Asus ROG Phone 6D recensione, la spinta MediaTek che serviva
Cosa cambia rispetto ai prodotti ROG Phone 6 che già conosciamo? Il chip MediaTek è all'altezza delle aspettative?
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a cura di Luca Zaninello
Managing Editor
Asus quest'anno ha deciso di portarsi a casa diversi primati: lo smartphone flagship Android più compatto, il primo smartphone in commercio con Snapdragon 8+ Gen 1 e ora il primo smartphone flagship in Europa con chip MediaTek di fascia premium.
Sì perché ROG Phone 6D non è il vostro tipico smartphone da gaming, nel cuore di questo gaming phone è installato un MediaTek Dimensity 9000+, fino ad ora visto solamente in dispositivi dedicati al mercato cinese. Cosa cambia, quindi, rispetto ai prodotti ROG Phone 6 che già conosciamo?
Caccia alle differenze
Almeno per quanto riguarda il modello base che abbiamo ricevuto in prova, non è affatto scontato riuscire a discernere un ROG Phone 6D da un ROG Phone 6. Sul corpo dello smartphone la "D" non è indicata in alcun modo ed è visibile solamente sul retro della confezione di vendita.
Esteticamente (e non solo) i due prodotti sono di fatto indistinguibili l'uno dall'altro, non che sia un male. Asus da anni realizza quelli che senza dubbio sono gli smartphone da gaming migliori in assoluto e tutte le caratteristiche di prestigio sono rimaste tali in questa variante MediaTek.
Stesso corpo voluminoso e pesante ma comodo da maneggiare. Stesso design tondeggiante e look aggressivo. Stesso display con cornici pensate per una migliore maneggevolezza e per contenere i potenti speaker. Stesso sistema di illuminazione RGB e stesse fotocamere. Potremmo andare avanti ancora, ma avrete sicuramente capito l'antifona. Vi consigliamo di recuperare la recensione di ROG Phone 6 Pro se vi interessa farvi un'idea più approfondita perché non entreremo nel merito di quanto rimasto invariato.
Potenza bruta da vero "Ultimate"
La principale novità di questa nuova famiglia di prodotti è data dall'apertura motorizzata dedicata al raffreddamento attivo (AeroActive Portal), presente però solamente nel modello "Ultimate" e che non possiamo quindi valutare, oltre che dall'utilizzo di un chip MediaTek Dimensity 9000+. Rispetto alla versione base del chip, questo Dimensity da flagship ha una GPU Mali G710 overclockata per raggiungere il massimo delle prestazioni consentite dall'ottimo sistema di raffreddamento studiato da Asus.
In passato, quando si guardava ad una variante MediaTek dei top di gamma, si tendeva a considerare tali smartphone come una scelta di "serie B", essendo essi spesso meno capaci e potenti delle controparti Snapdragon. Asus ha voluto scommettere sull'azienda cinese e la sua scommessa ha ripagato, perché questo Dimensity 9000+ ha dato filo da torcere alla concorrenza, persino ad ROG Phone 6 Pro con Snapdragon 8+ Gen 1!
MediaTek sta recuperando terreno anche nella fascia alta del mercato e, come abbiamo già detto in sede di recensione di altri prodotti Dimensity arrivati in Europa come realme GT Neo 3 150W, siamo felicissimi di questo risultato. La maggiore scelta e la competizione sul mercato è ciò che permette ai consumatori di avere tra le mani prodotti sempre migliori.
Nei benchmark sintetici ROG Phone 6D ha ottenuto risultati fenomenali anche senza attivare la "Modalità X" che ne aumenta le prestazioni a discapito del maggior calore. Ci aspettavamo che questo SoC si avvicinasse alla controparte Snapdragon ma non la raggiungesse, invece alla prova dei fatti MediaTek sta guardando dallo specchietto retrovisore l'avversaria americana.
La forza bruta non manca e la vittoria di MediaTek è supportata dal fatto che il resto dello smartphone e del raffreddamento sono identici ai modelli con chip Qualcomm, un terreno di prova il più equo possibile.
