul design è molto difficile, l’autonomia non è più un problema - complice anche il modello d’uso che ci fa riporre gli auricolari nella custodia che carica la batteria - il livello qualitativo dell’audio e della cancellazione del rumore hanno raggiunto traguardi tali che ogni miglioramento è talmente piccolo da risultare difficile da percepire nella realtà. È in questo panorama che Bose cerca di fare qualcosa di diverso con gli Ultra Open Earbuds, un paio di auricolari aperti dal design innovativo, ma non unico, già visto ad esempio sugli Huawei Freeclip.
Li sto usando da circa un mese, vediamo come si comportano e chi dovrebbe acquistarli.
Come sono fatti
Il design è totalmente differente rispetto ai classici auricolari e s’indossano come un orecchino. In pratica c’è un corpo cilindrico che contiene la maggior parte dell’elettronica e la batteria, attorno a cui si sviluppa il braccetto che sorregge la capsula auricolare. Per indossarli dovrete posizionare il corpo cilindrico nella parte posteriore dell’orecchio e avvolgere l’orecchio portando l’auricolare nella cavità auricolare. Quest’ultima non si fisserà all’interno dell’orecchio, bensì si fermerà prima semplicemente “affacciandosi” verso la cavità auricolare.
Questo design è il motivo per cui viene definito “open”, cioè l’orecchio non viene occluso in nessun modo.
Nella parte superiore del cilindretto di ogni auricolare c’è un pulsante, e nella parte inferiori si notano i contatti per la ricarica della batteria.
La custodia è classica, con un coperchio che si apre e scopre gli alloggiamenti degli auricolari, ancorati da un sistema magnetico. Differentemente da molti altri modelli in questo caso si posizionando orizzontalmente. C’è un LED anteriore, una porta USB-C inferiore per la ricarica della batteria e un pulsante posteriore.
Sono certificati IPX4, e ciò significa che potrete usarli per allenarvi, il sudore non sarà un problema e nemmeno un po’ di pioggerella.
Sono comodi da indossare?
Dovrete farci l’abitudine, perché inizialmente sarà strano sentire gli auricolari che spingono sulla parte esterna dell’orecchio, ma proprio come degli orecchini - almeno così credo, siccome non ho mai indossato orecchini - dopo un po’ ci si abitua e diventano comodissimi. Molto più comodi rispetto ad altri auricolari che, con tempi diversi in base al modello, affaticano l’orecchio.
In base a come è fatto il vostro orecchio vorrete indossarli più o meno distanti dal lobo, l’importante è trovare la posizione che permetta alla capsula auricolare di essere correttamente all'interno dell'orecchio. Non serve essere estremamente precisi, la potenza dell’auricolare è tale da funzionare sempre bene.
Mi sono accorto che spostandoli un po’ più in alto, una posizione non molto corretta nel mio caso, dopo un po’ mi davano fastidio, mentre abbassandoli di un millimetro diventavano comodissimi, anche dopo ore. Questa esperienza mi porta a non escludere che per qualcuno il comfort d’uso potrebbe non essere massimo, tutto dipende dalla forma del vostro orecchio, e considerando che esistono infinite forme, non posso definire una regola. Sarete costretti a provarli per capire se avrete problemi o meno. Per chi se lo stesse chiedendo, non ci sono problemi per chi indossa occhiali; la bacchetta che si posiziona dietro all’orecchio dovrebbe essere sempre sufficientemente corta da non andare a toccare l’auricolare.
I pulsanti per il controllo della riproduzione o la risposta alle chiamate sono comodissimi da usare, non solo perché la loro attivazione è praticamente perfetta, ma anche perché sono facilmente raggiungibili. Basterà “pinzare” con due dita il cilindro dietro all’orecchio, sostenendolo con il pollice e attivando il pulsante con l’indice. Probabilmente questa azione muoverà leggermente l’auricolare, ma a meno di essere completamente sbadati, non sarà sufficiente per spostarlo dalla posizione ideale che avrete trovato per le vostre orecchie.
Peccato che manchi il sensore di presenza che mette in pausa la riproduzione quando si tolgono gli auricolari dall’orecchio. É vero che il design è differente, ma si sarebbe potuto implementare nel cilindretto posteriore.
Si possono usare per fare sport?
La certificazione IPX4 li rende idonei per essere indossati mentre si corre e si suda, ma il dubbio principale riguarda, in questo caso, se rimangono al loro posto mentre correte o muovete la testa con forza. Nel mio caso non ho avuto nessun problema, anzi per me sono perfetti mentre si fa sport e si suda, meglio di qualsiasi altro auricolare. Prima di tutto il fatto che siano open, se fate sport all’aperto, vi consente di sentire rumori di possibili pericoli in avvicinamento.
