WhatsApp ha introdotto ufficialmente la possibilità per i suoi utenti di trascrivere i messaggi vocali ricevuti, rendendo disponibile questa funzionalità tanto attesa sia su dispositivi Android che su iPhone. Implementata originariamente per gli utenti beta, la funzione di trascrizione dei messaggi vocali è ora accessibile a tutti e permette di convertire in testo i messaggi audio ricevuti sulla piattaforma.
Questa nuova caratteristica è particolarmente utile in situazioni in cui non è possibile ascoltare direttamente il messaggio vocale, offrendo agli utenti un modo discreto e privato per ricevere informazioni. La trascrizione avviene direttamente sul dispositivo dell'utente, garantendo che i messaggi rimangano criptati end-to-end e che nessuno al di fuori delle parti in conversazione possa accedere a questi contenuti.
Per attivare la funzionalità, gli utenti devono accedere alle impostazioni di WhatsApp, selezionare la voce "Chat" e attivare l'opzione per le trascrizioni dei messaggi vocali. Inoltre, è possibile selezionare la lingua in cui si desidera che la trascrizione venga generata. Su Android, le lingue disponibili al momento sono inglese, portoghese, spagnolo e russo, mentre la versione iOS di WhatsApp supporta un numero maggiore di lingue, con variazioni disponibili a seconda del sistema operativo in uso. WhatsApp ha annunciato piani futuri per espandere la gamma di lingue supportate.
La distribuzione globale di questo aggiornamento è prevista per le prossime settimane. Seguendo semplici passaggi, gli utenti potranno attivare la trascrizione tenendo premuto sul messaggio vocale e selezionando l'opzione "trascrivi". Questa novità è destinata a migliorare significativamente la comunicazione nella quotidiana esperienza degli utenti di WhatsApp, confermando l'impegno dell'azienda nell'introdurre funzioni pratiche e rispettose della privacy.
La trascrizione automatica del linguaggio parlato in testo scritto è un campo di sviluppo tecnologico che ha visto luce solo di recente. La ricerca iniziale si è concentrata principalmente sull'aiuto alle persone con disabilità uditive. Tuttavia, con il progredire della tecnologia e l'avvento di algoritmi più sofisticati, la trascrizione vocale ha trovato applicazioni in molti altri settori, dalla sicurezza alla semplice convenienza nel quotidiano.
Una delle prime implementazioni significative della tecnologia di riconoscimento vocale può essere fatta risalire agli anni '60 con il sistema IBM Shoebox, che poteva riconoscere cifre e parole aritmetiche. Da allora, con l'evoluzione dell'intelligenza artificiale e il miglioramento delle capacità di elaborazione dei computer, la trascrizione vocale è divenuta notevolmente più accurata e veloce.
Inizialmente, la trascrizione richiedeva hardware ingombrante e costoso, disponibile solo in ambienti professionali o accademici. Ora, la trascrizione vocale è facilmente accessibile sul più comune dei dispositivi mobili. Questo cambiamento dimostra non soltanto il progresso della tecnologia ma anche un cambiamento nel modo in cui le persone comunicano e interagiscono con i dispositivi digitali.
La privacy è sempre stata una grande preoccupazione nel campo del riconoscimento vocale. Le prime versioni necessitavano di una connessione internet per processare i dati, il che poteva potenzialmente esporre informazioni sensibili. Con lo sviluppo della tecnologia, molte funzioni di trascrizione, come quella recentemente introdotta da WhatsApp, ora eseguono la trascrizione direttamente sul dispositivo dell'utente, garantendo che i dati rimangano privati e sicuri grazie alla crittoggrafia end-to-end.