Apple Vision Pro spopola in corsia

Il dottor Santiago Horgan ha eseguito oltre 20 operazioni minimamente invasive, nell'ultimo mese, indossando l'Apple Vision Pro.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il dottor Santiago Horgan, assieme a un team di chirurghi dell'Università della California di San Diego, ha eseguito oltre 20 operazioni minimamente invasive, nell'ultimo mese, indossando l'Apple Vision Pro. Questo rappresenta un potenziale punto di svolta nell'utilizzo della realtà mista in sala operatoria.

L'adozione di questi dispositivi durante gli interventi chirurgici potrebbe migliorare significativamente l'efficacia dei chirurghi e ridurre il rischio di lesioni professionali. Il dottor Horgan, che 24 anni fa eseguì il primo bypass gastrico robotizzato al mondo, ritiene che l'impatto di questa tecnologia possa essere ancora più trasformativo, soprattutto per gli ospedali con risorse limitate.

Apple Vision Pro non è il primo visore di realtà mista che supporta i chirurghi, ma è sicuramente quello più economico.

Nella chirurgia laparoscopica tradizionale, i medici devono coordinare le mani guardando un monitor separato, un compito che richiede notevole abilità e può causare disagio fisico. Con i visori di realtà mista, i chirurghi possono visualizzare le immagini della telecamera laparoscopica e i parametri vitali del paziente senza distogliere lo sguardo dall'area chirurgica.

Il dottor Christopher Longhurst, responsabile clinico e dell'innovazione presso UC San Diego Health, sottolinea che nonostante il prezzo di 3.499 dollari possa sembrare elevato per un consumatore, è relativamente economico rispetto alla maggior parte delle attrezzature mediche e dei visori per realtà mista che, fino a oggi, permettevano lo stesso risultato. Questo è il fattore che sta rendendo particolarmente attraente il visore di Apple in ambiti professionali, piuttosto che nel settore consumer.

Oltre all'uso in sala operatoria, il team di UC San Diego sta testando la capacità dell'Apple Vision Pro di creare immagini radiologiche 3D. Nei prossimi anni, si prevede la pubblicazione di diversi studi sull'efficacia dei visori in varie applicazioni mediche.

Il dottor Ahmed Ghazi, direttore della chirurgia mini-invasiva e robotica presso la Johns Hopkins di Baltimora, ha utilizzato visori simili per l'insegnamento a distanza e per fornire ai pazienti una "prova chirurgica" virtuale dei loro interventi. Questo approccio potrebbe migliorare significativamente la comprensione e il coinvolgimento dei pazienti nel processo chirurgico.

Il dottor Miguel Burch, responsabile della divisione di chirurgia generale presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, sottolinea la versatilità dell'Apple Vision Pro rispetto ad altri dispositivi specializzati. La sua adattabilità potrebbe consentire l'uso con qualsiasi feed video, semplificando l'integrazione nelle sale operatorie esistenti.

Nonostante l'entusiasmo, ci sono alcune sfide da affrontare. La Food and Drug Administration deve ancora approvare il dispositivo per un uso medico diffuso. Inoltre, il dottor Ghazi sottolinea l'importanza di prendere precauzioni riguardo alla privacy dei pazienti, dato che qualsiasi dispositivo connesso a una rete WiFi è potenzialmente vulnerabile.

Tuttavia, i potenziali benefici sembrano superare i rischi. Molti chirurghi soffrono di disagi fisici dovuti alle posizioni innaturali richieste dalla chirurgia mini-invasiva tradizionale. L'uso di visori di realtà mista potrebbe non solo migliorare l'ergonomia, ma anche prolungare le carriere dei chirurghi e migliorare la precisione degli interventi.

In conclusione, mentre l'Apple Vision Pro non ha avuto grande successo commerciale tra i consumatori, il suo potenziale in ambito medico sembra promettente. Se i risultati iniziali verranno confermati da ulteriori studi, potremmo assistere a una significativa trasformazione delle sale operatorie in tutto il mondo nei prossimi anni.

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