Il Senato italiano ha recentemente approvato un emendamento proposto da Fratelli d'Italia al Ddl Concorrenza, che consentirà l'innalzamento dei limiti di esposizione e dei valori di attenzione relativi ai campi elettromagnetici.
Questo emendamento è stato approvato in IX Commissione del Senato ed è una mossa volta a portare l'Italia in linea con gli standard europei in materia di campi elettromagnetici. Tuttavia, sarà necessario attendere i decreti attuativi per vedere questi cambiamenti entrare in vigore.
In base all'emendamento, i valori dei campi elettromagnetici passeranno temporaneamente da 6 volt/metro a 15, rappresentando un aumento, di poco superiore al doppio, rispetto ai precedenti limiti.
È importante notare che questi valori sono inferiori rispetto ai 24 proposti in precedenza ma bocciati dal Consiglio dei Ministri nel mese di luglio.
Il Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha accolto con favore l'approvazione dell'emendamento, sottolineando che questa mossa rappresenta un passo importante verso l'allineamento dell'Italia con gli standard europei.
In precedenza, l'Italia aveva uno dei limiti di emissione per i campi elettromagnetici più bassi dell'Unione Europea, con un valore di 6 V/m, il che aveva limitato lo sviluppo delle reti 5G nelle aree urbane.
Tuttavia, non tutti sono d'accordo con questa decisione. Partiti politici come il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Azione Vista Salute hanno espresso preoccupazioni riguardo all'innalzamento dei limiti senza un adeguato approfondimento sugli eventuali rischi per la salute. Sottolineano la necessità di una valutazione più dettagliata prima di procedere con queste modifiche.
L'approvazione dell'emendamento è stata accolta positivamente da Asstel, l'Associazione Nazionale delle imprese operanti nei settori delle telecomunicazioni e dei servizi digitali. Ritenendo questa decisione un passo importante per l'innovazione del paese.
La questione dei limiti elettromagnetici è stata oggetto di dibattito anche in Europa, con gli standard che variano da paese a paese. L'approvazione di questo emendamento rappresenta un passo verso una maggiore armonizzazione con gli standard europei, anche se rimane la necessità di ulteriori regolamentazioni e linee guida a livello nazionale e internazionale.
Al momento, bisognerà aspettare l'emanazione dei decreti attuativi per vedere come questa modifica influirà effettivamente sulle politiche e gli standard in Italia.