Senza BlackBerry
Sull'onda del successo ottenuto da BlackBerry, molte altre aziende hanno iniziato a offrire, oltre al supporto e-mail tradizionale, il supporto per l'invio delle e-mail su dispositivi mobili.
Microsoft, ad esempio, oltre al supporto di Exchange per l'architettura BES, offre Windows Mobile Direct Push, una tecnologia inclusa nel Messaging & Security Feature Pack per Windows Mobile 5. Tutti i dispositivi Windows Mobile 5 con questo aggiornamento potranno usufruirne, appoggiandosi a un operatore telefonico.
Altri servizi di questo tipo sono offerti da Seven (Utilizzata da 3 per la sua offerta mail3), Visto (scelto in Italia da Vodafone per i servizi push e-mail sul Palm Treo 750) e Intellisync Corporation (scelta da Wind per la sua piattaforma Leonardo).
Tutti gli operatori nostrani offrono servizi di push e-mail alternativi a BlackBerry, compatibili con una gamma di cellulari evoluti e smartphone sicuramente più ampia. Ad esempio, Seven è compatibile oggi con oltre 200 dispositivi mobili con sistemi operativi Symbian, Palm OS e Windows Mobile, e si interfaccia con Exchange e Lotus Domino, Pop3 e Imap; Visto è compatibile con diversi modelli Treo, e si interfaccia con Exchange e Lotus Domino.
E per chi non ha uno smartphone? Gli operatori pensano anche a loro. Tim, ad esempio, offre ai clienti della sua piattaforma consumer Alice la possibilità di inviare e ricevere mail in formato voce (chiamando un numero apposito), via MMS o Wap, attraverso il servizio di Memova (www.criticalpath.net). In questo modo si raggiunge una compatibilità pressoché totale con i telefonini attualmente in commercio, ma questo è certamente un genere di servizio piuttosto lontano da quello di una vera push e-mail, improponibile se si intende fare di questo servizio un uso intensivo.