Il costo di disattivazione di un abbonamento Internet domestico in Italia può superare significativamente i 16 euro previsti, secondo una nuova indagine dell'Osservatorio Tariffe di Segugio.it. L'analisi, condotta a febbraio 2025, ha rivelato la presenza di "costi nascosti" che possono aumentare notevolmente l'importo effettivo da pagare per cambiare operatore o cessare la linea fissa.
Mentre il settore della telefonia mobile gode di maggiore flessibilità grazie alla prevalenza di tariffe ricaricabili, il mercato della banda larga fissa presenta ancora alcune criticità in termini di trasparenza sui costi di recesso. Nonostante gli interventi dell'Agcom abbiano migliorato la situazione, persistono alcune insidie per i consumatori.
Secondo l'indagine, il costo medio mensile di un abbonamento Internet casa per il primo anno è di 26,16 euro, che sale a 26,57 euro per le connessioni in fibra ottica (FTTH). Il contributo di disattivazione richiesto dalla maggior parte degli operatori è di:
- 16,39 euro in caso di passaggio ad altro operatore
- 20,47 euro per la cessazione della linea senza passaggio
Questi importi rispettano il limite massimo imposto dalla normativa, che non può superare il canone mensile dell'abbonamento.
L'indagine ha, però, evidenziato l'esistenza di costi aggiuntivi spesso non immediatamente visibili:
Rateizzazione del modem: Nel 25% delle offerte analizzate, il canone include la rata del modem. In caso di recesso dopo 12 mesi, il cliente dovrà versare in media 213,88 euro per saldare le rate rimanenti.
Contributo di attivazione: Il 12% delle offerte include questo costo nel canone mensile. Recedendo dopo un anno, l'importo da pagare è di circa 80 euro.
È importante notare che questi costi aggiuntivi si riducono nel tempo fino ad azzerarsi completamente. Una volta saldate tutte le rate, il recesso comporterà solo il pagamento del contributo di disattivazione standard.
Un ulteriore fattore da considerare è la penale per la mancata restituzione del modem o di altri apparati di connessione. Questo costo varia in base all'operatore, all'offerta scelta e al tipo di apparato fornito.
Per evitare addebiti imprevisti, si consiglia agli utenti di contattare il servizio clienti del proprio operatore prima o subito dopo la richiesta di recesso, per ottenere informazioni dettagliate sulle modalità e i tempi di restituzione degli apparati.
In conclusione, mentre il mercato delle telecomunicazioni fisse in Italia ha fatto progressi in termini di trasparenza, i consumatori devono ancora prestare attenzione ai dettagli contrattuali per evitare sorprese economiche al momento del recesso. La conoscenza di questi potenziali costi aggiuntivi è fondamentale per prendere decisioni informate sulla gestione del proprio abbonamento Internet domestico.
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