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iPhone 14 recensione, dedicato a chi non ha uno smartphone Apple recente

Recensione completa di iPhone 14, analisi delle sue caratteristiche complete, delle potenzialità fotografiche e dei prezzi in confronto ai predecessori.

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a cura di Marco Cagliero

Questo 2022 continua a dimostrarsi come un anno di continuità per alcuni brand più che come un periodo di rivoluzione per quanto concerne il mercato mobile smartphone. Anche Apple non fa eccezione a questa affermazione, con i suoi recenti dispositivi della serie 14 appena arrivati sul mercato a rappresentare un'evoluzione più che una reale innovazione.

Questo ragionamento è particolarmente valido per iPhone 14 “base” protagonista della recensione odierna, il quale eredità tanti elementi dal suo predecessore diretto con il proprio prezzo di listino che però è stato ritoccato verso l'alto.

Tutte le (lecite) paure di mancanza di innovazione a seguito della presentazione ufficiale di Apple di soltanto pochi giorni fa sono più che mai state oggetto di attenta valutazione nel corso di questa recensione di iPhone 14, ben consapevoli che mai come per Apple vale la regola di non considerare la scheda tecnica come unico elemento di giudizio per valutare l’esperienza utente di un terminale.

Se è vero infatti che a livello estetico, e ne parleremo a breve nel dettaglio, è difficile andare a scorgere reale differenze con i precedenti modelli della serie 13 così come è anche vero che abbiamo assistito per la prima volta ad un salto generazionale che non ha portato in dote un nuovo processore, mai come con questo iPhone 14 vale la pena soffermarsi sui dettagli, da sempre un vanto di Apple.

Perché poi diciamocelo, quando un’azienda parte con un dispositivo prestante come poteva essere iPhone 13 (dotato di potenza e prestazioni ancora adesso superiori a tanti top di gamma presentati in questo 2022 dalla concorrenza), perché andare a voler modificare una formula vincente? Ecco quindi la recensione di iPhone 14, alla ricerca dei dettagli che fanno la differenza.

Design e Display: per le modifiche prego bussare ai modelli Pro

Il mio occhio da appassionato sempre alla ricerca delle novità e di nuovi design all’interno del panorama smartphone, quest’anno si è dovuto spesso accontentare. Sarà che la concorrenza in questi 9 mesi non ha presentato modelli così tanto innovativi e diversi rispetto all’anno scorso, quasi non riesco a criticare la mancanza di novità estetiche in questo iPhone 14 rispetto al passato.

È vero, vedendo il frontale dei modelli Pro più di un pensiero su come sarebbe stata bella tutta una line-up pensionando il caro e vecchio notch me lo sono fatto. Conoscendo però la vena “conservatrice” di Apple, questa sarebbe stata una mossa avventata, oltre che non necessaria, partendo da un design universalmente riconosciuto (e copiato) dagli utenti e dal mercato.

Ecco quindi come banalmente iPhone 13 e iPhone 14 sarebbero facilmente scambiabili l’uno per l’altro (le cover per esempio sono intercambiabili!!!), se non fosse per una differente varietà cromatica. Stesso design del modulo fotografico, stesso notch, stesso feeling al quale Apple ci ha abituato. Se questo sia un bene o un male lo lascio giudicare a voi, come lascio giudicare a voi la costante dei 60Hz che rappresentano ancora il valore massimo di refresh rate dei contenuti a display.

Dopo qualche giorno in compagnia di Pixel 6a nelle scorse settimane posso dire che se da un lato è oggettivo che i 90Hz/120Hz siano in grado di restituire animazioni più fluide, non si tratta di una funzione in grado di determinare un’esperienza d’uso migliorativa o peggiorativa. Certo è che quando si entra in un territorio molto alto di spesa, l’utente può logicamente pretendere il meglio della tecnologia (al netto poi della sua reale utilità) e sotto questo punto di vista per quanto il display di iPhone 14 sia piacevole da usare in ogni contesto, non rappresenta il meglio della tecnologia sotto questo punto di vista.

A cambiare non è nemmeno il processore

Per un design che non cambia (elemento che è ormai canonico nella storia di iPhone e che ormai non fa quasi più notizia essendo abituati a questa politica aziendale), il fatto che iPhone 14 condivida anche il cuore pulsante di iPhone 13 per quanto concerne il processore, rappresenta elemento di analisi e di interesse.