Smartphone | Geekbench 5 | Geekbench ML | 3DMark | PCMark Work 3.0 | Speedometer 2.0 | Jetstream 2 | ||||||
Single-core | Multi-core | CPU | GPU | NNAPI | Wild Life Extreme | Wild LifeExtreme Stress Test | Wild Life | Wild LifeStress Test | Performance | - | - | |
Asus ROG Phone 6D | 1390 | 4598 | 412 | 1644 | Crash | 2605(15,60 fps) | 2644 - 2105(79,6%) | Maxed Out! | - | 17893 | 120 (±2,2) | 142428 |
Asus ROG Phone 6 Pro | 1312 | 3716 | 360 | 1586 | 2945 | 2380(13,80 fps) | 2376 - 1679(70,7%) | Maxed Out! | - | 12383 | 81,5 (±0,82) | 89780 |
Asus ROG Phone 6 Pro(AeroActive Cooler 6 + Modalità X) | 1316 | 4122 | 468 | 1727 | 2919 | 2781(16,70 fps) | 2795 - 2770(99,1%) | Maxed Out! | - | 17460 | 75,8 (±2,5) | 89885 |
RedMagic 7 Pro | 1251 | 3788 | 511 | 2440 | 3224 | 2625(15,70 fps) | 2632 - 2270(86,2%) | 10082(60,40 fps) | 10042 - 9154 (91,2%) | 13809 | 96,4 (±2,5) | 117541 |
Oppo Find X5 Pro | 988 | 3420 | 316 | 1715 | 2043 | 2581(15,50 fps) | 2590 - 1620(62,5%) | 9545(57,20 fps) | 9397 - 5995(63,8%) | 11005 | 79,4 (±1,7) | 102168 |
Asus ROG Phone 5s Pro | 1125 | 3700 | 443 | 1709 | 1251 | - | - | 5876(35,20 fps) | 5828 - 4385(75,2%) | 14390 | 89,2 (±1,6) | 115316 |
Una diversa gestione del calore
Non tutte le differenze sono però positive e dobbiamo certamente discutere di alcune conseguenze portate dal nuovo e potentissimo chip.
Per prima cosa cambia leggermente la gestione del calore. Se compariamo i risultati dello stress test tra ROG Phone 6D e ROG Phone 6 Pro vediamo immediatamente due differenze importanti.
Innanzi tutto il chip MediaTek ha una frequenza operativa massima decisamente più alta, ma questo lo potevamo leggere dalla scheda tecnica e sinceramente si sa che la frequenza di una CPU da sola non basta per capirne le prestazioni, se non a parità di architettura e non è questo il caso.
La seconda differenza è che il chip Mediatek sfrutta la sua massima potenza per un periodo di tempo limitato e poi si assesta velocemente su un gradino inferiore di prestazioni per contenere il calore. Il chip Qualcomm, al contrario, abbassa le proprie prestazioni all'aumentare della temperatura senza differenze nette facilmente individuabili. Entrambi sotto estremo stress rallentano ma, mentre il chip Snapdragon gradualmente tenta di mantenere sotto controllo il calore, il chip Dimensity superata una certa soglia rallenta in modo più drastico per poi mantenersi su questo gradino inferiore.
Non che questo abbia un impatto considerevole sulle sessioni di gioco, entrambi i modelli sono ai vertici della categoria per framerate e smaltimento del calore, soprattutto se si usano accessori esterni. Se arrivate al punto in cui questi dispositivi rallentano così tanto da rendere i giochi instabili e "scattosi" ricordatevi che con altri flagship sareste arrivi a questa soglia molto (ma molto) prima.
Il modello MediaTek poi, al tatto, sembra accumulare calore più velocemente. Non scalda più della controparte Snapdragon ma di certo raggiunge la saturazione del suo dissipatore un po' prima.
Un calo inaspettato di autonomia
L'autonomia da noi misurata sottolinea questa differenza in efficienza tra i chip premium. Qualcomm ha fatto un lavoro migliore nel gestire il rapporto potenza/consumo, con Snapdragon 8+ Gen 1 che mostra nei benchmark solamente pochissima potenza in meno ma vanta consumi decisamente più contenuti.
Nel nostro test effettuato con PCMark Work 3.0 Battery il nuovo smartphone da gioco di ROG ha ottenuto un risultato di 13:52 ore, un valore di tutto rispetto e che supera diversi altri flagship ma che tuttavia è lontano dal record di 21:08 ottenuto da ROG Phone 6 Pro con chip Qualcomm. E questo con batterie di pari capacità e stesse impostazioni di display e prestazioni.
Nella vita di tutti i giorni questa differenza si sente decisamente meno, con ROG Phone 6D tranquillamente in grado di accompagnarvi attraverso due giornate intere di utilizzo con un po' di gaming leggero. Se lo sfruttate al massimo delle sue potenzialità giocando molto, però, dovrete collegarvi al caricabatterie più in fretta che con il suo "gemello diverso". Asus mette a disposizione il bypass della ricarica che vi permette di continuare a giocare per un periodo indefinito senza danneggiare la batteria, ma ciò non cambia il risultato in mobilità.
Supporto e compatibilità software: il vero scoglio da superare
Se la differenza in calore generato non è molta, l'autonomia ne ha risentito leggermente e purtroppo c'è un altro aspetto che va tenuto in considerazione prima di pensare di acquistare uno dei due nuovi ROG: il software.
Partiamo dal fatto che a bordo troviamo Android 12 con la stessa interfaccia e tutte le funzionalità extra sviluppate da Asus, il che è molto positivo. Di fatto l'esperienza utente utilizzando ROG Phone 6D come classico smartphone è identica a quella che si ha con l'altro modello.
