Il ruolo salvavita della tecnologia indossabile si concretizza in modo straordinario nella storia di Amanda Faulkner, psichiatra neozelandese che ha scoperto di avere una rara forma di leucemia grazie alle notifiche del suo Apple Watch Series 10.
L'orologio intelligente, acquistato come aggiornamento del precedente modello ereditato dal marito, ha iniziato a inviare ripetuti allarmi riguardanti un'anomala elevazione della sua frequenza cardiaca a riposo. Ciò che poteva sembrare inizialmente un semplice malfunzionamento del dispositivo si è rivelato un campanello d'allarme fondamentale per una diagnosi tempestiva che, secondo i medici, le ha letteralmente salvato la vita.
La Faulkner ha raccontato al New Zealand Herald che la sua frequenza cardiaca a riposo, storicamente attestata intorno ai 55 battiti al minuto, aveva iniziato a registrare valori intorno ai 90. L'app Vitals, una delle nuove funzionalità della Serie 10, monitora durante la notte parametri come frequenza cardiaca, respirazione, temperatura corporea, ossigenazione del sangue e qualità del sonno, fornendo un report mattutino con eventuali anomalie riscontrate.
"A mano sul cuore, se non fosse stato per il mio smartwatch che continuava a sollecitarmi, non mi sarei nemmeno accorta che c'era qualcosa che non andava", ha dichiarato la dottoressa.
Inizialmente scettica sulla precisione del dispositivo, Amanda ha infine deciso di consultare un medico, condividendo i dati raccolti dall'orologio. Il suo medico di base l'ha immediatamente indirizzata al pronto soccorso, dove gli esami hanno rivelato una diagnosi sconvolgente: Leucemia Mieloide Acuta, un tipo raro di cancro del sangue. I medici le hanno comunicato che se avesse ritardato la visita anche solo di pochi giorni, "avrebbe potuto morire a causa del cancro non trattato e delle sue complicazioni".
Il giorno successivo alla diagnosi, Amanda è stata trasferita all'ospedale di Palmerston North, dove si trova tuttora sottoposta a chemioterapia. Il suo percorso di cura è appena iniziato e le sfide più importanti sono ancora all'orizzonte. Per luglio è programmato un trapianto di cellule staminali a Wellington, procedura che sostituirà il suo midollo osseo con quello di un donatore europeo, fornendole essenzialmente un nuovo sistema immunitario.
La tempistica dell'intervento è legata alla disponibilità di personale e posti letto, fattori che non hanno permesso una programmazione più ravvicinata. Mike Faulkner, marito di Amanda, ha sottolineato come l'Apple Watch abbia fatto "una differenza determinante" aumentando significativamente le possibilità della moglie di sconfiggere il cancro.
La procedura del trapianto di cellule staminali comporta rischi considerevoli, con una probabilità di mortalità del 20%, come ha rivelato la stessa Amanda. Nonostante questo, grazie alla diagnosi precoce resa possibile dall'orologio intelligente, le sue possibilità di recupero sono significativamente migliori rispetto a uno scenario in cui la malattia fosse stata scoperta in fase più avanzata.
Questa vicenda mette in luce il potenziale rivoluzionario dei dispositivi indossabili nel campo della prevenzione sanitaria. L'Apple Watch, progettato inizialmente come estensione dell'iPhone con funzionalità fitness di base, si è evoluto in un sofisticato strumento di monitoraggio sanitario capace di rilevare anomalie potenzialmente letali prima che diventino sintomatiche. Il caso di Amanda Faulkner non è isolato, ma rappresenta forse uno degli esempi più significativi di come la tecnologia possa integrarsi nella medicina preventiva con risultati concreti.
La storia della psichiatra neozelandese aggiunge un'importante testimonianza al crescente catalogo di casi in cui i dispositivi indossabili hanno identificato condizioni mediche gravi prima che i sintomi diventassero evidenti, dimostrando che il valore della tecnologia sanitaria personale va ben oltre la semplice comodità o le funzionalità fitness. In un'epoca in cui si discute spesso dell'impatto negativo della tecnologia sulla salute, casi come questo ricordano il potenziale trasformativo degli strumenti digitali quando vengono progettati con attenzione alla salute degli utenti.
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