Apple: secondo i giudici brasiliani non sussiste nessuna obsolescenza pianificata

Alcuni giudici brasiliani hanno stabilito che la funzionalità per il risparmio energetico introdotta da Apple negli iPhone non rappresenta un illecito.

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a cura di Biagio Petronaci

La Corte brasiliana ha stabilito che una recente funzionalità introdotta da Apple non può essere considerata illecita. Sentenze diverse invece in altri paesi del mondo, tra cui USA e Francia.

Apple si è trovata immersa nuovamente in numerose critiche. La società ha introdotto una funzione che, quando il livello energetico è troppo basso, va a diminuire le prestazioni del processore e, di conseguenza, degli iPhone. Secondo alcuni esperti, essa potrebbe rappresentare un'azione illecita. I giudici brasiliani, senza considerare le prove, hanno dato ragione ad Apple, che non dovrà quindi pagare ulteriori multe.

Durante i giorni scorsi, il colosso di Cupertino ha deciso di chiudere una class action negli Stati uniti d’America, pagando ben 500 milioni di dollari. Secondo l’accusa, Apple avrebbe peggiorato consapevolmente le prestazioni di molti smartphone prodotti e spingendo i consumatori ad acquistare nuovi modelli. L’azienda, pur avendo deciso di pagare questa salata multa, non ha comunque ammesso nessun illecito.

Gli utenti statunitensi che posseggono un iPhone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus, 7, 7 Plus e SE (iOS 10.2.1 e versioni successive) potranno richiedere un rimborso che parte da 25 dollari. Lo scorso mese, anche il governo francese ha multato Apple. Quest’ultima ha dovuto pagare 27 milioni di dollari.

Secondo le autorità brasiliane, invece, il brand non avrebbe pianificato nessuna obsolescenza: la funzionalità è utile solo per ottimizzare il consumo energetico quando il livello della batteria è troppo basso. La controparte chiedeva alla società di Cupertino un rimborso di circa 212 milioni di dollari.

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