Il mercato delle eSIM è sempre più in crescita. Lo conferma un white paper di Juniper Research, nel quale si rileva che i dispositivi compatibili con le eSIM sono poco meno di un miliardo (986 milioni), cifra destinata a crescere fino ad arrivare a 3,5 miliardi nel 2027.
Il perché di una crescita così esponenziale è facile intuirlo. Sono sempre di più le aziende a puntare sullo sviluppo di prodotti compatibili con le eSIM, tra cui Google, Samsung e soprattutto Apple, che pare aver avuto un ruolo preminente, nella diffusione delle eSIM.
A partire dal lancio del primo iPhone compatibile (iPhone XS, nel 2018), la tecnologia è diventata sempre più comune, vista la comodità riconosciuta dagli utenti di poter usufruire di un piano cellulare senza dover per forza installare una SIM fisica. Apple starebbe pensando addirittura di imporle, eliminando lo slot per l'inserimento della SIM a partire dal prossimo iPhone 15. Se così fosse, indubbiamente, il mercato delle eSIM subirebbe una crescita ancor più rilevante, visto il gran numero di utenti in possesso di iPhone negli USA e nel resto del mondo.
A dire il vero, fino a oggi, il mercato stenta a crescere solo in Asia e in particolare in Cina, dove sono comuni le varianti dual SIM dei telefoni che conosciamo (iPhone incluso). Juniper prevede che il numero di smartphone connessi con eSIM salirà dai 103 milioni attuali ai 285 milioni nel 2027, a patto che la Cina si adegui in qualche modo.
Secondo l'autrice del paper, il trend sarà favorito anche dagli operatori, costretti a conformarsi alle "mosse" degli OEM. "Come risposta, i fornitori di servizio dovranno supportare la connettività eSIM per evitare l'emorragia di abbonati con l'aumentare della consapevolezza tecnologica", annota ancora Scarlett Woodford.
Ma le innovazioni non finiscono qui. Se le eSIM hanno sempre più successo, qualcuno guarda già allo "step successivo", quello delle iSIM, un'ulteriore evoluzione della SIM che la vede integrata direttamente nel SoC. Ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo.