Apple sotto accusa: IA addestrata sui video di YouTube senza permesso

Apple e altre aziende starebbero addestrando i loro modelli di intelligenza artificiale utilizzando contenuti di YouTube senza il permesso dei creatori.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

L'Intelligenza Artificiale sta diventando sempre più presente nelle nostre vite, ma il suo sviluppo solleva importanti questioni etiche e legali. Un recente report ha rivelato che diverse aziende tecnologiche, tra cui Apple, hanno utilizzato contenuti da video di YouTube per addestrare modelli di IA senza il permesso dei creator.

Secondo quanto condiviso da WIRED, i sottotitoli di oltre 170.000 video di YouTube sono stati impiegati da importanti aziende della Silicon Valley come Anthropic, Nvidia, Apple e Salesforce. I download sarebbero stati effettuati da una società chiamata EleutherAI, che si occupa di supportare gli sviluppatori nell'addestramento di modelli di IA.

Il dataset creato, denominato "YouTube Subtitles", non include immagini ma solo il testo dei sottotitoli, comprese traduzioni in lingue come giapponese, tedesco e arabo. Tra i contenuti utilizzati ci sono video di noti YouTuber come Marquees Brownlee (MKBHD) e di comici televisivi come Stephen Colbert e Jimmy Kimmel.

Nessuno dei creator di YouTube ha dato il permesso di utilizzare i propri video per addestrare modelli di IA.

Reazioni e implicazioni legali

La rivelazione ha suscitato preoccupazione tra i creatori di contenuti. Amy Keller, partner dello studio legale DiCello Levitt, ha commentato: "Le aziende tecnologiche hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Le persone sono preoccupate per il fatto che non hanno avuto la possibilità di scegliere".

Alcuni creatori hanno scoperto che i loro contenuti sono stati inclusi in modelli di IA anche dopo aver cancellato i video da YouTube. Questa situazione solleva importanti questioni sulla proprietà intellettuale e sul consenso all'utilizzo dei dati.

Mentre sono state intentate cause contro membri della comunità IA per l'uso non autorizzato di contenuti, aziende come OpenAI e Meta hanno difeso le loro azioni invocando la dottrina del "Fair Use", che consente l'uso senza licenza di materiale protetto da copyright in determinate situazioni.

Il dibattito sull'etica e la legalità dell'utilizzo di contenuti online per l'addestramento dell'IA è destinato ad intensificarsi, mentre le aziende tecnologiche continuano a spingere i confini dell'innovazione nel campo dell'intelligenza artificiale.

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