Nell’ultima generazione di iPhone e di iPad, Apple ha completamente eliminato il Touch ID, il sensore biometrico per lo sblocco del dispositivo tramite riconoscimento delle impronte digitali. Al suo posto è stato preferito il Face ID, il sistema di sblocco 3D del volto. A quanto pare, l’abbandono non sarebbe definitivo.
È emerso un brevetto in cui viene mostrato un sistema di riconoscimento delle impronte digitali posto sotto il display. La differenza rispetto ai principali concorrenti è nella tecnologia utilizzata. Apple, infatti, intende utilizzare una serie di trasduttori acustici capaci di trasmettere un segnale codificato in risposta a un input tattile. Un risolutore di immagine – sulla base di più segnali codificati – sarà in grado di ricreare un’immagine dell’impronta digitale che permette lo sblocco del dispositivo.
In questo modo, l’azienda di Cupertino potrebbe introdurre di nuovo il Touch ID senza la necessità di intaccare le dimensioni del display. Infatti, le componenti da utilizzare sarebbero di dimensioni ridotte e i trasduttori possono essere posizionati sui lati del dispositivo. In più, gli elettrodi non dovranno essere necessariamente posti in un determinato punto dello schermo. Basandosi sulla trasmissione del suono, la lettura delle impronte potrebbe avvenire in qualsiasi punto del display.
Insomma, si tratta di una soluzione che porterebbe numerosi vantaggi ad Apple, che potrebbe decidere di implementare la nuova tecnologia nella prossima generazione di iPhone che – di norma – dovrebbe essere presentata nel mese di settembre. Per ora, è solo una mera supposizione. Sono tanti, infatti, i brevetti depositati settimanalmente ma non sempre trovano una realizzazione concreta.
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