Apple finisce in tribunale: l'accusa è quella di aver promesso una durata della batteria superiore a quella effettiva per i Powerbeats Pro, auricolari wireless prodotti dalla controllata Beats Electronics. La class action sostiene che i Powerbeats Pro avrebbero un'autonomia deludente, certamente inferiore alle nove ore dichiarate nella presentazione ufficiale.
Parte del problema è legata al fatto che gli auricolari non si ricaricherebbero sempre correttamente a causa di un difetto di fabbrica della custodia. Non solo: Apple sostiene che i Powerbeats Pro siano resistenti al sudore e all'acqua (con classificazione IPX4), ma nel frattempo arrivano segnalazioni riguardo ai danni causati proprio dal sudore che corroderebbe i contatti di ricarica. Danni di questo tipo, oltretutto, non sono coperti dalla garanzia del prodotto.
Chi ha sporto denuncia fa notare che Apple avrebbe tratto profitto dalle "false promesse" riguardanti l'autonomia. A parte ciò, i Powerbeats Pro sarebbero di per sé dei prodotti "problematici" anche su altri fronti.
In primis, come abbiamo visto, i Powerbeats Pro non resisterebbero al sudore e all'acqua. Entrando in contatto col sudore, i contatti di ricarica si rovinerebbero, e da quel momento in poi non sarebbe più possibile ricaricare le cuffie. Inoltre, la connessione tra gli auricolari e la custodia non verrebbe mai interrotta, causando la rapida scarica della stessa.
Nella denuncia viene richiesta ad Apple la correzione di questo problema e il risarcimento dei clienti. Gli utenti interessati sono quelli degli Stati americani di New York, Georgia, Michigan, Montana, North Dakota, Oklahoma, Rhode Island, South Dakota e Virginia. Saranno i giudici del distretto di New York a dover decidere se avviare una causa o archiviare la class action.
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