Solitamente vado a correre su una pista pedonale / ciclabile vicina a un canale, non troppo ampia, e quando arrivano biciclette bisogna stare attenti; in una situazione come questa ho sempre avuto l’attenzione su quello che succedeva attorno. Il secondo motivo riguarda il fatto che con altri auricolari, dopo che si suda molto, la presa nell’orecchio diminuisce e, in alcuni casi, il sudore provoca anche fastidio; spesso mi è capitato, in queste situazioni, di voler togliere l’auricolare, asciugare l’orecchio e poi indossarlo nuovamente. Con questi Bose Ultra Open è impossibile che succeda una cosa del genere, perché le orecchie saranno sempre libere.
Qualità audio, come suonano?
Raggiungere un livello qualitativo alto per auricolari di questo genere è decisamente più difficile rispetto a un modello in-ear chiuso, che può contare su condizioni fisiche differenti, soprattutto per quanto la riproduzione della parte bassa dello spettro audio. Ma detto questo, i Bose Utra Open si comportano bene. Hanno una risposta sufficientemente lineare ma non riescono a spingere in basso, caratteristica che rende apprezzabile un certo tipo di musica, ma li fa faticare un po' con altri tipi.
Usate per ascoltare podcast e audiolibri le voci sono rese molto bene, sono chiare e bilanciate. Con musica strumentale classica offrono un sottofondo piacevole e ricco. Con musica pop iniziano a mostrare un po’ il fianco, con uno sbilanciamento verso l’alto; manca decisamente corposità proprio perché le frequenze basse faticano ad essere riprodotte e le ultra basse sono completamente assenti. I brani che necessitano di una gamma ampia mostrano chiaramente i limiti e lo sbilanciamento verso l’alto.
Il volume è invece sufficiente, anzi va oltre il necessario. In ambienti di media rumorosità è sufficiente non andare oltre il 70/80% per coprire a sufficienza il rumore e poter ascoltare, ad esempio, un audiolibro, che richiede una concentrazione superiore rispetto alla riproduzione musicale. In ambienti molto rumorosi chiaramente non possono fare miracoli.
Chiamate telefoniche
I microfoni sono buoni, non ho mai avuto lamentele dalle persone con cui ho fatto chiamate telefoniche classiche o videocall. Forse qualcosa in più per la riduzione del rumore di fondo potrebbe essere fatta, ma non è da considerarsi come un difetto.
Purtroppo manca il bluetooth multi-point, nonostante sia usato il BT 5.3, non è possibile collegare le Bose Ultra Open a due dispositivi contemporaneamente.
Autonomia
L’autonomia dichiarata è di circa sette ore e mezza, che scende a circa cinque se si attiva l’audio immersivo. La custodia permette di ricaricare gli auricolari circa tre volte. A meno che non abbiate necessità di riprodurre audio per più di sette ore consecutivamente, l’autonomia non è un problema dato che continuando a inserire gli auricolari nella custodia li troverete sempre con un’ottima autonomia. C’è la modalità di ricarica veloce che in 10 minuti aggiunge abbastanza autonomia per due ore di ascolto.
Peccato però che la custodia non sia dotato di ricarica wireless. Potreste non usarla, ma considerando il prezzo è una mancanza.
Verdetto, chi dovrebbe acquistarle?
Le Bose Ultra Open sono un paio di auricolari che mi hanno colpito per il design e l’esperienza d’uso generale, ma sono rimasto anche perplesso dalla scelta di Bose di lasciarli sprovvisti di molte tecnologie. Lasciatemi spiegare meglio: per chi ha bisogno un paio di auricolari da tenere indossati tutto il giorno, che cerca comodità, a cui piace ascoltare audiolibri o podcast, o tenere musica classica in sottofondo mentre lavora, o anche usarli mentre fa una corsa senza il fastidio del sudore che entra nelle orecchie (praticamente il modo in cui uso gli auricolari per la maggior parte del tempo) allora sono ottimi. Comodissimi, qualità dell’audio apprezzabile, e praticamente non ci sono difetti.
Tuttavia se vi piace ascoltare musica ad alto volume, con dei bei bassi che scandiscono il ritmo, o isolarvi dall’ambiente esterno, allora lasciate perdere, non sono gli auricolari che fanno per voi.
In ogni caso al prezzo di 349 euro, la mancanza del sensore di presenza, del multipoint e della ricarica wireless è abbastanza ingiustificabile. Probabilmente il nuovo design e la volontà di Bose di rimanere posizionata in questa fascia di prezzo ha reso questi auricolari un prodotto non per tutti.
A conti fatti, se rispecchiate il modello d’uso che vi ho raccontato per cui questi auricolari vanno benissimo, e potete spendere la cifra richiesta, allora ne rimarrete soddisfatti, in caso contrario date un’occhiata ai QuietComfort Ultra, potrebbero essere una scelta più azzeccata, e costano anche meno.
Voto Recensione di Bose Ultra Open
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Molto comode
-
Perfette per chi vuole indossarle costantemente e parlare con altre persone
Contro
-
Qualità audio, pochi bassi
-
Manca il sensore di presenza
-
No BT multi-point
-
Niente ricarica wireless per la custodia
-
Prezzo alto (considerando le mancanze)