Apple costretta a rimuovere l'app di Telegram dal suo store?

La famosa app di messaggistica Telegram sarebbe finita sotto accusa negli USA da parte di un organizzazione no-profit in quanto ritenuta responsabile di fomentare azioni estremiste ed inneggianti alla violenza.

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a cura di Raffaele Casola

Secondo il Washington Post, l'organizzazione americana no-profit denominata Coalition for a Safer Web avrebbe richiesto la rimozione della famosa app di messaggistica istantanea Telegram dall'App Store. Nella giornata di ieri infatti l'organizzazione ha intentato una causa a riguardo in quanto, secondo l'accusa, la leadership di Telegram è dettata dal fatto che in alcun modo si impegni a combattere gli incitamenti alla violenza e la pubblicazione di messaggi dal tono estremista.

Si fa in particolare riferimento all'irruzione da parte degli attivisti pro Trump avvenuta in Campidoglio il giorno dell'epifania per contestare il risultato delle elezioni presidenziali che hanno visto trionfare lo sfidante Joe Biden. La causa avrebbe affermato che la condivisione di questo genere di argomenti andrebbe contro i Termini di servizio applicati sull'App Store di Apple. A questo proposito, l'organizzazione ha richiesto la rimozione immediata di Telegram.

È stato anche riferito cheCoalition for a Safer Web avrebbe previsto di estendere la richiesta al tribunale per la rimozione dell'app anche dal Google Play Store. In questo caso li danni per gli utenti sarebbero comunque minori, in quanto avrebbero la possibilità di scaricare questa ed altre applicazioni attraverso store di terze parti cosa non perseguibile con i device della mela. Questa notizia arriva a pochi giorni di distanza dalle dichiarazioni del fondatore di Telegram, Pavel Durov che ha affermato come solo nella prima settimana di gennaio la base di utenti attivi sulla piattaforma abbia superato i 500 milioni.

Inoltre, come già riferito, l'app è riuscita a registrare un altro record con 25 milioni di nuovi utenti iscritti alla piattaforma nel giro di appena 72 ore. Come riportato da The Telegraph, Telegram si trova al secondo posto nella classifica delle applicazioni più scaricate negli Stati Uniti. Ciò è accaduto a seguito del blocco dell'account Twitter dell'ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e dopo che sia Apple che Google hanno provveduto a rimuovere dai loro rispettivi store il popolare social network Parler, fonte di guerriglie mediatiche tra i sostenitori delle due fazioni. In meno di una settimana, a partire dal 6 gennaio, Telegram è stata scaricata circa 545mila volte negli USA, ovvero tre volte in più rispetto alla settimana precedente.

La crescita di Telegram è andata di pari passo alla pubblicazione, lo scorso 8 gennaio, da parte di WhatsApp dei nuovi termini sulla privacy, che hanno scatenato una polemica senza fine da parte degli utenti, tanto da costringere l'azienda a posticiparne l'applicazione. Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha confermato che dopo l'introduzione delle nuove regole sulla piattaforma WhatsApp, migliaia di utenti hanno deciso di iniziare ad utilizzare Telegram (aggiungiamo noi anche Signal) ma non è tutto, perché lo stesso Durov avrebbe pubblicamente chiesto agli utilizzatori della piattaforma di non utilizzare più gli iPhone e di passare ad un dispositivo Android. La battaglia tra le varie piattaforme si fa sempre più aspra.

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