Apple rifiuta il patto proposto dall'UE sull'IA

Apple si tira indietro: rifiuta il nuovo patto UE sull'intelligenza artificiale, nonostante l'adesione di colossi come Google e OpenAI.

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a cura di Andrea Maiellano

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Apple ha rifiutato di aderire al nuovo patto sull'intelligenza artificiale proposto dall'Unione Europea, a differenza di altri colossi tecnologici come Google, Microsoft e OpenAI che lo hanno firmato. La notizia è stata riportata da Politico.

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Il rifiuto di Apple si inserisce nel contesto delle tensioni in corso tra l'azienda di Cupertino e le autorità europee su varie questioni, tra cui l'intelligenza artificiale.

Apple e Meta sono le uniche grandi assenti tra i firmatari del patto sulle IA.

Nonostante Apple abbia dichiarato di essere "impegnata" con gli organi regolatori dell'UE per portare le funzionalità di Apple Intelligence agli utenti europei, questa mossa sembra allontanare ulteriormente tale prospettiva.

Il nuovo patto sull'IA proposto dall'UE ha ottenuto l'adesione di ben 115 aziende, molte delle quali sono tra i principali attori nel campo dell'intelligenza artificiale a livello globale. Tra i firmatari figurano colossi come Adobe, Amazon, Google, Microsoft, OpenAI, Samsung e Snap.

Come riportato da Pieter Haeck e Mathieu Pollet su Politico: "Un'iniziativa dell'Unione Europea per accelerare le misure di controllo dell'intelligenza artificiale ha avuto un inizio difficile mercoledì, con i giganti tecnologici Meta e Apple che hanno rinunciato ad aderire all'impegno".

Il rifiuto di Apple di aderire al patto potrebbe avere conseguenze significative sia per l'azienda che per i suoi clienti nell'Unione Europea. Sebbene il lancio graduale delle funzionalità di Apple Intelligence riduca la pressione immediata sull'azienda, resta da vedere se la mancanza di funzionalità IA avrà un impatto sulle vendite dell'iPhone 16 nei paesi dell'UE.

L'obiettivo del patto volontario era quello di ottenere un'adesione anticipata delle aziende alle regole dell'AI Act dell'UE, che verrà implementato gradualmente nei prossimi anni. Tutte le aziende e i settori dovranno comunque conformarsi a queste regole una volta entrate pienamente in vigore.

La posizione di Apple solleva interrogativi sulla sua strategia futura nel mercato europeo e sulla capacità di trovare un compromesso con le autorità UE per portare le funzionalità di intelligenza artificiale agli utenti del vecchio continente.

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