Apple A15 Bionic continua infatti ad essere protagonista, con la novità del chip A16 relegata ai soli modelli Pro. Per parlarvi di questa scelta potrei prendere come esempio lo stesso ragionamento adottato per il design oppure per la mancanza del refresh rate superiore. Per quanto una nuova generazione di dispositivi mobili sia attesa in generale dal mercato con migliorie hardware trasversali, Apple dimostra la sua forza provando a scardinare questa credenza. Forte di un gap di prestazioni importante nei confronti della concorrenza (e in un periodo storico dove la carenza di chip è più di un dettaglio), potersi permettere di non inserire il più recente processore è un dato più unico che raro, essendo in grado di offrire agli utenti prestazioni che continuano ad essere ai vertici della categoria.

Utilizzare iPhone 14 è quindi, al netto della scheda tecnica, un’esperienza sempre piacevole, come però d’altronde è quella che si potrebbe ottenere con il modello dello scorso anno, e questo è l’importante. Apple lo sa e giustamente ha scelto la via conservativa, mettendo al centro l’esperienza utente, determinata più dalla grande coerenza fra hardware e software piuttosto che dalla presenza delle migliori tecnologie in merito a processore e memorie.

Cosa cambia quindi?

Lecito quindi fin qui domandarsi cosa sia a cambiare con questo nuovo dispositivo e quali siano le ragioni per considerare iPhone 14 in favore del precedente modello. Il più “grande” elemento di differenziazione hardware è rappresentato dal nuovo e rinnovato comparto fotografico (la fotocamera principale è la stessa dei 13 pro del 2021), che per la prima volta in diverso tempo vede protagonista anche la fotocamera anteriore e non solo il modulo posteriore.

In un periodo storico che vede i contenuti realizzati dalla fotocamera selfie come prevalenti, basti pensare al fenomeno esponenziale dei video selfie sui social, appare come di grande importanza la volontà di Apple di migliorare la fotocamera anteriore, fornendo dopo anni il supporto alla stabilizzazione ed autofocus. Si tratta di dettagli (d’altronde dal titolo di questa recensione di iPhone 14 avrete capito che sono proprio i dettagli da valutarsi per comprendere al meglio questo modello) non in grado di stravolgere le performance fotografiche rispetto al passato ma di una chiara direzione intrapresa da Apple nel cercare di “targetizzare” gli utenti con questo nuovo modello.

Dettagli che sono poi anche le differenze nel modulo fotografico posteriore, che anche se non vede modificati nominalmente il numero di MP delle fotocamere (anche qui novità esclusiva dei modelli Pro) porta con sé diverse novità rispetto al passato. Stessi 12MP infatti sia per la grandangolare che per la lente ultra-grandangolare, che diventano però ora dotate di un’apertura e di un sensore più grande per migliori scatti e video soprattutto in contesti di scarsa illuminazione. Le novità principali garantite da queste nuove lenti sono poi esaltate dalle novità software, con la nuova modalità Azione in grado di garantire risultati ottimi anche in condizioni difficili. Da menzionare poi il nuovo aggiornamento alla modalità Cinema che abilità ora risoluzioni fino al 4K ed il nuovo processo di elaborazione delle immagini Photonic Engine per scatti e video ancora più dettagliati.

Le novità quindi più che mai sono legate al software

I dettagli hardware di novità legati al comparto multimediale abbiamo visto come siano esaltati quindi dalle sempre più presenti ed importanti migliorie software. Questo concetto si estende poi a tutto l’intero smartphone, con la nuova release di iOS 16 a rappresentare pienamente la volontà di Apple di ottimizzare al massimo ogni aspetto hardware grazie ad un sapiente lavoro software.

iOS 16 porta con sé tante novità estetiche relative alla personalizzazione, senza snaturare quelli che sono i dettami di Apple che abbiamo imparato a conoscere negli anni, continuando ad offrire il solito altissimo livello di qualità ed affidabilità. Se in passato si poteva additare ad Apple di raggiungere livelli di ottimizzazione elevati offrendo meno opzioni ai suoi utenti (in relazione per esempio ai competitors Android) ora questa frase non trova più terreno di applicazione, con tante opzioni di “modifica” in tante interfacce della UI, a partire dalla lock screen passando per la home screen. Siamo lontani dalla libertà praticamente totale alla quale ci ha abituato il robottino, ma sapere di poter ora modificare a proprio piacimento il proprio iPhone continuando a contare sul supporto estetico di Apple, rappresenta per me (che son utente Android da sempre) un ottimo compromesso.

Alcuni dettagli necessiteranno di tempo per essere valutati

Ci sono poi ancora alcuni elementi che vorrei evidenziare nel corso di questa recensione di iPhone 14, anche se non prettamente valutabili nel corso del presente attuale. Il riferimento attuale va alle nuove opzioni di connessione satellitare (per ora solo USA e mercati selezionati Italia esclusa) e all’abbandono (per ora anche qui solo solo USA) del carrellino della SIM fisica in favore di modelli solo dotati di eSim.

