Aggiornamento del 26 Aprile
ByteDance, la società proprietaria di TikTok, potrebbe scegliere di chiudere l'app negli Stati Uniti piuttosto che venderla, se tutte le opzioni legali per contrastare la recente legislazione americana dovessero fallire.
Secondo fonti anonime, gli algoritmi fondamentali su cui si basa TikTok sono considerati essenziali per le operazioni complessive di ByteDance, rendendo improbabile una vendita dell'app con gli algoritmi inclusi.
Sebbene TikTok rappresenti una piccola parte dei ricavi e degli utenti attivi giornalieri di ByteDance, la società madre preferirebbe chiudere l'app negli Stati Uniti piuttosto che venderla a un potenziale acquirente, americano o di qualsiasi altra parte del Mondo.
Questa mossa avrebbe un impatto limitato sul business di ByteDance e permetterebbe all'azienda di mantenere il controllo del suo algoritmo principale. ByteDance, in ogni caso, ha rifiutato di commentare pubblicamente la questione.
Notizia Originale
Il governo degli Stati Uniti, nella giornata di ieri, ha approvato la legge che pone un ultimatum ai proprietari di TikTok: vendere la piattaforma entro nove mesi o affrontare un divieto nazionale.
La decisione è stata ratificata dal Senato e, successivamente, dalla Camera dei Rappresentanti, venendo firmata nella giornata di ieri dal presidente Joe Biden.
Secondo quanto indicato nella legge, ByteDance, la società madre di TikTok, avrà nove mesi per disfarsi della piattaforma, con la possibilità di un'estensione di ulteriori tre mesi su decisione discrezionale del governo statunitense.
Per disfarsi, si intende che ByteDance dovrà vendere TikTok a un'azienda che non abbia alcun tipo di connessione con la Cina.
Se ByteDance non rispetterà tale termine, o deciderà di non cedere il controllo di TikTok a una società non cinese, scatterà il divieto totale dell'app sul suolo americano.
L'obiettivo della legge è porre fine alle preoccupazioni circa l'uso di TikTok da parte di ByteDance per la diffusione di propaganda a favore della Cina e per l'eventuale utilizzo dei dati degli utenti statunitensi per scopi poco cristallini.
ByteDance ha già dichiarato che si opporrà fermamente al divieto, con il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, che ha rimarcato il suo essere fiducioso nella capacità dell'azienda di prevalere su questa sfida.
Tuttavia, l'eventuale messa in atto del divieto potrebbe avere implicazioni significative per gli utenti di TikTok negli Stati Uniti, specialmente quelli che sfruttano la piattaforma per scopi lavorativi.
Se il divieto sarà effettivamente applicato, TikTok verrà rimosso dai principali store online, quali Google Play e App Store di Apple, oltre a rendere il servizio non accessibile tramite le connessioni web nazionali.
Anche se sarebbe ancora possibile accedere a TikTok tramite servizi VPN, oltre a scaricare l'app da fonti non ufficiali, ciò comporterebbe un calo significativo dell'utenza, aprendo la strada a piattaforme concorrenti.
È probabile che qualsiasi tentativo di vietare TikTok negli Stati Uniti affronti una serie di sfide legali, soprattutto in relazione al Primo Emendamento. Tuttavia, il governo statunitense ha categorizzato il divieto di TikTok come una misura necessaria per la sicurezza nazionale, rendendo incerto l'esito di eventuali battaglie legali.
Inoltre, la decisione giunge dopo i tentativi di TikTok di rassicurare gli Stati Uniti riguardo al rispetto della privacy e alla sicurezza nazionale, realizzando persino una partnership con Oracle per salvare i dati degli utenti statunitensi proprio negli USA. Tuttavia, sembra che questi sforzi non siano stati sufficienti a dissipare le preoccupazioni delle autorità statunitensi.