MediaTek non è però famosa per rilasciare i propri driver in tempo per le nuove versioni di Android e nemmeno di supportare a lungo i propri chip, motivo per cui gli smartphone con chip del brand in passato sono sempre stati aggiornati poco e tardi. Asus ovviamente ha promesso un supporto software identico agli altri modelli ma MediaTek dovrà dimostrare di volersi redimere in questo senso.
Altro piccolo cavillo software è legato alla compatibilità dei software, principalmente dei giochi. Come avete probabilmente visto nella tabella dei benchmark, ad oggi Geekbench ML non è ancora stata aggiornata per supportare i chip MediaTek, incorrendo in crash quando si tenta di eseguire un test delle prestazioni con carichi di lavoro legati al machine learning. Il problema è che questo significa che alcune istruzioni utilizzate dal benchmark probabilmente non sono compatibili con il chip. Di conseguenza potrebbe capitare di incorrere in applicazioni che non sono in grado di ottemperare alle proprie funzioni per via di questa incompatibilità. Non ci è mai successo, ma è giusto segnalarlo.
Anche i giochi purtroppo sono in alcuni casi "limitati" da questa poca diffusione dei chip MediaTek nella fascia alta del mercato. Alcuni titoli mobile hanno infatti le prestazioni grafiche più elevate bloccate e non possono essere attivate se non in caso di uso di chip reputati sufficientemente potenti dai developer o smartphone specifici.
A differenza del modello dotato di chip Snapdragon 8+ Gen 1 o di altri smartphone con cuore Qualcomm, questo ROG Phone 6D viene tagliato fuori (senza un reale motivo) dal poter lanciare alcuni titoli a dettagli grafici più elevati o framerate maggiori di 60 fps. League of Legends: Wild Rift, per esempio, al momento della scrittura di questo articolo non può essere giocato a 90 o 120 fps nonostante lo smartphone sia perfettamente capace di reggere.
Conclusioni
Asus ha fatto quello che in molti forse ritenevano impensabile, dotare il proprio smartphone di punta di un chip MediaTek, ma l'azienda taiwanese sa bene cosa significa prendersi dei rischi e quanto successo questo possa portare. Missione compiuta oserei dire, la famiglia ROG Phone 6D è davvero la più potente che l'azienda ha ad oggi a catalogo.
Se state considerando l'acquisto di un nuovo smartphone da gaming, l'unico e vero concorrente di questo ROG Phone è la propria variante Snapdragon. Ci sono mille motivi per cui un utente potrebbe essere orientato principalmente all'acquisto della versione Qualcomm rispetto a questa, come lo storico di un migliore supporto software, la migliore compatibilità dei giochi al day one o magari la migliore autonomia. Quello che io posso consigliarvi, però, è di dare a questo gioiellino una possibilità e abbandonare le vostre consolidate abitudini. Non ve ne pentirete.
MediaTek ha fatto un lavoro eccellente ed ha dimostrato di poter realizzare chip estremamente competitivi anche in questa fascia premium di mercato ed il fatto che Asus e ROG si siano fidate la dice lunga.
Certo, il prezzo di 1.029,00 euro per questo modello specifico non è basso ma è comunque di 70,00 euro inferiore rispetto alla variante Snapdragon per un chip che alla prova dei fatti è pure più veloce.
Più difficile da raccomandare la variante Ultimate da 1.499,00 euro che si ritrova ad essere 100,00 euro più costosa di ROG Phone 6 Pro, il quale ha un'autonomia migliore ed un chip più diffuso e supportato. Se poi questi 100,00 euro per voi sono giustificati dall'AeroActive Portal, la presa d'aria che obiettivamente potrebbe permettere al Dimensity 9000+ di andare sempre alla massima potenza, questo non abbiamo avuto modo di verificarlo.
In generale Asus ROG Phone 6D è un prodotto eccellente che dimostra ancora una volta la volontà del brand di dare a i propri utenti una scelta, cosa che non tutti i concorrenti possono permettersi di dire. Per questo non possiamo fare altro che congratularci.
Voto Recensione di Asus ROG Phone 6D
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ Design iconico ed inconfondibile
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+ Fantastico display a 165Hz
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+ Speaker stereo con volume e qualità incredibili
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+ Jack da 3,5mm e DAC di qualità
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+ Specifiche tecniche esagerate
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+ Batteria di lunga durata
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+ Ricarica a 65W (alimentatore incluso nella confezione)
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+ Software personalizzabile
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+ Funzioni esclusive per il gaming e compatibilità con tanti accessori
-
+ Rispetto alla versione Qualcomm è più potente
Contro
-
- Peso e dimensioni
-
- Fotocamere buone ma non entusiasmanti
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- Manca la ricarica wireless
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- Rispetto alla versione Qualcomm ha meno autonomia
Commento
Informazioni sul prodotto
Asus ROG Phone 6D