Il primo trimestre fiscale del 2019, conclusosi il 29 dicembre 2018, sarà meno redditizio del previsto per Apple. Ad annunciarlo è stato lo stesso Tim Cook attraverso una lettera rivolta agli investitori. Le ragioni di questo rallentamento sono molteplici, come spiegato dal CEO dell'azienda di Cupertino, e fanno intravedere un necessario cambio di strategia per l'anno appena iniziato.
A pesare sui risultati sarebbe stato soprattutto il calo di vendite in Cina. In questa parte del mondo i dispositivi Apple hanno storicamente faticato a imporsi, ma ultimamente le difficoltà sembrano essersi acuite, complici anche la difficile situazione politico-economica con gli Stati Uniti, con la "guerra" dei dazi che certamente non sta giovando alle aziende.
Importante inoltre sottolineare le differenti tempistiche di commercializzazione tra i nuovi iPhone 2018 e i modelli che invece sono stati presentati nel 2017. All'epoca infatti i risultati messi a segno iPhone X nei primi mesi sul mercato sono rientrati nel primo trimestre fiscale del 2018, con l'arrivo dei negozi che è avvenuto praticamente a ridosso delle festività natalizie.
iPhone XS e XS Max invece sono arrivati sul mercato a fine settembre, con i primi giorni di commercializzazione che sono dunque rientrati nel quarto trimestre fiscale del 2018 e, probabilmente, con un impatto meno importante nel corso del recente periodo natalizio. Tutto questo senza dimenticare come, nel giro di due mesi, Apple abbia alzato il sipario anche su iPhone XR, sui nuovi iPad Pro, sul Watch Serie 4 e sui rinnovati MacBook Air e Mac Mini.
La questione delle vendite degli iPhone rimane comunque centrale. Gli smartphone Apple hanno infatti rallentato anche al di fuori della Cina, complici una serie di fattori. Tra questi, Tim Cook ha citato anche la campagna di sostituzione delle batterie a prezzi agevolati, di cui vi abbiamo parlato in precedenti articoli, che avrebbe contribuito a rimandare il passaggio degli utenti ai modelli più recenti.
In generale, nel trimestre preso in esame, si parla di entrate che dovrebbero assestarsi attorno agli 84 miliardi di dollari, contro gli 89-93 miliardi preventivati. Dunque, sino a 9 miliardi in meno, con le azioni Apple che hanno perso il 7,6% nelle contrattazioni after hours, trascinando al ribasso anche i principali fornitori europei dell'azienda di Cupertino: Ams - 17%, Stm - 9,5%, Dialog Semiconductor - 9,1%.
In tutto questo, ci sono dei dati rilevanti da sottolineare. Le entrate generate da prodotti e servizi diversi da iPhone sono cresciute di quasi il 19% su base annua, mentre i servizi hanno generato entrate superiori a 10,8 miliardi di dollari, mettendo a segno un nuovo record trimestrale. Insomma, sembra essere questa divisione la strada giusta che potrebbe consentire ad Apple di diversificare definitivamente il proprio business.
Non resta che attendere il 29 gennaio, quando verranno diffusi i dati definitivi del primo trimestre fiscale del 2019.
iPhone Xr, lo smartphone più economico di Apple, è disponibile sullo store ufficiale a partire da 889 euro. Lo trovate a questo link.