Apple sposta la produzione dei chip A16 Bionic negli USA

Il colosso taiwanese TSMC ha iniziato a produrre in piccola scala processori Apple A16 Bionic presso il suo nuovo stabilimento Fab 21 in Arizona.

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a cura di Giulia Serena

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Il colosso taiwanese TSMC ha iniziato a produrre in piccola scala processori Apple A16 Bionic presso il suo nuovo stabilimento Fab 21 in Arizona, secondo quanto riportato da Tim Culpan. La produzione, seppur limitata, è già in corso nonostante l'apertura ufficiale sia prevista per il 2025.

L'avvio anticipato della produzione non sorprende gli addetti ai lavori. TSMC ha infatti bisogno di testare e calibrare i macchinari su un chip già noto e collaudato come l'A16 Bionic, in uso negli iPhone dal 2022. Il processore viene realizzato con il processo produttivo N4P a 4 nanometri, lo stesso utilizzato negli impianti di Taiwan.

L'A16 Bionic è un sistema su chip (SoC) complesso che integra 16 miliardi di transistor. Include sei core per l'elaborazione generale, una GPU a cinque cluster, un'unità neurale da 16 TOPS e 44 MB di cache. Con una superficie di circa 113 mm2, rappresenta una sfida produttiva ideale per mettere a punto le linee dello stabilimento americano.

La produzione anticipata conferma i progressi di TSMC in Arizona

Sebbene i volumi siano ancora ridotti, l'avvio della produzione è un segnale importante, giacché conferma i progressi di TSMC nel nuovo sito e la sua capacità di raggiungere rese paragonabili a quelle degli impianti taiwanesi, come emerso da recenti report.

L'apertura anticipata dello stabilimento in Arizona rientra, infatti, nella strategia di TSMC di espandere la propria produzione a livello globale, riducendo la dipendenza da Taiwan. Un passo importante anche per Apple, che punta a diversificare geograficamente la sua catena di approvvigionamento.

Non è chiaro se i chip prodotti verranno effettivamente utilizzati per assemblare smartphone o se saranno destinati ad altri prodotti Apple come tablet o set-top box. L'azienda di Cupertino è infatti nota per impiegare i suoi processori mobile anche in altri dispositivi.

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