Il supporto di iPhone 14 alla connettività satellitare rappresenta una dimostrazione di forza senza eguali all’interno del marcato smartphone. Anche se solo in fase embrionale, e l’espansione localizzata del servizio lo dimostra, si tratta di un dettaglio esclusivo ed unico, in grado di rappresentare potenzialmente da solo un elemento di acquisto per una determinata categoria di utenti. Allo stesso modo, l’aver voluto spingere come primi all’adozione esclusiva delle eSIM rappresenta un passo evolutivo importante e determinante, in attesa che questa politica possa essere applicata a tutti i mercati.

Cito infine le funzioni di sicurezza legate ai nuovi sensori accelerometro e “Crash Detection” (non testate ovviamente nel corso di questa recensione) come tratto distintivo dell’attenzione di Apple ai temi di sicurezza degli utilizzatori di iPhone, ricordando che l’esclusività a volte non passa direttamene dalla potenza di un telefono ma anche dai servizi unici che è in grado di offrire. Qui però Apple non è arrivata prima, con i Pixel di Google che già da diverso tempo sono in grado di riconoscere le situazioni di pericolo in cui possono incorrere gli automobilisti.

Una batteria in grado di coprire l’intera giornata

Sentir parlare nel mondo Android di ricariche a 100/120W mette ovviamente in cattiva luce l’arretratezza di Apple in questo ambito. Mettendo però da parte i concetti legati alla velocità di ricarica (e all’assenza ancora della porta USB Tipo-C), quello che conta per l’utente è il fatto di poter contare su di una batteria in grado di coprire l’intera giornata d’uso. In questo iPhone 14 non differisce dal precedente modello (e altrimenti non potrebbe essere considerando che non vi sono migliorie lato processore in merito) con un utilizzo intenso che non vi metterà mai in difficoltà durante le vostre giornate.

Sembra che iOS 16 abbia alcuni piccoli problemi di ottimizzazione ma sembra anche che, visto il tanto clamore mediatico, siano problematica che possano essere risolte con futuri aggiornamenti da parte di Apple.

Come orientarsi nella proposta Apple dopo il lancio di iPhone 14?

iPhone 14 vede il suo prezzo di listino lievitare rispetto alla passata generazione, con ora una richiesta di 1029 euro per la variante base (sempre dotata di 128GB di memoria non espandibili). Leggendo la recensione, e volendola accogliere con un occhio critico e attento alle poche modifiche “visive”, si potrebbe essere tentati a fornire un giudizio negativo nei confronti del nuovo arrivato.

La verità secondo me è che come sempre Apple ha saputo lavorare al meglio con il potenziale di un prodotto, senza la necessità di stravolgerlo. Non si tratta ovviamente del miglior telefono sul mercato, ma di uno in grado di fare al meglio ogni azione. Sotto questo punto di vista la sua anima da top di gamma è senza dubbio evidente e tangibile.

Non è pensato come miglioramento diretto e non è da intendersi indicato per gli utilizzatori di iPhone 13 e come tale va inteso, ovvero come upgrade da precedenti iPhone rilasciati negli scorsi anni. Sotto quest’ottica si tratta ancora una volta del miglior punto di ingresso nel mondo iPhone, in termini di prestazioni e supporto futuro, senza dover entrare nel territorio Pro, prodotti ancora più esclusivi in termini di prezzo.

Considerando che questo è secondo me l’obiettivo di Apple ogni anno, direi che dall'analisi di questa recensione non si può che definire iPhone 14 come in grado di garantire questo risultato.

Voto Recensione di Apple iPhone 14



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • + Qualità costruttiva ai massimi livelli

  • + Piacevolezza d'uso a 360°

  • + Stabilità e performance ai vertici

Contro

  • - Mancanza di reale innovazione col passato

  • - Aumento di prezzo rispetto alla passata generazione difficile da giustificare

Commento

iPhone 14 migliora iPhone 13 senza segnare un cambio di passo netto. La verità però è che questa deve essere vista come una dimostrazione di forza piuttosto che come una motivo per accusare Apple. L'azienda sapientemente non stravolge un pacchetto vincente andando solo a limare alcuni dettagli, senza impensierire troppo i modelli Pro, ai quali sono stati relegati come non mai gli onori della cronaca quest'anno. Come ogni anno quindi, se state cercando il miglior punto di ingresso nel mondo iPhone per un prodotto nuovo e di ultima generazione, non sbaglierete il colpo!

Informazioni sul prodotto

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