Blackberry & Co, tutto sull'e-mail in movimento

Tutti i segreti della mail in movimento: push mail, blackberry, tecnologie e terminali per avere sempre con se la propria casella di posta elettronica.

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a cura di Alberto De Bernardi

Introduzione

Smart phone e palmari, ormai piuttosto diffusi, consentono a chiunque di rimanere costantemente sincronizzati con la propria casella di posta, la propria rubrica, eventualmente il proprio calendario/agenda. In questo articolo esamineremo le varie possibilità offerte dalla tecnologia attuale e dai nostri gestori, i costi richiesti per questi servizi e le alternative free o, comunque, a basso costo. Concluderemo, infine, con una rassegna dei prodotti utilizzati per le prove, per completare il panorama anche dal punto di vista hardware.

"Push" e "pull" e-mail

Esistono diversi sistemi per recapitare un messaggio di posta elettronica da un server centrale al dispositivo del destinatario (PC o dispositivo mobile che sia).

Uno di questi è il pull e-mail, e prevede che il client di posta del destinatario interroghi il server quando desidera verificare la presenza di nuovi messaggi; se ne trova, li scarica in locale, conservandone eventualmente anche una copia sul server.

Il Pop3, largamente utilizzato, è un esempio di protocollo basato su questo sistema. Va benissimo per il PC principale, ma non è il massimo della praticità nel caso di dispositivi mobili. Innanzitutto, se non si imposta il client per conservare una copia dei messaggi sul server, alcune e-mail rimarranno solo sul dispositivo portatile, e in ogni caso non è possibile avere due dispositivi con una copia aggiornata e sincronizzata in tempo reale di tutta la posta. Inoltre, ogni "invia/ricevi" per controllare l'eventuale presenza di posta in arrivo richiede una connessione che, a seconda del contratto sottoscritto, può avere un costo non trascurabile, quindi restare costantemente aggiornati con la propria casella, effettuando controlli automatici molto frequenti, può essere economicamente svantaggioso.

Il sistema push e-mail lavora in modo diverso: all'arrivo di ogni e-mail sul server centrale, questa viene automaticamente inviata al client del destinatario, attraverso una connessione che si suppone essere sempre attiva. Non è una novità, semplicemente finora è stato poco utilizzato perché inadatto a una rete fatta di server sempre connessi e client connessi solo saltuariamente, come accade per la maggioranza dei PC tradizionali.

È stato però proficuamente utilizzato da RIM - l'inventore di BlackBerry - che ha realizzato un'implementazione "ibrida" piuttosto efficace: appositi server, detti BES (BleckBerry Entrerprise Server), sono sempre connessi ai server di posta tradizionali; quando arriva un messaggio destinato a un utente registrato BlackBerry, una copia viene raccolta dal server BES, e quindi immediatamente inviata al palmare BlackBerry. In tal modo, il dispositivo mobile conterrà una copia completa e aggiornata in tempo reale di tutta la posta ricevuta sul PC principale, senza che l'utente debba fare alcuna operazione. Con questa formula, la push e-mail ha riscosso un enorme successo tra gli utenti aziendali, e BlackBerry è diventato sinonimo di questo tipo di servizio.

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