Bruxelles s'appresta a formulare le prime accuse contro Apple per aver presumibilmente ostacolato la concorrenza nel suo AppStore. Questa sarà la prima volta che i regolatori europei utilizzeranno le nuove normative digitali per colpire un grande gruppo tecnologico.
La Commissione Europea ha concluso che l'azienda con sede a Cupertino non rispetta gli obblighi che gli consentirebbero di permettere agli sviluppatori di app di indirizzare gli utenti verso offerte esterne al suo App Store senza imporre loro delle tasse, come informano tre persone a conoscenza dell'indagine in corso e come ampiamente comunicato ufficialmente da Spotify nelle scorse settimane.
Le accuse rappresenterebbero il primo caso contro una azienda tecnologica ai sensi del Digital Markets Act (DMA), una legislazione finalizzata a forzare le aziende tech ad aprire i loro servizi alla concorrenza nell'Unione Europea.
Già in marzo, la Commissione aveva annunciato delle indagini su Apple, così come su Alphabet e Meta, sfruttando i poteri conferiti dal DMA. L'ufficialità delle accuse contro Apple é attesa nelle prossime settimane, secondo due persone informate sul caso.
Queste fonti hanno precisato che i risultati ottenuti fino ad ora sono solamente preliminari e Apple potrebbe ancora modificare le proprie regole interne, il che potrebbe portare i regolatori a riesaminare eventuali decisioni definitive. Essi hanno inoltre aggiunto che la tempistica degli annunci potrebbe variare.
L'UE potrebbe anche decidere di avanzare accuse contro altri gruppi tecnologici, visto che sono ancora in corso indagini per stabilire se Alphabet, società madre di Google, stia favorendo il proprio app store e se il proprietario di Facebook, Meta, utilizzi impropriamente dati personali a fini pubblicitari.
Se Apple fosse accusata ufficialmente di violare il DMA, potrebbe affrontare sanzioni giornaliere per non conformità fino al 5% del suo fatturato mondiale medio giornaliero, attualmente superiore al miliardo di dollari.
Queste azioni si inseriscono in un contesto di aumento della sorveglianza da parte degli organi di controllo della concorrenza globale sulla dominazione del mercato delle grandi aziende tecnologiche.
A marzo, gli Stati Uniti hanno presentato una causa antitrust contro Apple, accusando l'azienda di utilizzare il suo potere nel settore degli smartphone per schiacciare i rivali e limitare la scelta dei consumatori.
Anche Epic Games, che aveva fatto causa ad Apple, per via delle regole dell'AppStore nel 2020, è in attesa di una decisione da parte di un giudice federale della California su una possibile violazione di un'ingiunzione statunitense che proibisce le regole di indirizzamento, dopo una serie di udienze nelle ultime settimane.
In gennaio, Apple ha annunciato cambiamenti storici al suo software mobile iOS, all'App Store e al browser Safari nell'UE. Questi cambiamenti sono stati un tentativo di placare i regolatori di Bruxelles e includevano la possibilità per gli utenti di accedere a store alternativi e scaricare applicazioni da altre fonti, oltre a una riduzione della commissione pagata dalle aziende che utilizzano l'App Store per vendere beni e servizi digitali, dal 30% al 17%.
Tuttavia, l'UE sta esaminando anche se questi cambiamenti nelle tariffe rispettino le nuove regole digitali. Apple ha introdotto nuove tariffe in Europa, incluso un Canone per la Tecnologia di Base di 50 centesimi per gli sviluppatori con app che hanno più di 1 milione di utenti per ogni primo installazione da parte di un utente, oltre a una tariffa aggiuntiva del 3% per gli sviluppatori di app che utilizzano il suo processore di pagamento.
Alcuni sviluppatori hanno sostenuto che potrebbero affrontare costi maggiori a causa dei cambiamenti tariffari. L'UE potrebbe anche annunciare presto delle accuse iniziali relative a queste tariffe per gli sviluppatori, secondo persone a conoscenza del pensiero della commissione.
Secondo un'analisi di Sensor Tower, la spesa dei consumatori nell'App Store di Apple durante il secondo trimestre del 2024 è stata "relativamente stabile", suggerendo che le regole dell'UE non hanno ancora impattato i profitti dell'azienda.
Apple ha rifiutato di commentare ma ha fatto riferimento a una dichiarazione precedente nella quale si afferma: "Siamo fiduciosi che il nostro piano sia conforme al DMA e continueremo a collaborare costruttivamente con la Commissione Europea mentre procedono con le loro indagini."