Prestazioni
La serie di scatti seguenti mostra il comportamento dello ZenFone Zoom nel test agli alti ISO. Il cellulare, grazie allo speciale sensore Panasonic, può arrivare sino a ISO 3200, contro gli ISO 800 di uno ZenFone 2:
Osservando queste immagini, sorprende soprattutto il comportamento ad ISO 3200: le prestazioni sono ormai confrontabili con quelle di una fotocamera compatta con sensore piccolo. Il merito, oltre che del sensore, è anche dell'algoritmo Pixel Perfecting di ASUS: regola in maniera intelligente ed automatica il livello di rumore, il colore e il contrasto.
Interessante è il confronto con lo ZenFone 2 ZE550 ML:
Anche per quanto riguarda l'autofocus, lo ZenFone Zoom promette grandi prestazioni. La messa a fuoco laser, circa due volte più veloce di quella tradizionale a contrasto in condizioni di scarsa illuminazione, avviene in soli 0,03 secondi, e ciò grazie alla coppia di motori passo-passo (STM) che spostano le lenti interne molto velocemente con movimento lineare.
L'indicazione di fuoco raggiunto avviene mediante illuminazione in verde di due cerchi concentrici; ovviamente è possibile selezionare il punto desiderato di MAF semplicemente toccando sul display il soggetto interessato. O, per chi lo preferisse, mettere a fuoco manualmente.
L'esposizione è di due tipi: media o pesata al centro. Ecco le differenze in una situazione d'illuminazione con forti contrasti:
Il software dello ZenFone Zoom ha un parametro per l'ottimizzazione automatica della luce regolabile fra Automatico, Non attiva e Manuale, ma in pratica non abbiamo riscontrato differenze sostanziali passando da uno all'altro, mentre non poteva mancare l'HDR., che funziona in maniera egregia: