Apple ignora la legge, le nuove regole violano ancora il DMA

Apple cambia di nuovo le regole, dando più libertà agli sviluppatori ma applicando anche nuove tariffe. Secondo Spotify è una violazione del DMA.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

In risposta alle accuse mosse dalla Commissione Europea lo scorso giugno, Apple ha modificato ancora una volta le sue policy all'interno dell'Unione Europea, per consentire agli sviluppatori di comunicare con i clienti al di fuori dell'App Store. 

La nuova policy permetterà agli sviluppatori di promuovere offerte disponibili su qualsiasi piattaforma, non solo sul loro sito web, direttamente all'interno delle app. Tuttavia, Apple introdurrà una commissione di acquisizione del 5% per i nuovi utenti e una commissione del 10% sui servizi dello store per le vendite effettuate dagli utenti delle app su qualsiasi piattaforma nei 12 mesi successivi all'installazione dell'app.

Queste nuove tariffe sostituiranno la commissione ridotta attualmente applicata per tutti i beni e servizi digitali venduti attraverso l'App Store. La mossa di Apple ha suscitato forti reazioni e polemiche e Spotify, che da sempre da battagli al colosso di Cupertino su questo fronte, ha dichiarato:

Stiamo attualmente valutando la proposta deliberatamente confusa di Apple. A prima vista, richiedendo una commissione fino al 25% per la comunicazione base con gli utenti, Apple ignora palesemente ancora una volta i requisiti fondamentali del Digital Markets Act (DMA). La Commissione Europea ha chiarito che imporre tasse ricorrenti su elementi base quali prezzi e collegamenti è inaccettabile. Chiediamo alla Commissione di accelerare le proprie indagini, di implementare sanzioni giornaliere e di rinforzare il DMA.

A fare eco a Spotify c'è anche Tim Sweeney, CEO di Epic Games, che con un post su X ha dichiarato:

Nell'Unione Europea, dove la nuova legge DMA apre alla concorrenza tra app store, Apple continua la sua conformità maliziosa imponendo una nuova tassa del 15% illegale agli utenti che migrano verso store concorrenti e monitorando il commercio su questi store concorrenti.

La risposta della Commissione Europea

La Commissione Europea, che in precedenza aveva criticato le commissioni dell'azienda per l'acquisizione di nuovi clienti tramite l'App Store, ha dichiarato che valuterà le eventuali modifiche alle misure di conformità di Apple, tenendo conto anche del feedback del mercato, in particolare degli sviluppatori.

L'accusa contro Apple è la prima mossa della Commissione Europa nell'ambito del DMA, normativa che mira proprio a limitare il potere dei colossi della tecnologia. Le violazioni del Digital Markets Act potrebbero comportare multe fino al 10% del fatturato annuale globale di un'azienda, che per apple si tradurrebbero in diversi miliardi di dollari. 

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