Apple sfrutta il monopolio di iCloud per fare profitti

Nuova causa contro Apple: iCloud ha poco spazio gratuito e limita la concorrenza. Utenti cercano alternative per backup.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Apple è sotto accusa in quanto una proposta di azione legale collettiva (negli USA) accusa l'azienda di aver gonfiato i prezzi di iCloud, generando presumibilmente notevoli profitti a spese dei consumatori. L'azione legale, riportata da Bloomberg Law, sostiene che Apple abbia manipolato il panorama competitivo limitando al solo iCloud la gestione dei backup dei dispositivi.

L'argomentazione principale dei querelanti ruota attorno alla strategia di Apple di fornire solo 5GB di spazio di archiviazione gratuito su iCloud, un limite fissato da Steve Jobs alla WWDC 2011. Questa limitazione, secondo la causa, costringe gli utenti a optare per piani di archiviazione supplementari a pagamento, contribuendo in modo significativo ai ricavi di Apple su iCloud.

5GB di spazio cloud sono ancora abbastanza?

No, 5GB non bastano. Pago un abbonamento per avere di più (30%)
No, 5GB non bastano. Uso altri operatori per avere più spazio (24%)
No, 5GB non bastano. Pago ma con un altro fornitore (8%)
No, 5GB non bastano. Tengo tutti i miei dati in locale (22%)
Non mi fido a mettere le mie cose sul cloud (10%)
Sì per me 5GB sono sufficienti (7%)

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L'azione legale pone particolare enfasi sul fatto che gli utenti di iPhone non hanno alternative per il backup completo del dispositivo, vincolandoli di fatto al servizio iCloud di Apple. Nonostante la disponibilità di altri fornitori di servizi di archiviazione basati sul cloud per alcuni tipi di file, come foto e video, Apple impone l'uso di iCloud per i tipi di file più importanti, creando quello che gli economisti definiscono un vincolo di "requisiti".

Secondo i querelanti, la mossa strategica di Apple limita la concorrenza, impedendo alle piattaforme cloud rivali di offrire una soluzione completa in grado di competere efficacemente con iCloud. Questa limitazione, sostengono, è un tentativo deliberato di Apple di avvantaggiare il suo prodotto rispetto agli altri sul mercato.

L'azione legale è condotta dallo studio legale Hagens Berman, noto per il suo coinvolgimento in precedenti cause collettive contro Apple, tra cui quella per i prezzi di Apple Books, che ha fruttato 560 milioni di dollari. 

Questa sfida legale pone enfasi sulle poco chiare pratiche di mercato di Apple e sulla presunta natura anticoncorrenziale della sua strategia di prezzo di iCloud. Con l'avanzare della causa, sarà interessante vedere come Apple risponderà a queste accuse e se ciò porterà a cambiamenti nell'approccio dell'azienda ai prezzi di iCloud e alla concorrenza nel mercato del cloud storage.

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