La recente pubblicità dell'iPad Pro M4 di Apple ha sollevato diverse critiche nel mondo dei creativi. La campagna mostra vari oggetti artistici, come strumenti musicali e parti di fotocamera, compressi da una pressa idraulica per svelare, alla fine, il nuovo iPad Pro ultra-sottile.
L'idea alla base della pubblicità è dimostrare come il potente tablet di Apple possa sostituire tutti questi strumenti creativi. Tuttavia, questa rappresentazione non è stata ben accolta da una parte del pubblico. Il cineasta Asif Kapadia ha esemplificato il disagio su X, dove ha criticato le aziende tecnologiche per come sfruttano i creatori, offrendo in cambio compensi insufficienti, per poi attribuirsi il merito delle creazioni. La campagna ha generato una vivace discussione, con la proposta di invertire la pubblicità rendendola un simbolo di quanto la tecnologia possa essere fonte di creatività.
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Tuttavia, la sorpresa è stata scoprire che il concept utilizzato da Apple non è del tutto originale. Già nel 2008, LG aveva realizzato una pubblicità simile per il suo Renoir KC910, uno smartphone con fotocamera da 8MP e funzioni multimediali avanzate per l'epoca. Anche in questo caso, diversi oggetti venivano compressi da una pressa idraulica per poi rivelare il dispositivo.
La somiglianza tra le due pubblicità è stata evidenziata da Andy Allen su X e ha suscitato dibattiti su un possibile plagio di Apple dello spot di LG. Ciononostante, LG non ricevette lo stesso livello di contestazioni a suo tempo, probabilmente perché lo smartphone non veniva promosso come sostituto degli strumenti artistici, e il contesto digitale del 2008 non vedeva ancora la tecnologia come una minaccia per il mondo creativo.