Apple e Google hanno rilasciato le API per il tracciamento dei contatti da Covid-19 tramite l’aggiornamento dei dispositivi della Mela ad iOS 13.5 e dei Mobile Service del Play Store per gli smartphone Android. Per il momento, il tracciamento non funziona. Si devono attendere le applicazioni scelte dai singoli Paesi. Per l’Italia, dunque, è necessario attendere (e installare) Immuni, di cui vi abbiamo parlato nel dettaglio in un articolo dedicato.
Come abbiamo avuto modo di ribadire a più riprese, i due colossi americani hanno collaborato mettendo a punto una tecnologia per il contact tracing basata sul Bluetooth Low Energy. Non hanno sviluppato le singole applicazioni che sono ad opera di ogni nazione ma hanno fornito – con gli aggiornamenti odierni – una base su cui sviluppare un’app che consenta l’interoperabilità tra i due sistemi (iOS e Android).
Il sistema di Apple e Google non richiede l’utilizzo del GPS e si basa sul massimo rispetto della privacy degli utenti. Viene sfruttato il Bluetooth dei dispositivi che si scambieranno dei codici anonimizzati non riconducibili al proprietario. Questa soluzione è stata scelta da molti stati statunitensi e da 22 nazioni sparse per il mondo. L’applicazione italiana Immuni userà le API dei due colossi della Silicon Valley.
Ciò che non è chiaro però è l’interoperabilità tra le applicazioni dei singoli Paesi. Le app europee, almeno per il momento, dovrebbero funzionare solo all’interno dei confini nazionali. Allo stesso tempo, si è deciso di cominciare a permettere gli spostamenti all’interno dell’Unione Europea. Se si dovessero aprire completamente le frontiere, diventa necessario cercare di rendere compatibili tutte le applicazioni altrimenti l’efficacia verrebbe intaccata.
Se io cittadina italiana installo Immuni e incontro un altro cittadino europeo con la propria applicazione nazionale di tracciamento, allo stato attuale, il nostro contatto non verrebbe registrato. Quando arriverà Immuni? Non c’è una data precisa, ma si spera che avvenga il prima possibile. L’interfaccia dell’app è stata già mostrata tramite degli screenshot. Si presuppone dunque che si trovi ad uno stato avanzato di sviluppo.
Intanto, come anticipato nei giorni scorsi, iOS 13.5 risolve in parte uno dei problemi legati al Face ID che fatica a riconoscere il volto dell’utente se indossa una mascherina di protezione, necessaria in questo periodo di pandemia. Il nuovo aggiornamento rilasciato da Apple fa sì che venga mostrata direttamente la schermata per inserire il codice di sblocco del dispositivo senza passare dal Face ID, se il sistema riconosce che l’utente sta indossando una mascherina.
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